[Comunicato stampa Giunta regionale Friuli Venezia Giulia]
Scuola: Rosolen, Roma garantisca fondi e personale per la riapertura

mercoledì 8 luglio 2020


Trieste, 8 lug - "Se il Governo continuerà a non fornire alcuna
certezza alle Regioni sul riparto di risorse e di personale per
il mondo della scuola, in Friuli Venezia Giulia sarà difficile
garantire un ordinato percorso di riavvio dell'attività
didattica".

A lanciare l'allarme è l'assessore regionale all'Istruzione e
Università Alessia Rosolen, ricordando con chiarezza come
"l'intesa sul Piano scuola 2020-2021 sia stata siglata dalle
Regioni a condizione che il Governo fornisse in tempi brevi
risorse e organico per le soluzioni organizzative e didattiche
previste".

"In Friuli Venezia Giulia - ha spiegato Rosolen - sono necessari
900 docenti di sostegno in più, ulteriori 500 insegnanti per
consentire lo sdoppiamento delle classi e scongiurare i
sovraffollamenti, oltre ad almeno 300 unità di personale Ata,
considerata l'esigenza di assicurare una sorveglianza adeguata
negli istituti, in una fase delicata per l'emergenza
epidemiologica come quella che stiamo vivendo in questi mesi".

"Di fronte a questa situazione già grave, si aggiunge
un'ulteriore criticità - ha aggiunto - che riguarda i 300 docenti
diplomati magistrali licenziati il 30 giugno scorso. Si tratta di
insegnanti esclusi dalle graduatorie perché non in possesso di
laurea, ai quali è stato proposto un contratto a tempo
determinato con perdita della Naspi, un problema annoso e mai
risolto, comune a tutto il territorio nazionale, che il Governo,
proprio in considerazione della attuale condizione emergenziale,
può risolvere solo con un intervento legislativo. Dobbiamo
scongiurare l'ulteriore perdita di posti di lavoro e il rischio
di interrompere la continuità didattico- educativa che questi
insegnanti avevano avviato nelle loro classi".

"L'auspicio è che il ministro Azzolina e il Governo mantengano
gli impegni presi con le Regioni - ha concluso Rosolen -  e venga
convocato al più presto un tavolo di confronto che sia una volta
per tutte risolutivo e fornisca risposte concrete e non blande
rassicurazioni rispetto alle esigenze della scuola e degli
studenti".
ARC/CCA/al