[Comunicato stampa Giunta regionale Friuli Venezia Giulia]
Economia: Bini, Giunta approva ddl SviluppoImpresa per ripartenza Fvg
mercoledì 23 dicembre 2020
Trieste, 23 dic - Composto da 91 articoli suddivisi in sei
titoli, il ddl SviluppoImpresa è stato approvato oggi dalla
giunta regionale su proposta dell'assessore alle Attività
produttive e turismo, Sergio Emidio Bini, che lo ha definito "la
radice nuova su cui si innesterà la ripartenza dell'economia del
Friuli Venezia Giulia".
Un disegno di legge che "nasce dall'impalcatura del ddl 80 il cui
dibattito era stato sospeso in Aula all'inizio di marzo per
l'emergere della pandemia, urgenza che ha poi ridefinito la
visione del nuovo testo normativo anche nelle intenzioni
dell'esecutivo" ha spiegato Bini.
SviluppoImpresa è il titolo della norma che racchiude
"Disposizioni per la modernizzazione, la crescita e lo sviluppo
sostenibile verso una nuova economia del Friuli Venezia Giulia"
in cui sono già esplicitati i tre obiettivi che si intende
raggiungere con gli interventi previsti.
Rispetto all'obiettivo della modernizzazione, il primo settore
che viene sostenuto è il commercio, a cui sono dedicate le misure
legate al rinnovo e alla rigenerazione delle attività commerciali
e ai distretti del commercio, nonché al sostegno per lo sviluppo
e la competitività delle imprese commerciali. Molte misure sono
poi rivolte ad imprimere un forte investimento sulla
digitalizzazione a favore di tutti i settori.
All'obiettivo di crescita contribuisce in particolare il Turismo,
settore che viene valorizzato dal ddl con l'istituzione di un
fondo specifico per l'accesso al credito, che si chiamerà Fondo
credito turismo.
"La Regione - ha dettagliato l'assessore - intende aumentare lo
standard qualitativo delle strutture, rafforzare la progettualità
legata all'albergo diffuso, ridare slancio agli investimenti
turistici di rilevante impatto assegnando, nella concreta
attuazione dei progetti, un ruolo precipuo e innovativo alla
finanziaria regionale Friulia".
Tra le novità, l'introduzione del voucher TUReSTA in Fvg per
favorire il turismo locale da parte dei residenti e la
definizione di un consorzio unico per la montagna.
Al settore manifatturiero si rivolgono le ulteriori disposizioni
per la crescita che includono misure per le riconversioni
aziendali, il revamping digitale di attrezzature e impianti,
l'incremento di produttività e efficienza, nonché i progetti di
filiera nei settori cardine del manifatturiero regionale,
acciaio, automotive, cantieristica e nautica, questi ultimi
tramite il supporto specifico di Friulia, oltre alle misure
specifiche per il settore del legno arredo. Il disegno di legge
contiene inoltre la riforma complessiva degli strumenti di
accesso al credito e misure per l'internazionalizzazione, anche
nella forma evoluta dell'internazionalizzazione digitale.
Al terzo obiettivo, quello della sostenibilità, guardano le
misure rivolte a creare un possibile equilibrio tra risorse
limitate, consumo, riciclo e riutilizzo nel processo produttivo.
"Vanno in questa direzione i provvedimenti che riguardano
l'economia sostenibile, il riutilizzo dei capannoni dismessi, il
welfare aziendale e territoriale, la responsabilità sociale
d'impresa, nuovi modelli organizzativi e l'economia circolare" ha
spiegato Bini riferendosi anche a specifici incentivi alle
imprese, ad esempio, per la riduzione, il riciclo e riuso degli
scarti alimentari, lo sviluppo dei sistemi di ciclo integrato
delle acque ed il riciclo delle materie prime, la riduzione dei
consumi energetici. Un pacchetto di disposizioni è dedicato
infine all'economia del legno regionale.
Rispetto alle coperture finanziarie, oltre ai 50 milioni di euro
già stanziati dalla Legge di Stabilità, il provvedimento tiene
conto dei nuovi fondi europei aggiuntivi (React EU, New
Generation EU) ma anche e soprattutto della programmazione
europea 2021-2027 e dell'attuazione della Strategia di
specializzazione intelligente (S3).
"Voglio ricordare - ha sottolineato infine Bini - il percorso che
ha portato a questo ddl, improntato al coinvolgimento degli
stakeholders istituzionali, del mondo associativo, così come di
nuove realtà e sensibilità dell'economia, dell'innovazione e del
sociale nella convinzione che solo l'apporto di una 'comunità
larga' possa contribuire a creare i presupposti per un
provvedimento legislativo all'altezza della enorme sfida che
abbiamo di fronte".
