[Comunicato stampa Giunta regionale Valle d'Aosta]
Il Governo regionale presenta l’Ordinanza
in attuazione della nuova legge regionale
venerdì 11 dicembre 2020
Sono state illustrate oggi, venerdì 11 dicembre 2020, nel corso di una conferenza stampa, la situazione epidemiologica COVID-19 in Valle d’Aosta e le prossime misure che la Giunta regionale intende adottare, con provvedimenti in capo al Presidente della Regione, a seguito della legge regionale sulle misure di contenimento dell’epidemia nell’ambito delle attività sociali ed economiche (legge n.11, 9 dicembre 2020), pubblicata oggi sul Bollettino ufficiale.
Proprio con la nuova normativa ha esordito il Presidente della Regione Erik Lavevaz, nell’appuntamento riservato ai giornalisti, ricordando: Domani, sabato 12 dicembre, entra in vigore la nuova legge sulle misure di contenimento dell’epidemia. Un testo normativo che ci consentirà di regolamentare con ordinanze, sulla base delle indicazioni fornite dall’Unità di supporto all’emergenza, la situazione in Valle d’Aosta, adattando le misure al nostro territorio e alla nostra realtà.
Ad oggi, dopo aver analizzato i dati, possiamo affermare di essere in una situazione da zona gialla. Si tratta quindi, facendo riferimento alla cornice legislativa appena approvata, di assumere alcune misure, che avranno validità da domani fino al 20 dicembre.
Da domani – ha spiegato il Presidente Lavevaz - , quindi, sarà possibile fare passeggiate con le ciaspole in montagna, senza ulteriori limitazioni, anche al di fuori del proprio Comune. Mentre per lo sci alpinismo, considerato il grado di rischio di infortunio e per una mitigazione di eventuali problemi a carico del sistema sanitario, resterà, per ora, consentito solo con l’accompagnamento di una guida alpina. La questione è anche legata al rischio valanghe, le cui conseguenze ricadrebbero sul sistema sanitario che avrebbe grandi difficoltà ad affrontarle. Partendo da queste motivazioni, la considerazione che è stata fatta è che i professionisti del settore danno garanzie maggiori.
In merito alla caccia, altra questione sollevata in questi giorni, saranno consentiti gli spostamenti tra Comuni per permettere l’attività venatoria.
Per quanto riguarda la ristorazione, vista la necessità di far trascorrere 14 giorni per valutare la ricaduta sanitaria delle misure adottate con l’apertura dei negozi di vicinato di fine novembre, prevediamo la riapertura dei ristoranti per mercoledì 16 dicembre. In questo modo ci sarà anche il tempo per gli operatori di sottoporsi a screening diagnostico prima di riaprire. Anche per i bar è prevista la riapertura mercoledì 16, fino alle 18, ma solo con servizio al tavolo.
Al di là delle legge regionale – ha aggiunto il Presidente Lavevaz – la logica che abbiamo adottato in questi 45 giorni di gestione dell’emergenza e che vogliamo continuare a mantenere è di approntare passaggi calati sulla nostra realtà territoriale, assumendoci delle responsabilità e, al tempo stesso, richiamando al senso di responsabilità tutti i cittadini. Una sorta di patto tra valdostani.
L’Assessore alla Sanità, Salute e Politiche sociali, Roberto Alessandro Barmasse, ha quindi confermato che dal punto di vista sanitario, prosegue il trend di miglioramento dei dati, con una riduzione media dei pazienti ricoverati presso il presidio ospedaliero. Lo screening proposto agli operatori di bar e ristorazione è un primo passo che andrà a coinvolgere, prossimamente, anche le altre attività economiche, via via che apriranno. E’ comunque necessario, assolutamente, mantenere comportamenti corretti e prestare la massima attenzione per scongiurare nuovi peggioramenti della situazione.
Il Vicepresidente della Regione e Assessore allo Sviluppo economico, Formazione e Lavoro, Luigi Bertschy ha ricordato che domani riapriranno le piste da fondo per gli amatori e gli impianti di risalita per gli atleti in determinate stazioni sciistiche. Anche in questo caso è necessario ribadire la necessità di rispettare le regole, proprio per evitare futuri scenari negativi. Un regolamento per la ripresa l’attività sciistica continua a mancare a livello nazionale, così come manca ancora una prospettiva di ristoro per le perdite subite dagli operatori delle attività della montagna. In questo senso, stiamo facendo pressioni sul Governo nazionale, anche per il tramite dei nostri due parlamentari attraverso la presentazione di emendamenti. Tutto questo anche in vista del 7 gennaio, quando ci auguriamo possa partire la stagione dello sci.
L’Assessore all’Istruzione, Politiche giovanili, Affari europei e Partecipate, On. Luciano Caveri, dopo aver evidenziato che al tavolo della Macroregione alpina tutte le 46 Regione dell’arco alpino chiedono e concordano sulla necessità di misure particolari per le zone montane, è passato all’analisi della ritorno in classe per i ragazzi della 2° e della terza media. Un rientro e quindi una ripresa delle lezioni in presenza che non ha generato alcun problema - ha dichiarato l'Assessore Caveri -. In vista del 7 gennaio, con la ripresa delle lezioni per le scuole superiori, sarà però assolutamente necessario affrontare la questione dei trasporti. Per riaprire in sicurezza anche ai più grandi, il percorso che vogliamo affrontare è quello di uno screening di tutto il mondo della scuola. Parliamo di circa 18 mila persone, contanti circa 14 mila 700 studenti e 3 mila 500 persone tra docenti e personale non insegnante.
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