[Comunicato stampa Giunta regionale Piemonte]
TEST ANTIGENICI, L’ASSESSORE ALLA SANITA’ DEL PIEMONTE E COORDINATORE DELLA COMMISSIONE SALUTE, LUIGI ICARDI: «SODDISFAZIONE PER IL COINVOLGIMENTO DELLE REGIONI, IL BOLLETTINO NAZIONALE TERRA’ CONTO ANCHE DEI TEST ANTIGENICI»
martedì 22 dicembre 2020
«Accolgo con soddisfazione la volontà espressa stamattina dal Ministero della Salute che ha comunicato di aprire la stesura della prossima circolare ministeriale sull’utilizzo dei test antigenici al contributo delle Regioni e di riallineare il Bollettino nazionale ai dati comprensivi anche dei test antigenici. E’ molto importante che su questi temi venga ricercata il più possibile la condivisione delle Regioni, così come non si vengano a creare fraintendimenti sui dati».
Così l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte e coordinatore nazionale della Commissione Salute, Luigi Genesio Icardi, al termine della riunione straordinaria della stessa Commissione sull’utilizzo dei test antigenici ed alla quale ha partecipato il direttore della Prevenzione del Ministero della Salute, Giovanni Rezza.
«L’utilizzo dei test antigenici si è rivelato uno straordinario strumento per la tempestiva individuazione dei contagi – osserva Icardi - e lo stesso Istituto superiore di Sanità, in linea con quanto previsto dal Decreto che definisce i criteri per monitorare il rischio sanitario, tiene conto nel Report settimanale sia dei test molecolari che di quelli antigenici. Il Piemonte si è sempre mosso su questo fronte con assoluto rigore e nel rispetto delle norme, perciò ha accolto con stupore l’esclusione dal Bollettino nazionale dei test antigenici, una situazione che finisce con il prestarsi a miserabili speculazioni statistiche e politiche. Sono contento che a questa anomalia comunicativa il Ministero abbia deciso di porre mano con il ripristino dei dati nei termini che garantiscano la migliore trasparenza. Così come non sarà di poco conto la possibilità, per le Regioni, di partecipare alla stesura della prossima circolare ministeriale sull’utilizzo dei test antigenici alla luce delle singole esperienze territoriali».