[Comunicato stampa provincia autonoma di Trento]
Coronavirus: "Nessuno è stato lasciato indietro"
giovedì 16 luglio 2020
Proseguono le visite sul territorio del presidente Maurizio Fugatti e dell'assessore Stefania Segnana - accompagnati dal direttore del Dipartimento Salute e Politiche sociali Giancarlo Ruscitti e dal direttore generale facente funzioni Pier Paolo Benetollo - agli ospedali del territorio. Stamattina doppio appuntamento, prima all'ospedale di Arco e poi a quello di Rovereto.
Ad Arco la delegazione provinciale è stata accolta dal direttore dell'ospedale, Luca Fabbri e da una parte del personale sanitario che ha affrontato l'emergenza, presenti anche il presidente della Comunità Alto Garda e Ledro, Mauro Malfer e il sindaco Alessandro Betta.
"Ci tenevamo a ringraziarvi perché sappiamo bene il lavoro straordinario che avete messo in campo e l'impegno profuso - sono state le parole dell'assessore Segnana -, c'è stata una grandissima collaborazione per riuscire a dare una risposta a tutti e poi va sottolineato anche l'importanza dei rapporti umani che si sono creati fra medici, infermieri, familiari e pazienti, questa è una caratteristica che ci contraddistingue, al punto che stiamo tuttora ricevendo tante lettere ed email di persone che vogliono ringraziare gli operatori sanitari per quanto hanno fatto. Ecco credo che l'umanità con la quale avete trattato i pazienti sia stata la parte più bella".
"Non era scontato che il nostro sistema sanitario riuscisse ad affrontare un'emergenza così grande - ha commentato il presidente Fugatti -, ma in poco tempo siamo riusciti a passare da una trentina di posti in terapia intensiva ad oltre 100. Il Trentino è riuscito a gestire tutti propri casi all’interno delle proprie strutture, nonostante, e questo non lo abbiamo mai nascosto, sia stato un territorio molto colpito. Non abbiamo lasciato indietro nessuno e questo è stato un risultato straordinario dovuto anche al nostro spirito di trentini, alla nostra capacità di essere uniti e di fare squadra per attraversare i momenti più bui".
"È stata una prova che nessuno di noi avrebbe pensato di dover gestire in prima persona, una vera e propria corsa contro il tempo per riuscire ad essere davanti alla malattia. È stata una prova difficile, di coraggio da parte di tutti quanti che, invece di rompere i legami, li ha rinsaldati. Il personale, le unità operative, l'Azienda nel suo complesso hanno risposto in modo straordinario". Ha usato queste parole il direttore Benetollo per descrivere quelle settimane drammatiche, ricordando il ruolo centrale dell'ospedale di Arco che, durante l'emergenza Coronavirus, ha gestito oltre 200 persone in 4 settimane, di cui 130 in condizioni di gravi insufficienza respiratoria. "30 di loro purtroppo non ce l’hanno fatta, l'ultimo paziente è stato dimesso a metà giugno" ha concluso Benetollo che ha voluto anche ricordare il sostegno fortissimo della popolazione residente con beni di prima necessità, cartelloni e supporto morale. |