[Comunicato stampa Giunta regionale Valle d'Aosta]
Dal Fondo integrativo montagna destinati 470 mila euro alla Valle d’Aosta
mercoledì 4 novembre 2020
Assessore Caveri: Finanziamenti utili ai territori montani per la prevenzione e la riduzione del rischio idrogeologico, sempre più attuale e impellente in relazione alle conseguenze dei cambiamenti climatici
L’Assessorato Istruzione, Università, Politiche giovanili, Affari europei e Partecipate comunica che si è riunita oggi, mercoledì 4 novembre, in modalità online, la Commissione Politica della montagna della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, presieduta dall’Assessore On. Luciano Caveri.
La riunione si è svolta nell’ambito della Commissione Affari Istituzionali e Generali e ha portato all’approvazione della proposta, presentata dal Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie della Presidenza del Consiglio dei Ministri sull’utilizzo delle risorse finanziarie dell’annualità 2020 del Fondo integrativo per i Comuni montani.
Il Fondo integrativo per i Comuni montani, istituito a partire dal 2013, è destinato ai Comuni classificati come interamente montani secondo l’elenco predisposto dall’ISTAT, e stanzia risorse principalmente per progetti di sviluppo socio-economico, anche pluriennali, che abbiano carattere straordinario e non siano riferiti alle attività svolte in via ordinaria dagli enti interessati.
La proposta approvata dalla Commissione Politica della Montagna prevede di utilizzare le risorse dell’annualità 2020, pari a 8 milioni 933 mila 23 euro, per incrementare il numero di progetti relativi alla prevenzione del rischio idrogeologico, presentati dai Comuni delle Regioni italiane a valere sul precedente Bando emanato per l’erogazione delle risorse delle annualità 2018/19 del Fondo integrativo, suddividendo l’importo totale in 19 quote uguali per tutte le Regioni.
Alla Regione Valle d’Aosta spetta pertanto una quota pari a circa 470 mila euro.
L’Assessore Luciano Caveri sottolinea come il Fondo integrativo per i Comuni montani rappresenti un importante strumento per rispondere alle esigenze dei territori montani anche nell’ambito della prevenzione e riduzione del rischio idrogeologico, sempre più attuale e impellente in relazione alle conseguenze dei cambiamenti climatici.
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