[Comunicato stampa Giunta regionale Friuli Venezia Giulia]
Demanio: Callari, su concessioni lavoriamo per soluzione definitiva
martedì 19 gennaio 2021
Trieste, 19 dic - "L'Amministrazione regionale sta producendo
il massimo sforzo per individuare le migliori soluzioni possibili
in merito alla spinosa questione delle concessioni demaniali
balneari. Di fronte all'immobilismo del Governo e consapevoli che
i problemi del territorio debbano essere gestiti a livello
locale, di recente nella collegata alla legge di Stabilità
abbiamo intanto previsto una proroga tecnica fino al 31 dicembre
2021 per dare certezze sia agli operatori del settore che alle
amministrazioni comunali e ai loro funzionari. Abbiamo valutato i
12 mesi un lasso di tempo opportuno per definire meglio il quadro
normativo e agire di conseguenza".
Lo ha affermato oggi l'assessore al Demanio, Sebastiano Callari,
durante l'incontro in videoconferenza con i sindaci dei comuni
costieri e i rappresentanti delle federazioni di categoria.
"Ogni titolare di concessione demaniale turistico-ricreativa e
diportistica rilasciata in Friuli Venezia Giulia dalla Regione e
dagli Enti locali, infatti, beneficia ex lege della proroga fino
a fine anno, senza bisogno di altri atti".
"In questa occasione - ha aggiunto Callari - ribadiamo inoltre
l'importanza della legge regionale 8 del maggio scorso che
riteniamo in grado di salvaguardare l'intero sistema attraverso
una semplificazione di carattere amministrativo che consente ai
concessionari di presentare una domanda di proroga che la Regione
rende pubblica per 30 giorni. In assenza di impugnazioni e di
domande concorrenti, scatta l'estensione nel rispetto
dell'evidenza pubblica. In caso contrario valuteremo quali azioni
intraprendere".
"È noto che la legge 8 sia stata impugnata dal Governo
sostanzialmente perché noi non abbiamo una competenza specifica
primaria su questo argomento, ma finché la Corte costituzionale
non si pronuncerà il nostro provvedimento rimarrà valido a tutti
gli effetti - ha sottolineato l'assessore -. Si tratta di una
norma che, in considerazione dell'emergenza e delle criticità
economiche causate dalla pandemia, ha prorogato al 2033 il
termine delle concessioni marittime balneari, nautiche e di
quelle per l'acquicoltura in mare e in laguna. Un provvedimento
votato all'unanimità da tutte le forze politiche presenti in
Consiglio regionale".
"La soluzione definitiva, però, deve passare necessariamente
attraverso l'interlocuzione con il Governo nell'ambito della
Conferenza Stato-Regioni. È fondamentale pertanto che le
amministrazioni regionali facciano squadra per costruire un
percorso comune in grado di aumentare il potere contrattuale nei
confronti dell'esecutivo nazionale. A tal proposito - ha
annunciato Callari - venerdì è stata convocata una seduta della
Commissione competente della Conferenza delle Regioni interamente
dedicata a questa annosa questione".
"Inoltre risulterà fondamentale la risposta che lo stesso
Governo, entro il prossimo 2 febbraio, dovrà formulare alla
Commissione europea che, con un documento di dodici pagine, ha
fatto scattare recentemente la messa in mora dell'Italia a causa
del presunto mancato rispetto del diritto europeo sull'estensione
delle concessioni balneari. Una risposta - ha affermato
l'esponente della Giunta - che speriamo possa evitare la
procedura di infrazione per il nostro Paese che potrebbe mettere
a rischio persino il Recovery Fund".
"A seguito di questi passaggi avremo le idee più chiare e potremo
convocare nuovamente tutti gli attori del Friuli Venezia Giulia
nell'intento di porre una parola definitiva su questa storia
molto complicata. L'obiettivo, agendo con la necessaria prudenza
che va sempre seguita da un amministratore pubblico, deve essere
quello di mettere nelle mani dei concessionari documenti che non
possano essere impugnati da nessuno, salvaguardando al tempo
stesso l'intero sistema".
"Qualora il Governo decidesse di non rendere operative le
proroghe, assecondando la visione della Commissione europea,
l'Amministrazione regionale farà di tutto per salvaguardare le
necessità e le esigenze dei concessionari. Per vincere questa
battaglia - ha detto Callari in conclusione - metteremo in campo
tutto il nostro peso politico".
