[Comunicato stampa Giunta regionale Friuli Venezia Giulia]
Covid: Riccardi, assieme a medicina generale per far fronte a virus
mercoledì 21 ottobre 2020
Udine, 21 ott - "Un appello alla medicina generale per
fronteggiare insieme la pandemia, ridefinendo e affermando lo
spazio e il ruolo che spetta all'attività di assistenza primaria
e mettendo a disposizione tutti gli strumenti possibili per
esercitarla al meglio nell'attuale contesto epidemiologico".
E' la riflessione lanciata oggi dal vicegovernatore con delega
alla Salute, Riccardo Riccardi, in occasione del convegno, in
videoconferenza, su 'La gestione territoriale nel Friuli Venezia
Giulia dell'epidemia-endemia di Covid-19 e delle morbilità acute
e croniche concomitanti'.
"La medicina generale - ha detto Riccardi - è un elemento
centrale che può contribuire a darci un sistema organizzativo più
efficiente nella risposta di salute".
L'esponente della Giunta Fedriga ha focalizzato l'attenzione
attorno al ruolo della medicina generale che potrà acquisire
rilevanza nell'attuale contesto epidemiologico a beneficio
dell'equilibrio del sistema: "così da consentire ai
professionisti di fare un lavoro agevolato dalla competenza e
dall'esperienza dell'assistenza primaria. In quest'ottica tutti
insieme dobbiamo lavorare per trovare strumenti innovativi e
comunicazioni efficaci per convincere le persone ad approcciarsi
al sistema con percorsi più corretti".
Il vicegovernatore ha voluto ribadire il ringraziamento della
Giunta regionale per il grande lavoro svolto dai professionisti
del servizio sanitario ricordando gli impegnativi sforzi per
vincere una battaglia ancora in atto "determinata dall'inedito -
ha indicato - e attuata con limiti che non ci consentono di poter
disporre di adeguati strumenti, a partire dal personale; tema sul
quale mi sto confrontando costantemente con il Governo nazionale
per rimuovere delle regole che non sono più sostenibili".
Per Riccardi il tema della diagnosi, legato al rapporto fra
sintomatici e asintomatici e alla ricerca di soluzioni
organizzative per un'individuazione rapida della malattia, è uno
degli aspetti principali da affrontare all'interno di una cornice
in cui sono rilevanti altre due importanti questioni: la scuola e
la campagna vaccinale.
Riccardi ha infine espresso preoccupazione per una sanità che non
può essere solo Covid-19: "bisogna tenere alta l'attenzione anche
verso le altre patologie" ha riferito.
All'evento online ha partecipato anche Silvio Brusaferro,
presidente dell'Istituto superiore di sanità (Iss) che ha fatto
il punto sulla situazione epidemiologica, evidenziando la
capacità del sistema sanitario nazionale di far fronte alla sfida
pandemica e la collaborazione delle istituzioni regionali e
nazionali per il controllo dell'epidemia.
"E' necessario - ha detto Brusaferro - mantenere elevata la
resilienza dei servizi territoriali, continuare a rafforzare la
consapevolezza e la compliance della popolazione, realizzare la
ricerca attiva e l'accertamento diagnostico di potenziali casi,
l'isolamento di quelli confermati e la quarantena dei loro
contatti stretti".
Secondo Brusaferro un rilassamento delle misure rende concreto
il rischio di un rapido peggioramento epidemico: "dobbiamo quindi
gestire l'epidemia salvaguardando i servizi essenziali,
rispettando le regole e avendo attenzione a ridurre tutte quelle
azioni che accrescono il rischio di aumentare l'infezione. E'
fondamentale, soprattutto in questa fase, il ruolo della medicina
del territorio, una delle pedine decisive per mantenere la
resilienza dei nostri servizi sanitari".
ARC/LP/gg
fronteggiare insieme la pandemia, ridefinendo e affermando lo
spazio e il ruolo che spetta all'attività di assistenza primaria
e mettendo a disposizione tutti gli strumenti possibili per
esercitarla al meglio nell'attuale contesto epidemiologico".
E' la riflessione lanciata oggi dal vicegovernatore con delega
alla Salute, Riccardo Riccardi, in occasione del convegno, in
videoconferenza, su 'La gestione territoriale nel Friuli Venezia
Giulia dell'epidemia-endemia di Covid-19 e delle morbilità acute
e croniche concomitanti'.
"La medicina generale - ha detto Riccardi - è un elemento
centrale che può contribuire a darci un sistema organizzativo più
efficiente nella risposta di salute".
L'esponente della Giunta Fedriga ha focalizzato l'attenzione
attorno al ruolo della medicina generale che potrà acquisire
rilevanza nell'attuale contesto epidemiologico a beneficio
dell'equilibrio del sistema: "così da consentire ai
professionisti di fare un lavoro agevolato dalla competenza e
dall'esperienza dell'assistenza primaria. In quest'ottica tutti
insieme dobbiamo lavorare per trovare strumenti innovativi e
comunicazioni efficaci per convincere le persone ad approcciarsi
al sistema con percorsi più corretti".
Il vicegovernatore ha voluto ribadire il ringraziamento della
Giunta regionale per il grande lavoro svolto dai professionisti
del servizio sanitario ricordando gli impegnativi sforzi per
vincere una battaglia ancora in atto "determinata dall'inedito -
ha indicato - e attuata con limiti che non ci consentono di poter
disporre di adeguati strumenti, a partire dal personale; tema sul
quale mi sto confrontando costantemente con il Governo nazionale
per rimuovere delle regole che non sono più sostenibili".
Per Riccardi il tema della diagnosi, legato al rapporto fra
sintomatici e asintomatici e alla ricerca di soluzioni
organizzative per un'individuazione rapida della malattia, è uno
degli aspetti principali da affrontare all'interno di una cornice
in cui sono rilevanti altre due importanti questioni: la scuola e
la campagna vaccinale.
Riccardi ha infine espresso preoccupazione per una sanità che non
può essere solo Covid-19: "bisogna tenere alta l'attenzione anche
verso le altre patologie" ha riferito.
All'evento online ha partecipato anche Silvio Brusaferro,
presidente dell'Istituto superiore di sanità (Iss) che ha fatto
il punto sulla situazione epidemiologica, evidenziando la
capacità del sistema sanitario nazionale di far fronte alla sfida
pandemica e la collaborazione delle istituzioni regionali e
nazionali per il controllo dell'epidemia.
"E' necessario - ha detto Brusaferro - mantenere elevata la
resilienza dei servizi territoriali, continuare a rafforzare la
consapevolezza e la compliance della popolazione, realizzare la
ricerca attiva e l'accertamento diagnostico di potenziali casi,
l'isolamento di quelli confermati e la quarantena dei loro
contatti stretti".
Secondo Brusaferro un rilassamento delle misure rende concreto
il rischio di un rapido peggioramento epidemico: "dobbiamo quindi
gestire l'epidemia salvaguardando i servizi essenziali,
rispettando le regole e avendo attenzione a ridurre tutte quelle
azioni che accrescono il rischio di aumentare l'infezione. E'
fondamentale, soprattutto in questa fase, il ruolo della medicina
del territorio, una delle pedine decisive per mantenere la
resilienza dei nostri servizi sanitari".
ARC/LP/gg