[Comunicato stampa Giunta regionale Friuli Venezia Giulia]
Pesca: Zannier, Fvg cede guida Distretto Nord Adriatico a Veneto

giovedì 21 maggio 2020


L'assessore: "Ora tradurre idee condivise in progetti concreti"
 
   Udine, 21 mag - Passaggio di testimone del ruolo di
coordinatore del Distretto di pesca del Nord Adriatico questa
mattina dal Friuli Venezia Giulia al Veneto nel corso di un
videoincontro al quale era presente l'assessore regionale alle
risorse agroalimentari e ittiche Stefano Zannier e gli omologhi
delle amministrazioni regionali venete e dell'Emilia Romagna.

Oltre al cambio al vertice dell'organismo territoriale, la
riunione è servita anche per illustrare ai presenti una relazione
tecnico scientifica elaborata dal dipartimento di Biomedicina
comparata ed alimentazione dell'Università di Padova sullo stato
dei lavori e sulle misure di conservazione nell'area Sic-Marino.
Inoltre è emersa l'opportunità di allargare l'adesione alla
Regione Marche, rafforzando ulteriormente l'identità del
Distretto.

Tra i diversi temi affrontati anche quello riguardante la
situazione dei fondi Feamp, la necessità di sbloccare le risorse
destinate al fermo pesca del 2018, l'esigenza di uno snellimento
e semplificazione delle procedure per dare ossigeno alle imprese
colpite dalla crisi sanitaria.

"Il vero lavoro inizia ora - ha commentato l'assessore Zannier al
termine dell'incontro - in quanto c'è da tradurre in pratica le
linee di azione condivise come Distretto. Cedo la stecca al
collega del Veneto, al quale auguro buon lavoro in un ruolo che
sicuramente saprà svolgere con dedizione e competenza,
soprattutto nel momento delicato in cui ci troviamo, a causa
dell'emergenza Coronavirus. Le Regioni, seppur in tempi
differenti, affrontano le stesse problematiche per cui esprimo la
massima collaborazione nel portare avanti idee e progetti
condivisi".

Dal canto suo l'assessore regionale veneto Giuseppe Pan ha
evidenziato l'importante ruolo del Distretto "perché non solo
rappresenta tutto il settore della pesca della nostra area
davanti alle Istituzioni e nei confronti delle marinerie, ma di
fatto può essere concepito come una 'nursery' di tutte le specie
ittiche, anche di quelle evolute".

Pan ha inoltre messo in risalto come il comparto si trovi in
questo momento di fronte all'ennesima emergenza, a seguito dei
fermi pesca e la rimodulazione dei fondi. "È necessario - ha
detto l'assessore - elaborare un progetto strategico unitario e
condiviso dalle tre Regioni per dare un segnale forte e che
permetta il rilancio del settore. La rimodulazione dei fondi
Feamp deve garantire il ristoro alle singole imprese che ora si
trovano in difficoltà o quelle che intendono programmare degli
investimenti. Cogliamo questa occasione per far ripartire il
mondo della pesca garantendo risorse reali in tempi celeri".

Dal canto suo l'esponente dell'esecutivo dell'Emilia Romagna
Alessio Mammi ha messo in luce il fatto che il settore abbia
grandi potenzialità ma esista un enorme divario sull'utilizzo dei
fondi Feamp, tra il mondo dell'agricoltura e quello della pesca.
"Come Distretto - ha aggiunto Mammi - dobbiamo ribadire che il
fondo da 500 milioni di euro a favore delle filiere in crisi
debba tenere conto dei settori più danneggiati, come la pesca".
ARC/AL/ep