[Comunicato stampa Giunta regionale Friuli Venezia Giulia]
Turismo: Bini, anche Fvg al lavoro su Protocollo impianti di risalita
martedì 27 ottobre 2020
Udine, 27 ott - L'assessore regionale alle Attività produttive
e turismo, Sergio Emidio Bini, ha preso parte oggi pomeriggio
alla riunione della Commissione Turismo della Conferenza delle
Regioni che ha dato il via libera al Protocollo per la gestione
degli impianti di risalita in montagna.
Il documento è previsto dall'ultimo Dpcm del 24 ottobre, nel
quale il Governo ha subordinato l'apertura degli impianti di
risalita all'adozione di un adeguato protocollo di contenimento
del Covid-19.
"Le cinque Regioni dell'arco Alpino, tra cui il Friuli Venezia
Giulia, hanno collaborato all'implementazione dell'atto iniziando
a lavorare al testo in anticipo, con l'obiettivo di salvare la
stagione invernale" ha spiegato Bini, specificando che "le
Regioni si sono attivate perché ritengono importante farsi
trovare pronte a garantire un'eventuale riapertura in sicurezza,
fermo restando che stiamo seguendo attentamente l'evolversi della
situazione sanitaria e le ulteriori decisioni del Governo
rispetto allo sviluppo che la pandemia potrà avere nelle prossime
settimane".
La bozza del Protocollo approvata oggi sarà trasmessa alla
Conferenza Stato-Regioni e al Comitato tecnico scientifico; in
caso di approvazione definitiva, il provvedimento sarà adottato
per gli impianti a fune di tutta Italia.
A margine della riunione della Commissione, gli assessori
regionali al Turismo si sono confrontati anche sulla prospettiva
di utilizzo delle risorse del Recovery Fund. "Auspichiamo che una
quota parte del Recovery Fund venga destinata al turismo, uno dei
settori che concorre maggiormente al Pil nazionale - ha
commentato Bini - e riteniamo che le Regioni debbano avere
l'opportunità di essere i soggetti proponenti dei progetti che il
Governo presenterà alla Commissione europea. Questo perché le
amministrazioni regionali stanno già lavorando ad iniziative che
potrebbero essere coordinate in un unico Piano di rilancio
straordinario di investimenti strutturali e infrastrutturali, che
tenga conto anche di nuovi modelli di sviluppo turistico".
ARC/SSA/al
e turismo, Sergio Emidio Bini, ha preso parte oggi pomeriggio
alla riunione della Commissione Turismo della Conferenza delle
Regioni che ha dato il via libera al Protocollo per la gestione
degli impianti di risalita in montagna.
Il documento è previsto dall'ultimo Dpcm del 24 ottobre, nel
quale il Governo ha subordinato l'apertura degli impianti di
risalita all'adozione di un adeguato protocollo di contenimento
del Covid-19.
"Le cinque Regioni dell'arco Alpino, tra cui il Friuli Venezia
Giulia, hanno collaborato all'implementazione dell'atto iniziando
a lavorare al testo in anticipo, con l'obiettivo di salvare la
stagione invernale" ha spiegato Bini, specificando che "le
Regioni si sono attivate perché ritengono importante farsi
trovare pronte a garantire un'eventuale riapertura in sicurezza,
fermo restando che stiamo seguendo attentamente l'evolversi della
situazione sanitaria e le ulteriori decisioni del Governo
rispetto allo sviluppo che la pandemia potrà avere nelle prossime
settimane".
La bozza del Protocollo approvata oggi sarà trasmessa alla
Conferenza Stato-Regioni e al Comitato tecnico scientifico; in
caso di approvazione definitiva, il provvedimento sarà adottato
per gli impianti a fune di tutta Italia.
A margine della riunione della Commissione, gli assessori
regionali al Turismo si sono confrontati anche sulla prospettiva
di utilizzo delle risorse del Recovery Fund. "Auspichiamo che una
quota parte del Recovery Fund venga destinata al turismo, uno dei
settori che concorre maggiormente al Pil nazionale - ha
commentato Bini - e riteniamo che le Regioni debbano avere
l'opportunità di essere i soggetti proponenti dei progetti che il
Governo presenterà alla Commissione europea. Questo perché le
amministrazioni regionali stanno già lavorando ad iniziative che
potrebbero essere coordinate in un unico Piano di rilancio
straordinario di investimenti strutturali e infrastrutturali, che
tenga conto anche di nuovi modelli di sviluppo turistico".
ARC/SSA/al