[Comunicato stampa Giunta regionale Friuli Venezia Giulia]
Covid: Fedriga, a scuola regole chiare, serve responsabilità condivisa

mercoledì 14 ottobre 2020


Riccardi, fondamentali test rapidi. Rosolen, chiusura scuole
sarebbe sconfitta

  Trieste, 14 ott - "Le linee guida per la gestione dei contatti
Covid nelle scuole sono fondamentali per le famiglie e per far
chiarezza sui percorsi da seguire. Abbiamo individuato protocolli
sicuri dal punto di vista sanitario, ma che semplificano il
carico burocratico, grazie alla fondamentale condivisione con i
medici, i pediatri e la scuola".
Il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga,
definisce così gli obiettivi del documento che firmerà nella
giornata odierna e che entrerà in vigore da domani in tutte le
scuole della Regione.

Le linee di indirizzo favoriscono l'utilizzo del test rapido
rispetto alla cui dotazione Fedriga ha precisato che la Regione
avrà 40mila test: "abbiamo avviato una gara con la Regione Veneto
e già questa settimana attendiamo la fornitura di 12.500 kit. Da
Roma il ministero ha annunciato l'acquisto di 5 milioni di test
rapidi per la distribuzione a livello nazionale, ma abbiamo
ritenuto, intanto, di muoverci in autonomia per raggiungere
quanto prima i risultati sperati. I test saranno destinati
prevalentemente ai monitoraggi nelle scuole ma successivamente
non escludiamo di utilizzarli in altri ambiti se ciò si renderà
necessario".

Il governatore ha toccato anche il tema del trasporto pubblico
scolastico evidenziando che "per ridurre la capienza a bordo
abbiamo bisogno di più mezzi e di più personale di cui abbiamo
fatto richiesta allo Stato, al momento senza riscontro". Fedriga
non esclude l'ipotesi di alternare la didattica a distanza nelle
classi quarte e quinte delle scuole superiori con l'obiettivo di
ridurre il ricorso al trasporto scolastico, ma si tratta di una
proposta ancora al vaglio e al momento rigettata dal ministero.
"Dobbiamo evitare posizioni oltranziste che non si conciliano con
il mutare dell'emergenza pandemica", ha detto Fedriga, che ha
quindi lanciato un appello ai cittadini del Friuli Venezia
Giulia: "continuiamo a fare quello che facevamo ma con le dovute
prescrizioni comportamentali sull'uso della mascherina e sul
distanziamento; dobbiamo proteggere le persone più fragili della
nostra comunità ed attivare un senso di responsabilità comune.
Solo così potremo mantenere il difficilissimo equilibrio tra
tenuta sanitaria e tenuta economica della Regione e del Paese".

Rispetto alla posizione della Conferenza delle Regioni
sull'ultimo Dpcm, Fedriga ha ribadito lo scarso tempo a
disposizione per un'analisi approfondita del testo su cui
"sarebbe stato possibile prendersi ancora un giorno per fare
delle valutazioni; contestiamo alcuni passaggi sulle feste
private e sulle chiusure dei bar, rispetto alle quali va
garantito un ristoro economico" ha evidenziato il governatore.

Sulla fotografia della situazione pandemica ad oggi in Friuli
Venezia Giulia, il vicegovernatore con delega alla Salute,
Riccardo Riccardi, ha sottolineato come "il dato sul numero delle
persone monitorate (165,7 ogni mille abitanti) ci pone in linea
con il Veneto, considerata la regione con il miglior livello di
sorveglianza".
"L'andamento della curva della terapia intensiva e dei ricoveri
in altri reparti è in rialzo seppur lontana dai numeri gestiti a
marzo - ha detto Riccardi - al momento la domanda ospedaliera è
sostenibile e sotto controllo, ma la nostra attenzione è alta,
tanto che la macchina della Protezione civile ha ripreso a
governare l'emergenza".

Quanto alle situazioni di rischio, Riccardi ha sottolineato
nuovamente che "l'effetto scuola è minore del contagio in
famiglia e tra amici, il che significa che l'elemento
comportamento diventa determinante. La svolta sarà determinata
dal modo di affrontare il test rapido, da questo aggiornamento
dei protocolli scolastici che consenta alle persone di non subire
controlli inadeguati e da un'organizzazione che ci consenta di
effettuare i test in condizioni di maggiore prossimità al
cittadino. Su tutto ciò stiamo lavorando".
 
Infine l'assessore regionale all'Istruzione, Alessia Rosolen, ha
ricordato come si sia giunti a queste linee guida "perché il
lavoro operativo per rendere le scuole dei luoghi sicuri è stato
avviato con ampio anticipo sull'inizio dell'anno scolastico,
colmando le lacune derivate da mancati interventi del ministero e
del Comitato tecnico scientifico; abbiamo lavorato in primis a
migliorare il raccordo tra scuole, Dipartimenti di prevenzione e
Ufficio scolastico".

"La chiusura delle scuole sarebbe una sconfitta che né Stato né
Regione possono accettare - ha ribadito Rosolen -. Chiedo
all'Ufficio scolastico regionale di vigilare sulla corretta
applicazione e sulla conoscenza dei protocolli e delle procedure
da seguire. È necessaria una responsabilità condivisa unita alla
responsabilità di ciascuno". Intanto l'assessore ha annunciato
che oggi verrà inviato a tutti gli Istituti il protocollo per la
sanificazione degli edifici scolastici, mentre non è ancora stato
reso noto dall'Ufficio scolastico reginale il dato ufficiale dei
lavoratori fragili all'interno del sistema scolastico.
ARC/SSA/pph