[Comunicato stampa Giunta regionale Friuli Venezia Giulia]
Digitale: Callari, Governo rimuova ritardi Piano scuola e voucher
giovedì 16 luglio 2020
Trieste, 16 lug - "Un intervento diretto della presidenza del
Consiglio dei Ministri per risolvere le criticità emerse negli
ultimi giorni e legate al piano strategico del Mise per la
infrastrutturazione digitale del Paese, secondo le quali, per una
serie di approfondimenti procedurali richiesti dalla Commissione
europea, l'avvio del Piano scuola per la connessione degli
istituti scolastici e la distribuzione di voucher alle famiglie
con Isee inferiore ai 50mila euro e alle imprese, slitterebbero
da settembre a gennaio 2021".
Lo ha chiesto oggi al ministro per l'Innovazione Paola Pisano
l'assessore regionale ai Sistemi informativi Sebastiano Callari
nel corso di una videoconferenza con il dicastero romano
convocata nel suo ruolo di presidente della Commissione speciale
Agenda Digitale della Conferenza delle Regioni e delle Province
autonome.
"Una notizia inaspettata che giunge in un momento nel quale le
Regioni stanno vivendo ancora l'emergenza sanitaria legata al
coronavirus - ha detto Callari -, condizione che rende
l'infrastrutturazione digitale del territorio una priorità sulla
quale non è possibile accumulare ulteriori ritardi".
"Secondo quanto riferito dal ministero per lo Sviluppo economico
- ha spiegato Callari - la Commissione europea consentirebbe in
settembre la sola erogazione dei voucher destinati ai nuclei
familiari con Isee inferiore ai 20mila euro, vincolando le altre
misure per famiglie e imprese a una preventiva consultazione con
operatori economici e delle telecomunicazioni. Sul piano Scuola i
tempi si dilatano sia per le Regioni che come il Friuli Venezia
Giulia hanno deciso di operare in autonomia con le proprie
società in house, per le quali la Commissione europea intende
imporre un vincolo legato al regime di aiuti, sia per le
amministrazioni che affidandosi a Infratel si devono adeguare al
ritardo legato alla definizione dei relativi bandi di gara".
"È una situazione inaccettabile - ha commentato Callari -, per la
quale diviene necessaria e indispensabile un'azione più incisiva
del Governo, nella consapevolezza che l'infrastrutturazione
digitale sia più strategica di altre, per collegare il Paese e
dare nuovo impulso allo sviluppo dei territori dopo il blocco
generato dalla pandemia. Le tempistiche adottate erano coerenti
con lo stato di emergenza epidemiologica e slittare a gennaio
2021 significherebbe vanificare gli sforzi sin qui compiuti".
ARC/CCA/pph
161311 LUG 20
Consiglio dei Ministri per risolvere le criticità emerse negli
ultimi giorni e legate al piano strategico del Mise per la
infrastrutturazione digitale del Paese, secondo le quali, per una
serie di approfondimenti procedurali richiesti dalla Commissione
europea, l'avvio del Piano scuola per la connessione degli
istituti scolastici e la distribuzione di voucher alle famiglie
con Isee inferiore ai 50mila euro e alle imprese, slitterebbero
da settembre a gennaio 2021".
Lo ha chiesto oggi al ministro per l'Innovazione Paola Pisano
l'assessore regionale ai Sistemi informativi Sebastiano Callari
nel corso di una videoconferenza con il dicastero romano
convocata nel suo ruolo di presidente della Commissione speciale
Agenda Digitale della Conferenza delle Regioni e delle Province
autonome.
"Una notizia inaspettata che giunge in un momento nel quale le
Regioni stanno vivendo ancora l'emergenza sanitaria legata al
coronavirus - ha detto Callari -, condizione che rende
l'infrastrutturazione digitale del territorio una priorità sulla
quale non è possibile accumulare ulteriori ritardi".
"Secondo quanto riferito dal ministero per lo Sviluppo economico
- ha spiegato Callari - la Commissione europea consentirebbe in
settembre la sola erogazione dei voucher destinati ai nuclei
familiari con Isee inferiore ai 20mila euro, vincolando le altre
misure per famiglie e imprese a una preventiva consultazione con
operatori economici e delle telecomunicazioni. Sul piano Scuola i
tempi si dilatano sia per le Regioni che come il Friuli Venezia
Giulia hanno deciso di operare in autonomia con le proprie
società in house, per le quali la Commissione europea intende
imporre un vincolo legato al regime di aiuti, sia per le
amministrazioni che affidandosi a Infratel si devono adeguare al
ritardo legato alla definizione dei relativi bandi di gara".
"È una situazione inaccettabile - ha commentato Callari -, per la
quale diviene necessaria e indispensabile un'azione più incisiva
del Governo, nella consapevolezza che l'infrastrutturazione
digitale sia più strategica di altre, per collegare il Paese e
dare nuovo impulso allo sviluppo dei territori dopo il blocco
generato dalla pandemia. Le tempistiche adottate erano coerenti
con lo stato di emergenza epidemiologica e slittare a gennaio
2021 significherebbe vanificare gli sforzi sin qui compiuti".
ARC/CCA/pph
161311 LUG 20