[Comunicato stampa Giunta regionale Valle d'Aosta]
Il Presidente Lavevaz è intervenuto in Consiglio sul nuovo DPCM
mercoledì 4 novembre 2020
Nel corso dei lavori del Consiglio regionale, il Presidente della Regione Erik Lavevaz, è intervenuto per informare l’aula in merito al confronto tra le Regioni e il Governo nazionale per la definizione del DPCM atteso oggi.
È stato deciso di suddividere il territorio nazionale in tre fasce diverse sulla base dei dati elaborati dal Comitato Tecnico Scientifico – ha spiegato il Presidente Lavevaz – tenendo conto dei fattori e degli scenari di rischio. I fattori di rischio sono calcolati sula base di 21 parametri diversi che tengono conto, ad esempio, della situazione sanitaria e dello stato di saturazione delle strutture. Gli scenari di rischio, invece, sono legati al tanto discusso indice RT.
Peraltro – ha proseguito il Presidente - il Governo ha previsto un meccanismo automatico per il passaggio da uno scenario di rischio a un altro, deciso con ordinanza del Ministro della Salute, sentito il Presidente della Regione interessata. Abbiamo cercato fino all’ultimo, come Regioni, di essere propositivi: abbiamo chiesto misure nazionali univoche e, in via integrativa, provvedimenti più restrittivi a livello regionale e locale; abbiamo manifestato la forte preoccupazione di fronte a passaggi del decreto che rischiano di comprimere e esautorare il ruolo e i compiti delle Regioni e delle Province autonome, ponendo in capo al Governo nazionale ogni scelta e ogni decisione, esclusivamente sulla base delle valutazioni svolte dagli organi di consultazione tecnica. Su questo punto, abbiamo affermato che è necessario instaurare un contraddittorio per l’esame dei dati con i dipartimenti di prevenzione dei servizi sanitari regionali, e questo deve avvenire prima della definizione degli elenchi delle Regioni di cui alla prevista ordinanza del Ministro della Salute.
Non appaiono chiare le procedure e le modalità con le quali saranno definite le aree e i territori a più alto livello di rischio, né le modalità e le tempistiche con le quali questo livello potrà essere declassificato – ha quindi aggiunto il Presidente Lavevaz. Inoltre, è necessario definire, mediante provvedimento di legge, l’esatto ammontare delle risorse destinate ai ristori delle attività economiche che hanno subito limitazioni, sospensioni o chiusure, unitamente alle modalità e ai tempi dell’erogazione delle stesse. Con lo stesso provvedimento, è necessario introdurre meccanismi di sospensione dei tributi per le stesse attività economiche relativamente agli anni fiscali 2020 2021.
Infine – ha concluso Lavevaz – si devono prevedere misure normative adeguate e risorse finanziarie per riconoscere e estendere i congedi parentali a tutti i lavoratori dipendenti, pubblici e privati.
Queste sono state le nostre richieste. Siamo ora in attesa del testo definitivo e della classificazione della nostra Regione. Abbiamo sentito questa mattina il Comitato Tecnico Scientifico e l’esame dei dati è ancora in corso. La nostra Regione sembra essere, al momento, al limite tra lo scenario 3 e 4.
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