[Comunicato stampa Giunta regionale Emilia - Romagna]
Sanità. In Emilia-Romagna nel 2019 fatte oltre 350mila prime visite specialistiche senza pagare il ticket nazionale da 23 euro per le famiglie con almeno due figli, abolito dalla Regione: per i cittadini un risparmio di quasi 8,5 milioni di euro. E la Giunta ne stanzia altri 10,6 per l'esenzione anche nel 2020. Bonaccini-Donini: "Un aiuto concreto agli emiliano-romagnoli in un anno davvero difficile, difendiamo la sanità pubblica e universalistica"
venerdì 30 ottobre 2020
Approvata in questi giorni dalla Giunta la delibera di ripartizione dei contributi alle Aziende a copertura dei mancati introiti. Le visite più frequenti sono quelle di oculistica (18%), dermatologia (18%) e otorinolaringoiatria (9,5%). I beneficiari potenziali dell'esenzione, che viene attribuita automaticamente, superano il milione di persone
Bologna - La prima visita specialistica gratis, per tutte le famiglie con almeno due figli: succede dal 1^ gennaio 2019 in Emilia-Romagna, dopo che la Regione decise di abolire il ticket nazionale da 23 euro su questo tipo di prestazione - assieme all’abolizione del superticket per le famiglie con redditi sotto i 100mila euro -, decidendo di confermarlo anche per il 2020.
Con un risparmio per i cittadini che nel 2019 ha sfiorato gli 8,5 milioni di euro: da Piacenza a Rimini sono state oltre 354.000 le prime visite specialistiche per cui le famiglie con due o più figli a carico non hanno dovuto pagare il ticket nazionale di compartecipazione.
E adesso, con una delibera approvata dalla Giunta in questi giorni, arrivano i fondi destinati alle Aziende sanitarie a copertura dell’esenzione per il 2020: in totale, si tratta di 10,6 milioni di euro.
“Confermare questa esenzione anche in un anno così difficile poteva non essere scontato, ma per noi in Emilia-Romagna esiste un solo modello di sanità, quella pubblica e universalistica- affermano il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini-. Abbiamo deciso di non richiedere alcun pagamento alle famiglie numerose per la prima visita specialistica sia dei genitori sia dei figli già all’inizio dello scorso anno, quando, prima Regione in Italia, abbiamo anche abolito il superticket. Continuiamo a sostenere con convinzione questo provvedimento, che rappresenta un aiuto tangibile e concreto per centinaia di migliaia di famiglie in Emilia-Romagna”.
Le prime visite effettuate nel 2019
In totale sono state 354.486 le prime visite erogate nel 2019 per cui le famiglie ‘numerose’ - quelle con due o più figli - non hanno dovuto pagare il ticket di compartecipazione, né per i figli né per i genitori. Il tipo di prestazione più frequente è quella oculistica (64.995 visite, il 18,3% del totale), seguita da quelle dedicate alla dermatologia e allergologia (sono state 64.044, il 18,1%).
Molto frequente anche il ricorso agli specialisti di otorinolaringoiatria (33.506 visite, 9,5%), a quelli di ortopedia (30.970, 8,7%) e a quelli di medicina fisica e riabilitazione (22.009, 6,2%). Completano l’elenco delle visite più comuni quelle di ginecologia (15.645, 4,4%), chirurgia generale (13.205, 3,7%), cardiologia (12.852, 3,6%) e neurologia (11.139, 3,1%).
Come funziona l’esenzione per le famiglie numerose
È dal 1^ gennaio 2019 che tutte le famiglie residenti in Emilia-Romagna con almeno due figli a carico, per un totale di più di 1,1 milioni di persone, non sono più tenute al pagamento del ticket per la prima visita specialistica, dal costo di 23 euro: sia genitori che figli hanno diritto all’esenzione, che viene attribuita automaticamente in base a quanto dichiarato all’Agenzia delle entrate. Chi ha attivato il Fascicolo sanitario elettronico può autocertificare in ogni momento qualunque cambiamento all’interno del proprio nucleo familiare. /JF