ARC/SSA/ep
titoli, il ddl SviluppoImpresa è stato approvato oggi dalla
giunta regionale su proposta dell'assessore alle Attività
produttive e turismo, Sergio Emidio Bini, che lo ha definito "la
radice nuova su cui si innesterà la ripartenza dell'economia del
Friuli Venezia Giulia".
Un disegno di legge che "nasce dall'impalcatura del ddl 80 il cui
dibattito era stato sospeso in Aula all'inizio di marzo per
l'emergere della pandemia, urgenza che ha poi ridefinito la
visione del nuovo testo normativo anche nelle intenzioni
dell'esecutivo" ha spiegato Bini.
SviluppoImpresa è il titolo della norma che racchiude
"Disposizioni per la modernizzazione, la crescita e lo sviluppo
sostenibile verso una nuova economia del Friuli Venezia Giulia"
in cui sono già esplicitati i tre obiettivi che si intende
raggiungere con gli interventi previsti.
Rispetto all'obiettivo della modernizzazione, il primo settore
che viene sostenuto è il commercio, a cui sono dedicate le misure
legate al rinnovo e alla rigenerazione delle attività commerciali
e ai distretti del commercio, nonché al sostegno per lo sviluppo
e la competitività delle imprese commerciali. Molte misure sono
poi rivolte ad imprimere un forte investimento sulla
digitalizzazione a favore di tutti i settori.
All'obiettivo di crescita contribuisce in particolare il Turismo,
settore che viene valorizzato dal ddl con l'istituzione di un
fondo specifico per l'accesso al credito, che si chiamerà Fondo
credito turismo.
"La Regione - ha dettagliato l'assessore - intende aumentare lo
standard qualitativo delle strutture, rafforzare la progettualità
legata all'albergo diffuso, ridare slancio agli investimenti
turistici di rilevante impatto assegnando, nella concreta
attuazione dei progetti, un ruolo precipuo e innovativo alla
finanziaria regionale Friulia".
Tra le novità, l'introduzione del voucher TUReSTA in Fvg per
favorire il turismo locale da parte dei residenti e la
definizione di un consorzio unico per la montagna.
Al settore manifatturiero si rivolgono le ulteriori disposizioni
per la crescita che includono misure per le riconversioni
aziendali, il revamping digitale di attrezzature e impianti,
l'incremento di produttività e efficienza, nonché i progetti di
filiera nei settori cardine del manifatturiero regionale,
acciaio, automotive, cantieristica e nautica, questi ultimi
tramite il supporto specifico di Friulia, oltre alle misure
specifiche per il settore del legno arredo. Il disegno di legge
contiene inoltre la riforma complessiva degli strumenti di
accesso al credito e misure per l'internazionalizzazione, anche
nella forma evoluta dell'internazionalizzazione digitale.
Al terzo obiettivo, quello della sostenibilità, guardano le
misure rivolte a creare un possibile equilibrio tra risorse
limitate, consumo, riciclo e riutilizzo nel processo produttivo.
"Vanno in questa direzione i provvedimenti che riguardano
l'economia sostenibile, il riutilizzo dei capannoni dismessi, il
welfare aziendale e territoriale, la responsabilità sociale
d'impresa, nuovi modelli organizzativi e l'economia circolare" ha
spiegato Bini riferendosi anche a specifici incentivi alle
imprese, ad esempio, per la riduzione, il riciclo e riuso degli
scarti alimentari, lo sviluppo dei sistemi di ciclo integrato
delle acque ed il riciclo delle materie prime, la riduzione dei
consumi energetici. Un pacchetto di disposizioni è dedicato
infine all'economia del legno regionale.
Rispetto alle coperture finanziarie, oltre ai 50 milioni di euro
già stanziati dalla Legge di Stabilità, il provvedimento tiene
conto dei nuovi fondi europei aggiuntivi (React EU, New
Generation EU) ma anche e soprattutto della programmazione
europea 2021-2027 e dell'attuazione della Strategia di
specializzazione intelligente (S3).
"Voglio ricordare - ha sottolineato infine Bini - il percorso che
ha portato a questo ddl, improntato al coinvolgimento degli
stakeholders istituzionali, del mondo associativo, così come di
nuove realtà e sensibilità dell'economia, dell'innovazione e del
sociale nella convinzione che solo l'apporto di una 'comunità
larga' possa contribuire a creare i presupposti per un
provvedimento legislativo all'altezza della enorme sfida che
abbiamo di fronte".
ARC/SSA/ep