[Comunicato stampa Giunta regionale Friuli Venezia Giulia]
Salute: Riccardi, Fvg recepisce Piano nazionale cronicità
sabato 4 luglio 2020
Udine, 4 lug - In Friuli Venezia Giulia il tasso di patologie
croniche nella popolazione anziana è pari a 178 ogni 1.000
residenti con più di 65 anni. In valori assoluti nel 2017 la
popolazione anziana con cronicità è stata pari a 272.151
soggetti. La distribuzione delle patologie croniche negli anni
2013 e 2017 conferma che le malattie cardiovascolari rimangono le
più frequenti e coprono quasi un terzo del totale.
Sono alcuni dei dati riportati nelle Indicazioni per il Piano
regionale della cronicità che, accanto a quelli demografici che
prevedono entro il 2060 che il numero di europei con età
superiore a 65 anni aumenti da 88 a 152 milioni con una
popolazione anziana doppia di quella sotto i 15 anni, dimostrano
la centralità nella gestione dell'organizzazione territoriale e
ospedaliera per affrontare la più impattante questione di salute
dei decenni futuri.
Nella regione europea dell'Organizzazione mondiale della Sanità
(Oms) malattie come lo scompenso cardiaco, l'insufficienza
respiratoria, i disturbi del sonno, il diabete, l'obesità, la
depressione, la demenza, l'ipertensione, colpiscono l'80% delle
persone oltre i 65 anni e spesso si verificano contemporaneamente
nello stesso individuo.
In questa prospettiva il recepimento da parte della Giunta, su
proposta del vicegovernatore con delega alla Salute Riccardo
Riccardi, dell'accordo tra Governo e Regioni con il quale è stato
approvato il "Piano nazionale della cronicità" nella Conferenza
Stato-Regioni del 2016, è un atto strategicamente importante.
"Il Friuli Venezia Giulia - ricorda Riccardi - con la legge
17/2014 aveva già gettato le basi per realizzare una
organizzazione per la gestione della cronicità coerente con
quanto successivamente indicato nella parte generale del Piano
nazionale della cronicità, che è stato quindi in qualche modo
anticipato ed ulteriormente confermato e rafforzato con la legge
27/2018. Il Piano trova poi compiuta declinazione e riferimento
all'interno delle Linee annuali per la gestione del servizio
sanitario e sociosanitario regionale per il 2019 e nel documento
di indirizzo per la stesura del Piano regionale della cronicità".
"Le azioni intraprese negli ultimi tempi sono state quindi
finalizzate - spiega Riccardi - ad adeguare l'organizzazione
territoriale ed ospedaliera rivedendo l'intera filiera dei suoi
servizi secondo il criterio dell'integrazione delle cure primarie
con quelle intermedie e con l'assistenza ospedaliera, specie a
bassa complessità, e ad agevolare l'integrazione ed il
coordinamento operativo tra tutti gli operatori del territorio,
coerentemente con le indicazioni contenute nel Piano nazionale.
La delibera appena approvata prosegue il completamento delle
azioni necessarie per l'attuazione delle linee individuate nel
Piano attraverso la progressiva transizione verso un modello di
sistema integrato, secondo un disegno di rete 'multicentrica',
che valorizza sia il ruolo specialistico, sia tutti gli attori
dell'assistenza primaria, nel solco della riorganizzazione
normativa e degli indirizzi gestionali già delineati a livello
regionale".
ARC/EP
croniche nella popolazione anziana è pari a 178 ogni 1.000
residenti con più di 65 anni. In valori assoluti nel 2017 la
popolazione anziana con cronicità è stata pari a 272.151
soggetti. La distribuzione delle patologie croniche negli anni
2013 e 2017 conferma che le malattie cardiovascolari rimangono le
più frequenti e coprono quasi un terzo del totale.
Sono alcuni dei dati riportati nelle Indicazioni per il Piano
regionale della cronicità che, accanto a quelli demografici che
prevedono entro il 2060 che il numero di europei con età
superiore a 65 anni aumenti da 88 a 152 milioni con una
popolazione anziana doppia di quella sotto i 15 anni, dimostrano
la centralità nella gestione dell'organizzazione territoriale e
ospedaliera per affrontare la più impattante questione di salute
dei decenni futuri.
Nella regione europea dell'Organizzazione mondiale della Sanità
(Oms) malattie come lo scompenso cardiaco, l'insufficienza
respiratoria, i disturbi del sonno, il diabete, l'obesità, la
depressione, la demenza, l'ipertensione, colpiscono l'80% delle
persone oltre i 65 anni e spesso si verificano contemporaneamente
nello stesso individuo.
In questa prospettiva il recepimento da parte della Giunta, su
proposta del vicegovernatore con delega alla Salute Riccardo
Riccardi, dell'accordo tra Governo e Regioni con il quale è stato
approvato il "Piano nazionale della cronicità" nella Conferenza
Stato-Regioni del 2016, è un atto strategicamente importante.
"Il Friuli Venezia Giulia - ricorda Riccardi - con la legge
17/2014 aveva già gettato le basi per realizzare una
organizzazione per la gestione della cronicità coerente con
quanto successivamente indicato nella parte generale del Piano
nazionale della cronicità, che è stato quindi in qualche modo
anticipato ed ulteriormente confermato e rafforzato con la legge
27/2018. Il Piano trova poi compiuta declinazione e riferimento
all'interno delle Linee annuali per la gestione del servizio
sanitario e sociosanitario regionale per il 2019 e nel documento
di indirizzo per la stesura del Piano regionale della cronicità".
"Le azioni intraprese negli ultimi tempi sono state quindi
finalizzate - spiega Riccardi - ad adeguare l'organizzazione
territoriale ed ospedaliera rivedendo l'intera filiera dei suoi
servizi secondo il criterio dell'integrazione delle cure primarie
con quelle intermedie e con l'assistenza ospedaliera, specie a
bassa complessità, e ad agevolare l'integrazione ed il
coordinamento operativo tra tutti gli operatori del territorio,
coerentemente con le indicazioni contenute nel Piano nazionale.
La delibera appena approvata prosegue il completamento delle
azioni necessarie per l'attuazione delle linee individuate nel
Piano attraverso la progressiva transizione verso un modello di
sistema integrato, secondo un disegno di rete 'multicentrica',
che valorizza sia il ruolo specialistico, sia tutti gli attori
dell'assistenza primaria, nel solco della riorganizzazione
normativa e degli indirizzi gestionali già delineati a livello
regionale".
ARC/EP