Entro il 31 dicembre 2022, medici e medici veterinari specializzandi del terzo anno in poi (che già in Toscana possono partecipare ai concorsi), una volta risultati idonei e collocati nelle relative graduatorie, potranno essere subito assunti a tempo determinato dalle aziende e dagli enti del servizio sanitario della Toscana, e accedere a un contratto a tempo indeterminato, dopo avere conseguito il titolo di specializzazione. Un’opportunità in più rispetto alle borse di studio e agli incarichi professionali, finalizzata a rendere meno precario il percorso dei nuovi medici specialisti.
Lo definisce l’accordo siglato dal presidente della Regione, Enrico Rossi, e dai rettori delle Università toscane. Il provvedimento interesserà almeno il 50% degli attuali specializzandi, andando a colmare il fabbisogno attualmente espresso dalle aziende sanitarie. Saranno, infatti, queste ultime, a determinare il numero dei giovani dirigenti medici da reclutare annualmente, tramite il superamento di prove concorsuali, sulla base del fabbisogno di specialità, riscontrato nelle strutture ospedaliere e in quelle territoriali, per la copertura di tutte le discipline.
“Si tratta di una strategia condivisa, che consentirà al nostro sistema sanitario una boccata d’ossigeno e a centinaia di medici e medici veterinari, in formazione specialistica nelle nostre Università, di essere valorizzate in modo più strutturato, per arrivare ad essere inserite stabilmente al suo interno - commenta Rossi -. Per i giovani specializzandi è un’opportunità in più, perché rispetto al passato il loro percorso professionale prevede prospettive più solide, fino all’approdo dell’assunzione definitiva. L’attuale normativa, rivista anche in funzione dell’emergenza Covid, - prosegue Rossi - ha reso possibile cogliere questa opportunità e rendere concreta, e immediatamente applicabile, la stipula di nuovi contratti di lavoro, che saranno interamente a carico del nostro sistema sanitario”.
Questo significa che, dal terzo anno in poi, gli specializzandi rimangono iscritti alla scuola di specializzazione universitaria per tutta la durata del rapporto di lavoro a tempo determinato, e che, dopo aver concluso il percorso formativo, potranno accedere a un posto di lavoro stabile.
“La Toscana è stata tra le prime Regioni a muoversi in questa direzione, dando indicazioni ben precise alle aziende sanitarie per risolvere problemi di organico e fronteggiare l’emergenza determinata dal Covid - aggiunge Rossi -. Già un anno fa, abbiamo investito nella formazione di 132 medici tramite apposite borse di studio, facendo salire a 804 i posti disponibili sul territorio regionale. Oggi diamo concretezza a un impegno preso anche con le rappresentanze dei giovani specializzandi, che hanno legittimamente espresso timori e preoccupazione per il loro futuro”.
L’accordo disciplina, dunque, le modalità di assunzione (a tempo determinato part time nelle aziende sanitarie e negli enti del Servizio Sanitario Regionale) degli specializzandi presenti nelle graduatorie di quelle discipline verso le quali le aziende sanitarie manifestano il loro interesse, essendone carenti. Formazione, competenza e professionalità sono sempre garantite. I medici e i medici veterinari specializzandi reclutati andranno a svolgere infatti - come si legge nell’accordo - attività assistenziali coerenti con il livello di competenze raggiunto e con il programma formativo, svolto nell’anno di corso di studi superato, e previo il superamento di apposite selezioni concorsuali, gestite da Estar, l’Ente per il supporto tecnico amministrativo regionale.