[Comunicato stampa provincia autonoma di Trento]
Trentino sempre più digitale: via libera all’accordo fra Provincia e Consiglio dei ministri
lunedì 14 dicembre 2020
L’Accordo – che in tempi strettissimi e grazie all’azione di sensibilizzazione e raccordo effettuata dal Consorzio dei Comuni Trentini d’intesa con la Provincia, alla quale è riconosciuto il ruolo di supporto e di intermediazione tecnologica ed organizzativa, vede il coinvolgimento di tutti i Comuni trentini - prevede un finanziamento di circa 740mila euro assegnato alla Provincia, a favore dei Comuni che abbiano realizzato – in due step, individuati al 28 febbraio 2021 e al 31 dicembre 2021 dal Codice dell’amministrazione digitale - il sostanziale completamento del processo di migrazione dei propri servizi digitali e dei servizi di incasso verso la piattaforma PagoPA, la messa a disposizione dei servizi stessi sull’App IO, oltre che reso accessibili i propri servizi online attraverso il sistema SPID. L’Accordo si inserisce nel contesto delle collaborazioni strategiche attivate dalla Provincia autonoma di Trento a livello locale e nazionale, anche in vista delle imminenti scadenze relative agli adempimenti obbligatori per tutte le amministrazioni dalla data del prossimo 28 febbraio 2021 e concernenti l’adesione e l’integrazione con le suddette piattaforme nazionali. E’ infatti di interesse comune al Dipartimento per la trasformazione digitale e alla Provincia fornire adeguato supporto ai Comuni, che rappresentano il livello amministrativo con maggiore prossimità ai cittadini e che per esiguità di risorse umane ed economiche a disposizione e per difficoltà di reperimento di competenze trasversali e specialistiche, necessitano di maggiore sostegno, oltre che contribuire a promuovere e accelerare il processo di adeguamento da parte degli enti locali alle disposizioni normative anche recentemente introdotte in materia di digitalizzazione dei servizi pubblici. Rispetto alla richiamata scadenza del 28 febbraio 2021, con un ulteriore provvedimento approvato oggi, su proposta del presidente Maurizio Fugatti, sono state aggiornate – in recepimento delle significative modifiche apportate dal decreto semplificazioni al codice dell'amministrazione digitale (CAD) – le direttive concernenti l’utilizzo delle comunicazioni telematiche da parte delle pubbliche amministrazioni, all’interno dei propri uffici, nei rapporti reciproci e nelle relazioni con i propri utenti e interlocutori privati (persone fisiche, imprese, società, associazioni, professionisti, ecc.). L’obiettivo anche in questo caso è rendere più veloce la transizione al digitale della pubblica amministrazione, incentivando al massimo l’utilizzo, in particolare, di strumenti come SPID e carta d’identità elettronica (CIE), che assolvono finalità di identificazione equiparabili a quelle dell’esibizione di un documento di identità. Le identità digitali SPID (sistema pubblico di identità digitale), CIE (carta di identità elettronica), CNS (carta nazionale dei servizi) o CPS (carta provinciale dei servizi-tessera sanitaria) a decorrere dal 28 febbraio 2021 saranno infatti il mezzo di identificazione esclusivo per l’accesso a tutti i servizi in rete offerti dalle pubbliche amministrazioni. Tutti gli altri sistemi di identificazione debole (es. userID e password o PIN) entro pochi mesi non potranno più essere utilizzati per dialogare con la pubblica amministrazione, sia locale che nazionale. Il decreto semplificazioni ha coerentemente modificato anche le disposizioni del Codice dell’amministrazione digitale che disciplinano la trasmissione in modalità telematica di domande e di dichiarazioni alle pubbliche amministrazioni, ribadendo il ruolo fondamentale che – a regime – sarà destinata ad assumere l’AppIO (che negli ultimi giorni ha registrato un record di adesioni e conseguenti accessi grazie all’operazione cashback), unitamente alle modalità di identificazione sopra richiamate (SPID, CIE, CNS/CPS) e alle modalità di trasmissione sicura già in uso (posta elettronica tradizionale e certificata/PEC). Il provvedimento fornisce quindi le indicazioni, anche operative, più aggiornate sia agli utenti per l’accesso ai servizi erogati in rete dalle pubbliche amministrazioni che agli uffici per la gestione delle comunicazioni con i propri utenti e le altre amministrazioni attraverso l’utilizzo degli strumenti digitali. E’ infine di oggi anche l’approvazione, sempre su proposta del presidente Fugatti, del Piano di sviluppo del SINET (Sistema informativo elettronico trentino) per il 2021. Il Piano declina, in termini di pianificazione delle azioni e messa a disposizione delle relative risorse (per circa 33mil di euro sul biennio 2021-22), le iniziative di digitalizzazione prioritarie per i prossimi mesi. Tra gli interventi principali finanziati si segnalano la prosecuzione delle azioni di digitalizzazione delle procedure relative al sostegno ai settori economici (che hanno in particolare dimostrato la loro efficacia nei mesi scorsi sia in termini di accesso alle misure “full digital” che in termini di rapidità di concessione ed erogazione degli aiuti, ridotti a pochi giorni o poche settimane nei casi più complessi), gli interventi sui sistemi informativi dell’agricoltura, dell’istruzione, del personale, del comparto socio-sanitario, delle politiche della casa, senza dimenticare i progetti di sviluppo e di evoluzione delle piattaforme trasversali (protocollo e gestione documentale, trasparenza, anticorruzione, privacy, posta elettronica, sistema elettorale). A testimonianza dell’incremento dell’utilizzo, ma anche della efficacia, degli strumenti di interazione digitale con la pubblica amministrazione, imposti anche dalle misure di contenimento e distanziamento dovute alla pandemia, si riportano alcuni dati di sintesi riferiti al periodo che va da marzo 2020 ad oggi. Sono state raccolte con modalità digitale oltre 53.500 domande – quasi 18.000 presentate da cittadini e 35.600 da imprese - e sono stati assegnati o sono in corso di assegnazione circa 85 milioni di euro di aiuti e sostegni al tessuto sociale ed economico. Quanto all’incremento esponenziale del ricorso alle identità digitali sul territorio, ad oggi sono circa 170.000 le tessere sanitarie attive come carte provinciali servizi (CPS) e sono circa 5.000 le identità digitali SPID rilasciate direttamente dalla Provincia e dai Comuni che hanno aderito alla apposita convenzione con Lepida. Negli ultimi mesi oltre 350.000 utenti hanno utilizzato i servizi on line presenti sul portale territoriale dei servizi (www.servizionline.provincia.tn.it), di cui quasi 100.000 si sono identificati tramite SPID, analogamente decine di migliaia di imprese si sono identificate con lo stesso strumento per accedere alle numerose misure attivate a sostegno dell'economia sulla piattaforma ripartitrentino (www.ripartitrentino.provincia.tn.it). |
(fm) |