Ad oggi sono oltre 11mila i dipendenti di aziende con unità produttive situate in Trentino che hanno chiesto alla Provincia autonoma – attraverso l’Agenzia del lavoro e con l’aiuto del Fondo sociale europeo – la concessione di questa integrazione a seguito del blocco temporaneo delle attività economiche. Dalla rielaborazione dei dati emerge come il 56% delle domande sia stato presentato da donne (pari a 6.205 unità), alle quali è stato assegnato il 53% dell’importo totale. L’iniziativa rientra nel pacchetto di misure #RipartiTrentino per il rilancio dell’economia locale. Proprio per contrastare gli effetti negativi sui livelli occupazionali e quindi sui redditi delle famiglie, la Giunta ha stanziato un fondo di 6,8 milioni di euro. Sulla base delle domande finora inoltrate, l’Agenzia del Lavoro prevede un impegno pari a 5,9 milioni di euro.
Le fasce di età che più di altre hanno presentato domanda di sostegno al reddito, e che dunque si ritiene siano state colpite maggiormente dalla crisi, sono quelle comprese tra i 25 ed i 29 anni (1.464 unità, pari a 851mila euro) e tra i 45 ed i 49 anni (1.451 unità, pari a 736mila euro), che rappresentano il 26% della platea dei fruitori (11.022). In totale, gli under 35 in cassa integrazione che hanno inoltrato la domanda di integrazione al reddito sono oltre un terzo del totale, pari a 3.919 unità; gli over 55 rappresentano invece il 15% del totale, pari a 1.640 unità, tra i quali figurano 81 persone con più di 65 anni.
Si ricorda che per i sospesi dal lavoro nel primo semestre del 2020, la richiesta del sostegno va presentata esclusivamente online, entro le ore 12.30 del 30 novembre. Per quanto riguarda il secondo semestre, la raccolta delle domande sarà effettuata dal 1 gennaio 2021 al 28 febbraio 2021. Per ciascun semestre di quest’anno, il lavoratore che desideri inoltrare domanda deve aver raggiunto almeno 300 ore di sospensione totali.
Per il raggiungimento del monte ore potranno essere conteggiate, sia le ore di sospensione a causa dell’emergenza epidemiologica Covid-19, sia eventuali ore di sospensione con un’altra causale (esclusi gli eventi eventi meteorologici) ma comunque riferibili al medesimo semestre. Il sostegno non può essere richiesto nel caso in cui il lavoratore sia beneficiario dell’attualizzazione della quota A dell’Assegno unico provinciale. Per accedere a questa misura, il richiedente deve compilare autonomamente la domanda di accesso al sostegno. Per i dettagli relativi alla procedura di richiesta dell’integrazione al reddito, basta connettersi al sito del Fondo sociale europeo in Trentino, su #Ripartitrentino oppure sul sito dell’Agenzia del Lavoro. Accanto alla compilazione della domanda online, il lavoratore beneficiario deve allegare - all’interno del sistema informatico - un’attestazione rilasciata dal datore di lavoro. Entro 60 giorni dalla data di scadenza del periodo per la presentazione delle domande, l’Agenzia del lavoro erogherà il beneficio spettante. L’importo orario dell’integrazione è fissato in due soglie, calibrate sull’importo massimo dell’assegno di cassa integrazione guadagni erogabile: il minimo importo erogato sarà di 450 € lordi per semestre (retribuzione lorda fino a 2.159 euro) oppure 300 euro lordi (retribuzione superiore a questa soglia). L'Agenzia del Lavoro ha già cominciato ad effettuare i pagamenti, in relazione all'ordine cronologico di presentazione delle domande.
Per presentare la domanda online, basta consultare uno dei seguenti siti:
• https://ripartitrentino.provincia.tn.it/ • https://www.agenzialavoro.tn.it • https://fse.provincia.tn.it/
(ab)
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