[Comunicato stampa Giunta regionale Liguria]
CORONAVIRUS, REGIONE LIGURIA, PRESIDENTE TOTI: PROSEGUE GIOVEDI’ IL CONFRONTO CON IL GOVERNO. CI AUGURIAMO DI METTERE IN SICUREZZA ANCHE GLI OVER 80 NEI PROSSIMI 60 GIORNI”.

martedì 12 gennaio 2021





GENOVA. “Dopo l’incontro in video conferenza di ieri, proseguirà giovedì mattina il confronto tra le Regioni, il governo e il commissario Arcuri, in vista del prossimo Dpcm che andrà a sostituire l’attuale, in scadenza la notte del 15 gennaio e per aggiornare il piano delle vaccinazioni”. Lo ha comunicato questa sera nel corso del consueto punto stampa sul Covid in Liguria il presidente di Regione Giovanni Toti.

“La curva della pandemia è in lieve discesa ovunque in Liguria, anche nel savonese – ha confermato Toti – E forse questi sono i primi risultati del lockdown legato al Capodanno, ci auguriamo che i dati anche dei prossimi giorni lo confermino. Sono 276 i nuovi casi di positivi in Liguria, anche a fronte di un numero molto importante di tamponi effettuati; per un totale di 58 casi in meno nella regione e 5 pazienti in meno ospedalizzati. Abbiamo una media di ricoverati al giorno che si aggira sui 40/50 casi, al pari delle dimissioni”. Purtroppo ha rilevato il presidente è ancora alto il numero dei decessi pari a 28, anche se riferiti ai giorni passati.


“Oggi – ha ricordato il presidente - sono state 2.556 le vaccinazioni eseguite che portano il totale dei vaccini somministrati a 23.471 su 33.470, pari al 70% delle dosi consegnate alla Liguria che è la soglia prevista per non interrompere la catena logistica, cioè la somministrazione della seconda dose a chi è già stato vaccinato, anche in caso di mancanza di consegne da Roma”. “Come era stato previsto – ha aggiunto Toti - oggi sono arrivati
17 pizza box per 19.890 dosi e siamo dunque in grado di proseguire con i vaccini, mantenendo scorte prudenziali fino al 21 gennaio, quando comincerà il secondo ciclo dei vaccini. Ci auguriamo di riuscire nei prossimi 60 giorni a mettere in sicurezza anche i cittadini sopra gli 80 anni che da soli rappresentano il 70% dei decessi e il 50% dei letti occupati negli ospedali. Un risultato che per noi sarebbe straordinario”.



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