[Comunicato stampa Giunta regionale Friuli Venezia Giulia]
Por-Fesr: Zilli, 8,3mln riallocati per rafforzare Pmi regionali
venerdì 30 ottobre 2020
Udine, 30 ott - La Giunta regionale, su proposta dell'assessore alle Finanze con competenze specifiche sui fondi europei, Barbara Zilli, ha disposto la riallocazione di 8,3 milioni di euro del Programma operativo Por-Fesr 2014-2020 con l'obiettivo di dare maggiore copertura ai bandi per il rafforzamento delle Pmi regionali.
"È una decisione che avevamo già preso a settembre sul solco della necessità di fornire un concreto aiuto al tessuto imprenditoriale regionale - ha dichiarato Zilli a margine della seduta di Giunta a cui ha preso parte in videoconferenza - e che oggi si rende ancor più utile per sostenere le nostre piccole imprese verso l'innovazione, in un momento così difficile per l'economia regionale e non solo".
Nel dettaglio 2,9 milioni saranno spostati dall'Asse 2 e allocati su due bandi dell'Asse 1, ovvero sulla linea d'intervento 1.2.a.1 "Incentivi alle imprese per attività di innovazione di processo e dell'organizzazione - aree di specializzazione agroalimentare, filiere produttive strategiche, tecnologie marittime e smart health - che ha ricevuto 328 domande di aiuto con una richiesta di contributo pubblico di oltre 32 milioni di euro a fronte di una dotazione iniziale di 8,9 milioni. L'altra linea di intervento a beneficiare della riallocazione sarà la 1.2.a.2 "Incentivi alle imprese per attività di industrializzazione dei risultati della ricerca industriale, sviluppo sperimentale e innovazione - aree di specializzazione agroalimentare, filiere produttive strategiche, tecnologie marittime e smart health (terzo bando) - che ha ricevuto domande di contributo che superano la dotazione finanziaria iniziale di 3 milioni di euro.
Altri 915mila euro andranno alla linea di intervento 2.3.a.1 "Aiuti agli investimenti e riorganizzazione e ristrutturazione aziendale delle Pmi". "Questa linea - ha spiegato Zilli - presenta ancora un'ampia parte della graduatoria di domande ammissibili all'aiuto ma non ancora finanziabili e costituisce un ulteriore strumento per fronteggiare le conseguenze della pandemia da parte delle Pmi".
"Sul bando dell'Asses 2 - ha specificato ancora Zilli - abbiamo avuto proposte progettuali per un volume finanziario inferiore al previsto. Pertanto, di concerto con la direzione Attività produttive, abbiamo ritenuto di redistribuire i quasi quattro milioni avanzati su altre misure che andranno a favore degli investimenti tecnologici delle Pmi e della ricerca e innovazione sviluppate dalle imprese del territorio per fronteggiare le conseguenze della pandemia".
Allo stesso modo, sul recente bando anticrisi dell'Attività 2.3.c ("Bando Impresa SiCura") sono pervenute meno domande di contributo delle risorse a disposizione che hanno prodotto economie per circa 3,8 milioni di euro. Come ha spiegato ancora Zilli "approfittando di una modifica alla normativa comunitaria che permette entro certi limiti di spostare risorse da un asse ad un altro del POR, senza la necessità che la Commissione adotti una nuova decisione di approvazione del Programma, l'Autorità di gestione ha proposto al Comitato di sorveglianza di riprogrammare parte di queste economie dall'Asse 2 all'Asse 1, per un importo di 2,9 milioni. La Giunta aveva già approvato questi spostamenti a settembre, ottenendo successivamente il via libera anche del Comitato di sorveglianza".
I 2,9 milioni sono destinati a scorrere le graduatorie dei bandi dell'Attività 1.2.a, su cui le risorse assegnate sono risultate insufficienti rispetto alle domande pervenute. Si tratta del bando anticrisi della linea 1.2.a.1 ("Bando innovazione per
imprese") e del terzo bando della linea di intervento 1.2.a.2 "Bando industrializzazione per imprese". Agli stessi bandi vanno anche 732 mila euro dalla linea sui voucher dell'Asse 1, mentre ulteriori 915mila euro vengono spostati all'interno dell'Asse 2 per lo scorrimento della graduatoria del bando "Aiuti agli investimenti e riorganizzazione e ristrutturazione aziendale delle Pmi", quale ulteriore strumento per fronteggiare le conseguenze della pandemia.
ARC/SSA/al