[Comunicato stampa Giunta regionale Toscana]
Coronavirus, oltre due milioni di euro per il terzo settore
mercoledì 20 maggio 2020
Un avviso pubblico da oltre 2milioni di euro, per sostenere le diverse attività del terzo settore in ambito sociale, è stato deliberato dalla Regione nell’ultima seduta di Giunta, su proposta dell’assessore per il diritto alla salute e al sociale, Stefania Saccardi.
Si tratta per l’esattezza di 2.360.682,00 di euro, derivanti dal Fondo ministeriale per il finanziamento di progetti e attività di interesse generale del terzo settore (articolo 72 del Decreto legislativo 117 del 2017), che saranno concessi tramite apposito avviso pubblico ad organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale, iscritte nei relativi registri regionali.
“In questo periodo di emergenza epidemiologica dovuta al Covid 19, il terzo settore è stato fortemente impegnato in varie attività di tipo sociale decisamente significative e lo sarà ancora nei prossimi mesi, almeno fino al 31 luglio 2020, data che dovrebbe porre fine all’emergenza così come stabilito dal Governo - spiega Saccardi -. Viviamo tempi straordinari, in cui tutti quanti insieme siamo chiamati a fronteggiare necessità e urgenze prima impensabili. Gli effetti negativi che il Coronavirus sta producendo sul piano socio economico sono sotto gli occhi di tutti. Sta a noi contrastarli come meglio possiamo e sostenere iniziative e progetti del volontariato toscano, che è sempre stato, e continua a essere, in prima linea, dando prova di grande impegno, generosità e altruismo”.
L’atto, appena approvato, è maturato nell’ambito dell’Accordo di programma per il sostegno allo svolgimento di attività di interesse generale da parte di organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale, sottoscritto il 21 aprile scorso tra la Regione Toscana e il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali.
La delibera definisce, dunque, gli elementi essenziali e i criteri necessari all’adozione dell’avviso per la concessione dei contributi stanziati, che serviranno a fronteggiare le conseguenze dell’epidemia tuttora in atto.