[Comunicato stampa Giunta regionale Friuli Venezia Giulia]
Vino: assessori nord Italia, no a Piano d'azione Ue su nocività
venerdì 5 febbraio 2021
Trieste, 5 feb - Gli assessori alle Risorse agroalimentari di
Friuli Venezia Giulia, Veneto, Lombardia e Piemonte fanno fronte
comune dopo l'annuncio dei contenuti del Piano d'azione
predisposto dalla direzione generale per la sicurezza alimentare
per la lotta al cancro (Europe's Beating Cancer Plan), contenente
alcune indicazioni che, dicono gli assessori, "hanno
dell'incredibile". Il consumo di vino, secondo il documento
pubblicato pochi giorni fa dalla Commissione, nuocerebbe
gravemente alla salute: senza se e senza ma.
"Il consumo moderato e consapevole del vino, che fa parte delle
tradizioni e dello stile di vita degli europei, sarebbe quindi
assimilato all'abuso di alcol e di superalcolici - scrivono in
una nota congiunta gli assessori, tra i quali Stefano Zannier per
il Friuli Venezia Giulia -. Rileviamo come tutto ciò si ponga in
antitesi con quanto la comunità scientifica ha più volte
affermato, riconoscendo al vino importanti ricadute positive
sulla salute sia per i benefici apportati da piccole quantità di
alcol sia per gli altri componenti di questa bevanda, tra i quali
diversi antiossidanti sicuramente "amici" della nostra salute. Le
conseguenze per uno dei settori più importanti dell'agricoltura
italiana ed europea sarebbero devastanti: le politiche di
sviluppo che da sempre accompagnano il settore sarebbero infatti
messe pesantemente in discussione e tutto ciò sarebbe addirittura
accompagnato dall'invito a riportare sulle etichette immagini e
scritte che oggi siamo abituati a vedere sui pacchetti di
sigarette".
Per i rappresentanti regionali le rassicurazioni che la
vicepresidente della Commissione Ue Margaritis Schinas si è
affrettata a rilasciare, seppur incoraggianti, non sono però
sufficienti ad eliminare le preoccupazioni in ordine ad
un'iniziativa dettata dalla disinformazione degli uffici di
Bruxelles che va censurata con decisione.
"Ci adopereremo pertanto in tutte le sedi competenti, sia a
livello nazionale sia a livello comunitario - concludono gli
assessori -, per evitare che tutto ciò si traduca in un disastro
annunciato".
ARC/Com/pph
Friuli Venezia Giulia, Veneto, Lombardia e Piemonte fanno fronte
comune dopo l'annuncio dei contenuti del Piano d'azione
predisposto dalla direzione generale per la sicurezza alimentare
per la lotta al cancro (Europe's Beating Cancer Plan), contenente
alcune indicazioni che, dicono gli assessori, "hanno
dell'incredibile". Il consumo di vino, secondo il documento
pubblicato pochi giorni fa dalla Commissione, nuocerebbe
gravemente alla salute: senza se e senza ma.
"Il consumo moderato e consapevole del vino, che fa parte delle
tradizioni e dello stile di vita degli europei, sarebbe quindi
assimilato all'abuso di alcol e di superalcolici - scrivono in
una nota congiunta gli assessori, tra i quali Stefano Zannier per
il Friuli Venezia Giulia -. Rileviamo come tutto ciò si ponga in
antitesi con quanto la comunità scientifica ha più volte
affermato, riconoscendo al vino importanti ricadute positive
sulla salute sia per i benefici apportati da piccole quantità di
alcol sia per gli altri componenti di questa bevanda, tra i quali
diversi antiossidanti sicuramente "amici" della nostra salute. Le
conseguenze per uno dei settori più importanti dell'agricoltura
italiana ed europea sarebbero devastanti: le politiche di
sviluppo che da sempre accompagnano il settore sarebbero infatti
messe pesantemente in discussione e tutto ciò sarebbe addirittura
accompagnato dall'invito a riportare sulle etichette immagini e
scritte che oggi siamo abituati a vedere sui pacchetti di
sigarette".
Per i rappresentanti regionali le rassicurazioni che la
vicepresidente della Commissione Ue Margaritis Schinas si è
affrettata a rilasciare, seppur incoraggianti, non sono però
sufficienti ad eliminare le preoccupazioni in ordine ad
un'iniziativa dettata dalla disinformazione degli uffici di
Bruxelles che va censurata con decisione.
"Ci adopereremo pertanto in tutte le sedi competenti, sia a
livello nazionale sia a livello comunitario - concludono gli
assessori -, per evitare che tutto ciò si traduca in un disastro
annunciato".
ARC/Com/pph