[Comunicato stampa Giunta regionale Friuli Venezia Giulia]
Covid: Fedriga-Riccardi, al via innovativo progetto di telemedicina
lunedì 21 dicembre 2020
Iniziativa sviluppata grazie ai fondi donati dai cittadini alla
Protezione civile dall'inizio dell'emergenza
Palmanova, 21 dic - "Grazie alla generosità dei cittadini della
nostra regione in Friuli Venezia Giulia è possibile affrontare il
tema dell'assistenza domiciliare sfruttando al meglio e
coniugando la tecnologia e le competenze professionali dei nostri
medici per garantire un salto di qualità che mette davvero al
centro le persone garantendo loro supporto direttamente a casa
propria".
È questo il messaggio lanciato dal governatore del Friuli Venezia
Giulia, Massimiliano Fedriga, assieme al vicegovernatore con
delega alla Salute, Riccardo Riccardi, durante la presentazione
del nuovo sistema di telemedicina sviluppato dalla Protezione
civile Fvg con la collaborazione della Regione e di Insiel,
grazie ad un investimento di un milione di euro proveniente dai
fondi donati dai cittadini attraverso la campagna benefica
"aiutaci ad aiutare" lanciata all'inizio dell'emergenza Covid-19.
L'iniziativa, che è già partita in tutte le tre aziende sanitarie
regionali, prevede la distribuzione sul territorio di 1500 kit,
ognuno composto da un tablet dotato di sim dati e software
preconfigurati, un pulsossimetro e un termometro.
Il governatore Fedriga ha spiegato che "grazie a un lavoro di
rete tra le istituzioni siamo la prima Regione a sviluppare
questo tipo di progetto che dota il Friuli Venezia Giulia di uno
strumento realmente innovativo, il quale verrà utilizzato anche
una volta che sarà terminata l'emergenza coronavirus,
valorizzando il ruolo dell'assistenza territoriale. Tramite il
kit di telemedicina le persone verranno monitorate costantemente
e potranno dialogare con il medico, che in caso di necessità
potrà intervenire rapidamente. L'innovazione non è solo
acquistare la tecnologia, ma utilizzarla per cambiare le
procedure e sviluppare nuovi processi e modalità operative basati
su una vera digitalizzazione e non sulla replicazione di modelli
analogici, così da portare vantaggi reali alla collettività".
"Con questi kit - ha detto il governatore - diamo ai cittadini la
garanzia di un monitoraggio costante che colma i vuoti tra una
visita medica e la successiva, rendendo più tempestive le
risposte sanitarie e riducendo le ospedalizzazioni, soprattutto
tra i soggetti fragili e gli anziani".
Riccardi ha sottolineato che "il più grande errore che potremmo
fare è ridurre l'emergenza Covid-19 ai soli aspetti clinici che
in realtà sono solo parte del fenomeno perché anche la solitudine
e la paura, soprattutto in un'emergenza pandemica, sono fattori
di rischio. Per essere davvero vicini alle persone abbiamo quindi
bisogno di sburocratizzare l'organizzazione sanitaria e
digitalizzarla facendo in modo che tutti ricevano la dovuta
assistenza anche senza doversi recare in ospedale".
Il vicegovernatore ha rimarcato che attraverso questa iniziativa
"i medici di medicina generale, che assieme ai distretti e alle
Usca sono anelli fondamentali della catena della salute, avranno
uno strumento in più per fare il proprio lavoro e i pazienti
coinvolti dal progetto avranno le prime risposte ai loro bisogni
di salute già tra le mura di casa. Inoltre, stiamo valutando
l'organizzazione di spazi all'interno delle strutture
territoriali nei quali le persone con maggiori difficoltà
nell'uso di questa tecnologia riceveranno aiuto per l'uso del kit
di telemedicina, riducendo così la minimo gli spostamenti
necessari".
ARC/MA/ep
Protezione civile dall'inizio dell'emergenza
Palmanova, 21 dic - "Grazie alla generosità dei cittadini della
nostra regione in Friuli Venezia Giulia è possibile affrontare il
tema dell'assistenza domiciliare sfruttando al meglio e
coniugando la tecnologia e le competenze professionali dei nostri
medici per garantire un salto di qualità che mette davvero al
centro le persone garantendo loro supporto direttamente a casa
propria".
È questo il messaggio lanciato dal governatore del Friuli Venezia
Giulia, Massimiliano Fedriga, assieme al vicegovernatore con
delega alla Salute, Riccardo Riccardi, durante la presentazione
del nuovo sistema di telemedicina sviluppato dalla Protezione
civile Fvg con la collaborazione della Regione e di Insiel,
grazie ad un investimento di un milione di euro proveniente dai
fondi donati dai cittadini attraverso la campagna benefica
"aiutaci ad aiutare" lanciata all'inizio dell'emergenza Covid-19.
L'iniziativa, che è già partita in tutte le tre aziende sanitarie
regionali, prevede la distribuzione sul territorio di 1500 kit,
ognuno composto da un tablet dotato di sim dati e software
preconfigurati, un pulsossimetro e un termometro.
Il governatore Fedriga ha spiegato che "grazie a un lavoro di
rete tra le istituzioni siamo la prima Regione a sviluppare
questo tipo di progetto che dota il Friuli Venezia Giulia di uno
strumento realmente innovativo, il quale verrà utilizzato anche
una volta che sarà terminata l'emergenza coronavirus,
valorizzando il ruolo dell'assistenza territoriale. Tramite il
kit di telemedicina le persone verranno monitorate costantemente
e potranno dialogare con il medico, che in caso di necessità
potrà intervenire rapidamente. L'innovazione non è solo
acquistare la tecnologia, ma utilizzarla per cambiare le
procedure e sviluppare nuovi processi e modalità operative basati
su una vera digitalizzazione e non sulla replicazione di modelli
analogici, così da portare vantaggi reali alla collettività".
"Con questi kit - ha detto il governatore - diamo ai cittadini la
garanzia di un monitoraggio costante che colma i vuoti tra una
visita medica e la successiva, rendendo più tempestive le
risposte sanitarie e riducendo le ospedalizzazioni, soprattutto
tra i soggetti fragili e gli anziani".
Riccardi ha sottolineato che "il più grande errore che potremmo
fare è ridurre l'emergenza Covid-19 ai soli aspetti clinici che
in realtà sono solo parte del fenomeno perché anche la solitudine
e la paura, soprattutto in un'emergenza pandemica, sono fattori
di rischio. Per essere davvero vicini alle persone abbiamo quindi
bisogno di sburocratizzare l'organizzazione sanitaria e
digitalizzarla facendo in modo che tutti ricevano la dovuta
assistenza anche senza doversi recare in ospedale".
Il vicegovernatore ha rimarcato che attraverso questa iniziativa
"i medici di medicina generale, che assieme ai distretti e alle
Usca sono anelli fondamentali della catena della salute, avranno
uno strumento in più per fare il proprio lavoro e i pazienti
coinvolti dal progetto avranno le prime risposte ai loro bisogni
di salute già tra le mura di casa. Inoltre, stiamo valutando
l'organizzazione di spazi all'interno delle strutture
territoriali nei quali le persone con maggiori difficoltà
nell'uso di questa tecnologia riceveranno aiuto per l'uso del kit
di telemedicina, riducendo così la minimo gli spostamenti
necessari".
ARC/MA/ep