[Comunicato stampa provincia autonoma di Bolzano]
Kompatscher a colloquio con Gentiloni e commissari UE
giovedì 15 ottobre 2020
Politica -Recovery Fund, corridoio del Bennero, Minority Safepack, politiche migratorie: questi i temi al centro dei colloqui fra il presidente Kompatscher e diversi commissari UE tra cui Paolo Gentiloni.
L’agenda del presidente della Provincia, Arno Kompatscher, prevedeva per questa settimana una trasferta a Bruxelles per affrontare una serie di tematiche legate a doppio filo all’Alto Adige. A causa della crescita dei contagi in tutta Europa, però, il viaggio è stato annullato e gli incontri in programma con la vicepresidente della Commissione Dubravka Šuica e con i Commissari UE all’economia, Paolo Gentiloni, e all’allargamento, Olivér Várhelyi, si sono trasformati in video-conferenze. Dopo aver discusso con Várhelyi degli effetti sul mercato del lavoro del processo di ampliamento dell’Unione Europea, Kompatscher ha dialogato con l’ex Presidente del Consiglio italiano di Recovery Fund, situazione economica e corridoio del Brennero.
Recovery Fund e corridoio del Brennero
Il presidente altoatesino ha informato Paolo Gentiloni dei progetti elaborati in Provincia di Bolzano che prevedono un investimento di circa 2,3 miliardi di euro da attingere proprio dal Recovery Fund. “Sono convinto – ha detto Arno Kompatscher – che saremo in grado di concretizzare molte idee, tra cui quella legata al completamento della rete a banda larga, per il quale sono necessari 350 milioni di euro”. Kompatscher ha poi ribadito l’importanza di proseguire nel progetto di ammodernamento del corridoio del Brennero, legato da un lato al sostegno convinto alla prosecuzione dei lavori di realizzazione del tunnel di base, e dall’altro al sistema di gestione dei transiti in un’ottica europea. “L’attesa ripresa dell’economia – ha aggiunto il presidente altoatesino – porterà ad una crescita dei flussi di traffico, ed è per questo che è importante porre ora le basi per le scelte del futuro”. A proposito di economia, Kompatscher e Gentiloni si sono detti concordi sulla difficoltà di fare previsioni circa gli sviluppi dei prossimi mesi, “e proprio per questo – hanno sottolineato – è importante sfruttare al meglio le possibilità che gli strumenti e le risorse europee offrono all’Italia e all’Alto Adige”.
Tutela delle minoranze e cambiamento demografico
Con la vicepresidente della Commissione europea, la croata Dubravka Šuica, Kompatscher ha parlato invece di migrazione, cambiamento demografico e anche dell’iniziativa a tutela delle minoranze Minority Safepack, che sarà oggi al centro di un’audizione presso il Parlamento europeo. A tal proposito, la vicepresidente Šuica ha valutato positivamente l’iniziativa, assicurando il suo sostegno. Il confronto si è poi spostato sulla strategia di lungo periodo riguardante lo sviluppo della società europea, con particolare attenzione al cambiamento demografico. “La popolazione sta invecchiando – ha sottolineato Kompatscher – e la fetta di giovani in età lavorativa è in costante calo. Si tratta di una sfida complessa per la mano pubblica e per i nostri sistemi democratici, che rappresenta una vera e propria ipoteca sul futuro della società”. Un contributo positivo in tal senso, secondo il presidente altoatesino, potrebbe arrivare da una politica migratoria europea attiva “in grado di trattare in maniera diversa migranti e richiedenti asilo, organizzare i movimenti legali delle persone e controllare in maniera più seria l’immigrazione illegale”.
Politiche migratorie e valori europei
La vicepresidente della Commissione UE già in passato si era espressa per una revisione degli accordi di Dublino, mentre Kompatscher ha voluto ricordare le recenti modifiche del decreto sicurezza in Italia e la sua richiesta di una maggiore chiarezza per le persone in attesa di espulsione. “Già nel 2018 – ha sottolineato Arno Kompatscher - avevo avvertito l’allora Ministro degli interni che la via intrapresa a livello nazionale avrebbe portato ad una crescita nella presenza di richiedenti asilo privi di una sistemazione. Ora dobbiamo fare i conti con questa situazione e agire di conseguenza basandoci sui nostri solidi valori umanitari”. Il presidente altoatesino ha concluso sottolineando che “per una stabilità a lungo termine della società europea non bastano la tutela del clima, la digitalizzazione e la tecnologia: dobbiamo lavorare sui nostri valori comuni, sulla nostra spinta all’europeismo, che rappresentano il vero antidoto alle tendenze nazionalistiche”.
(Autore: ASP/mb)