Protezione civile -Gli elevati numeri relativi ai contagi da Covid-19 in Alto Adige giustificano le restrizioni attuate a livello locale. Lo sottolinea il presidente Kompatscher: "Si prosegue con le misure provinciali".

Il nuovo Dpcm varato dal governo nazionale prevede l'inserimento della Provincia di Bolzano nella cosiddetta zona gialla per quanto riguarda il rischio legato al Covid-19. Per il presidente Arno Kompatscher, questa decisione non è supportata dai dati scientifici: la situazione epidemiologica del 25 ottobre, presa come punto di riferimento per la decisione del Ministero della salute, infatti, risulta essere superata dai fatti. "Rispetto a quella data - spiega Kompatscher - i dati dei contagi in Alto Adige sono fortemente cresciuti. Secondo Roma, la Provincia di Bolzano si troverebbe nella stessa situazione del Trentino, anch'esso valutato come zona gialla, ma la situazione è in realtà molto diversa: abbiamo lo stesso numero di abitanti, ma in Alto Adige ci sono il triplo dei ricoverati in terapia intensiva e il doppio dei pazienti Covid ricoverati negli ospedali". Per comprendere la necessità di intervenire immediatamente, e in maniera incisiva, per bloccare la catena dei contagi, basta prendere come riferimento il dato odierno diffuso dall'Azienda sanitaria, che parla di 762 nuovi positivi in Alto Adige.