ARC/RT/pph
il massimo sforzo per individuare le migliori soluzioni possibili
in merito alla spinosa questione delle concessioni demaniali
balneari. Di fronte all'immobilismo del Governo e consapevoli che
i problemi del territorio debbano essere gestiti a livello
locale, di recente nella collegata alla legge di Stabilità
abbiamo intanto previsto una proroga tecnica fino al 31 dicembre
2021 per dare certezze sia agli operatori del settore che alle
amministrazioni comunali e ai loro funzionari. Abbiamo valutato i
12 mesi un lasso di tempo opportuno per definire meglio il quadro
normativo e agire di conseguenza".
Lo ha affermato oggi l'assessore al Demanio, Sebastiano Callari,
durante l'incontro in videoconferenza con i sindaci dei comuni
costieri e i rappresentanti delle federazioni di categoria.
"Ogni titolare di concessione demaniale turistico-ricreativa e
diportistica rilasciata in Friuli Venezia Giulia dalla Regione e
dagli Enti locali, infatti, beneficia ex lege della proroga fino
a fine anno, senza bisogno di altri atti".
"In questa occasione - ha aggiunto Callari - ribadiamo inoltre
l'importanza della legge regionale 8 del maggio scorso che
riteniamo in grado di salvaguardare l'intero sistema attraverso
una semplificazione di carattere amministrativo che consente ai
concessionari di presentare una domanda di proroga che la Regione
rende pubblica per 30 giorni. In assenza di impugnazioni e di
domande concorrenti, scatta l'estensione nel rispetto
dell'evidenza pubblica. In caso contrario valuteremo quali azioni
intraprendere".
"È noto che la legge 8 sia stata impugnata dal Governo
sostanzialmente perché noi non abbiamo una competenza specifica
primaria su questo argomento, ma finché la Corte costituzionale
non si pronuncerà il nostro provvedimento rimarrà valido a tutti
gli effetti - ha sottolineato l'assessore -. Si tratta di una
norma che, in considerazione dell'emergenza e delle criticità
economiche causate dalla pandemia, ha prorogato al 2033 il
termine delle concessioni marittime balneari, nautiche e di
quelle per l'acquicoltura in mare e in laguna. Un provvedimento
votato all'unanimità da tutte le forze politiche presenti in
Consiglio regionale".
"La soluzione definitiva, però, deve passare necessariamente
attraverso l'interlocuzione con il Governo nell'ambito della
Conferenza Stato-Regioni. È fondamentale pertanto che le
amministrazioni regionali facciano squadra per costruire un
percorso comune in grado di aumentare il potere contrattuale nei
confronti dell'esecutivo nazionale. A tal proposito - ha
annunciato Callari - venerdì è stata convocata una seduta della
Commissione competente della Conferenza delle Regioni interamente
dedicata a questa annosa questione".
"Inoltre risulterà fondamentale la risposta che lo stesso
Governo, entro il prossimo 2 febbraio, dovrà formulare alla
Commissione europea che, con un documento di dodici pagine, ha
fatto scattare recentemente la messa in mora dell'Italia a causa
del presunto mancato rispetto del diritto europeo sull'estensione
delle concessioni balneari. Una risposta - ha affermato
l'esponente della Giunta - che speriamo possa evitare la
procedura di infrazione per il nostro Paese che potrebbe mettere
a rischio persino il Recovery Fund".
"A seguito di questi passaggi avremo le idee più chiare e potremo
convocare nuovamente tutti gli attori del Friuli Venezia Giulia
nell'intento di porre una parola definitiva su questa storia
molto complicata. L'obiettivo, agendo con la necessaria prudenza
che va sempre seguita da un amministratore pubblico, deve essere
quello di mettere nelle mani dei concessionari documenti che non
possano essere impugnati da nessuno, salvaguardando al tempo
stesso l'intero sistema".
"Qualora il Governo decidesse di non rendere operative le
proroghe, assecondando la visione della Commissione europea,
l'Amministrazione regionale farà di tutto per salvaguardare le
necessità e le esigenze dei concessionari. Per vincere questa
battaglia - ha detto Callari in conclusione - metteremo in campo
tutto il nostro peso politico".
ARC/RT/pph