[Comunicato stampa Giunta regionale Friuli Venezia Giulia]
Covid: Riccardi, accordo con medici base potenzia assistenza a persone
mercoledì 18 novembre 2020
Trieste, 18 nov - "Oggi abbiamo siglato insieme alle
organizzazioni sindacali dei medici di medicina generale due
documenti importanti soprattutto per il tema dell'assistenza alle
persone, sia per quanto riguarda l'attività legata ai tamponi che
per quella della presa in carico dei pazienti colpiti dal
Covid-19".
Questo il commento del vicegovernatore con delega alla Salute,
Riccardo Riccardi, subito dopo la firma a Trieste di due intese
finalizzate al rafforzamento delle attività territoriali di
diagnostica di primo livello e di prevenzione della trasmissione
di Sars-Cov-2 e per la disciplina dei rapporti nel biennio
2020-2021 e delle attività connesse all'emergenza epidemiologica
da Covid-19.
"Il fenomeno si presenta con caratteristiche diverse rispetto
alla prima ondata. Ha innanzitutto una dimensione molto più ampia
- ha sottolineato Riccardi -. Una delle curve della diffusione
del Coronavirus riguarda infatti le persone che sono in
isolamento che hanno raggiunto il numero di 10mila. È evidente
che avere la Medicina generale in campo per affrontare questa
situazione alleggerisce di molto le attività dei Dipartimenti di
prevenzione, appesantiti dal lavoro straordinario che stanno
portando avanti nella lotta al Covid-19".
Scopo dell'intesa siglata oggi è soprattutto quella di
disciplinare il coinvolgimento dei medici di medicina generale
nel rafforzamento dell'attività di indagine epidemiologica
attraverso l'accertamento diagnostico. L'obiettivo primario resta
l'identificazione rapida dei focolai e l'isolamento dei casi per
fornire alla popolazione una risposta e una tempestiva presa in
carico rispetto alla diagnosi qualora si presentino sospetti
contagi da Covid-19. Inoltre, per proseguire lo sforzo volto a
contenere la diffusione dell'epidemia, si vogliono individuare le
misure necessarie a mantenere le strutture sanitarie - comprese
quelle ambulatoriali - "Covid free".
L'effettuazione dei tamponi antigenici rapidi, operata di
concerto e in collaborazione con i Dipartimenti di Prevenzione,
sarà erogata nel rispetto delle indicazioni di sicurezza e di
tutela degli operatori e dei pazienti, definite dagli organi di
sanità pubblica.
La fornitura dei tamponi è assicurata ai medici dal Commissario
per l'emergenza Covid-19 unitamente ai necessari dispositivi di
protezione individuale come le mascherine, le visiere e i camici.
Sulla base delle autorizzazioni delle competenti autorità
sanitarie, i test saranno effettuati negli studi personali dei
medici di medicina generale, presso strutture fisse o mobili rese
disponibili, in accordo con il Distretto di riferimento, dai
Comuni e dalla Protezione civile e nelle sedi messe a
disposizione dalle Aziende sanitarie. I tamponi saranno eseguiti
anche in modalità di erogazione "drive through", secondo un
criterio di prossimità al bacino di utenza e al domicilio del
paziente, in caso di disponibilità da parte del singolo medico di
medicina generale, tenendo conto dell'attività già prevista dalle
Unità speciali di continuità assistenziale (Usca).
ARC/RT/al
organizzazioni sindacali dei medici di medicina generale due
documenti importanti soprattutto per il tema dell'assistenza alle
persone, sia per quanto riguarda l'attività legata ai tamponi che
per quella della presa in carico dei pazienti colpiti dal
Covid-19".
Questo il commento del vicegovernatore con delega alla Salute,
Riccardo Riccardi, subito dopo la firma a Trieste di due intese
finalizzate al rafforzamento delle attività territoriali di
diagnostica di primo livello e di prevenzione della trasmissione
di Sars-Cov-2 e per la disciplina dei rapporti nel biennio
2020-2021 e delle attività connesse all'emergenza epidemiologica
da Covid-19.
"Il fenomeno si presenta con caratteristiche diverse rispetto
alla prima ondata. Ha innanzitutto una dimensione molto più ampia
- ha sottolineato Riccardi -. Una delle curve della diffusione
del Coronavirus riguarda infatti le persone che sono in
isolamento che hanno raggiunto il numero di 10mila. È evidente
che avere la Medicina generale in campo per affrontare questa
situazione alleggerisce di molto le attività dei Dipartimenti di
prevenzione, appesantiti dal lavoro straordinario che stanno
portando avanti nella lotta al Covid-19".
Scopo dell'intesa siglata oggi è soprattutto quella di
disciplinare il coinvolgimento dei medici di medicina generale
nel rafforzamento dell'attività di indagine epidemiologica
attraverso l'accertamento diagnostico. L'obiettivo primario resta
l'identificazione rapida dei focolai e l'isolamento dei casi per
fornire alla popolazione una risposta e una tempestiva presa in
carico rispetto alla diagnosi qualora si presentino sospetti
contagi da Covid-19. Inoltre, per proseguire lo sforzo volto a
contenere la diffusione dell'epidemia, si vogliono individuare le
misure necessarie a mantenere le strutture sanitarie - comprese
quelle ambulatoriali - "Covid free".
L'effettuazione dei tamponi antigenici rapidi, operata di
concerto e in collaborazione con i Dipartimenti di Prevenzione,
sarà erogata nel rispetto delle indicazioni di sicurezza e di
tutela degli operatori e dei pazienti, definite dagli organi di
sanità pubblica.
La fornitura dei tamponi è assicurata ai medici dal Commissario
per l'emergenza Covid-19 unitamente ai necessari dispositivi di
protezione individuale come le mascherine, le visiere e i camici.
Sulla base delle autorizzazioni delle competenti autorità
sanitarie, i test saranno effettuati negli studi personali dei
medici di medicina generale, presso strutture fisse o mobili rese
disponibili, in accordo con il Distretto di riferimento, dai
Comuni e dalla Protezione civile e nelle sedi messe a
disposizione dalle Aziende sanitarie. I tamponi saranno eseguiti
anche in modalità di erogazione "drive through", secondo un
criterio di prossimità al bacino di utenza e al domicilio del
paziente, in caso di disponibilità da parte del singolo medico di
medicina generale, tenendo conto dell'attività già prevista dalle
Unità speciali di continuità assistenziale (Usca).
ARC/RT/al