[Comunicato stampa Giunta regionale Emilia - Romagna]
Otto anni fa il sisma. Il presidente Bonaccini a Reggiolo (Re): "Qui l'esempio di quella rete di collaborazione e solidarietà alla base di tutta l'opera di ricostruzione, in buona parte completata. Avanti con la parte pubblica per chiuderla del tutto nel decennale"
mercoledì 20 maggio 2020
Sopralluogo insieme al sindaco Angeli. Nel comune reggiano, fra i più colpiti, emesse ordinanze per 313 interventi e contributi per oltre 98 milioni di euro. Completate 420 abitazioni e 172 attività commerciali. Per le opere pubbliche e i beni culturali 25 gli interventi gestiti dal Comune. Riqualificazione del centro storico
Bologna – Nel giorno in cui, otto anni, l’Emilia-Romagna veniva colpita dalla prima scossa del terremoto che causò poi 28 vittime, 300 feriti e danni per oltre 13 miliardi di euro, il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, si è recato nel pomeriggio a Reggiolo, comune in provincia di Reggio Emilia fra i più colpiti dal sisma. Qui la ricostruzione privata e pubblica è davvero molto avanti e dal 4 maggio, fine della fase di lockdown, sono stati riaperti nel territorio circa 80 cantieri sospesi per l’emergenza Coronavirus
“Reggiolo- afferma Bonaccini, in visita ai cantieri insieme al sindaco Roberto Angeli-, così come le altre aree colpite dal sisma, costituisce l’esempio di quella rete di collaborazione e solidarietà che ha caratterizzato la ricostruzione in tutto il cratere e che visto in prima linea i sindaci, straordinari nell’ascolto dei cittadini e delle loro comunità, supportati dalle altre istituzioni locali, Regione compresa, mi permetto di dire. Lo stesso spirito e lo stesso impegno condiviso coi quali l’Emilia-Romagna si rialzerà dopo il blocco causato dal contagio”.
“E’ quasi impossibile rimarginare completamente la ferita di quanto successo col terremoto, soprattutto pensando a chi non c’è più, ma il lavoro fatto è stato tanto: più del 95 delle famiglie è rientrato nelle proprie case- sottolinea il presidente della Regione-, le aziende hanno ripreso da tempo a lavorare, in ambienti più sicuri e spazi innovativi, e anche sulla parte pubblica abbiamo accelerato, dopo aver completato quella privata e delle scuole. Nei prossimi due, tre anni chiuderemo anche su questo e non credo di sbagliarmi se dico che nel decennale del sisma avremo davvero completato l’intera ricostruzione, con poco o nulla che sarà rimasto fuori”.
Su 323 domande presentate dai privati nel Comune di Reggiolo, sono state emesse 313 ordinanze di concessione contributi per un importo di oltre 125 milioni di euro. Di questi, 98 milioni sono già stati erogati a cittadini, famiglie e imprese.
Gli edifici completati sono stati 232 che corrispondono a 420 abitazioni (compressive anche di quelle non principali) e 172 attività commerciali (90 ad uso produttivo, 50 commerciale, 15 uffici, 17 depositi).
Per quanto concerne il programma delle Opere Pubbliche e dei Beni Culturali, nel territorio di Reggiolo gli interventi sono 36, per un totale di oltre 35 milioni di euro. Di questi, 31 sono finanziati, per quasi 34 milioni. 25 sono di diretta gestione del Comune,in qualità di soggetto attuatore, per un totale di 27 milioni: 20 milioni finanziati con fondi regionali della gestione commissariale e il resto da co-finanziamenti (donazioni, risarcimenti assicurativi, fondi di altri enti).
Dei 25 interventi inseriti nel Piano, che hanno come soggetto attuatore il Comune di Reggiolo,16 hanno completato l’iter autorizzativo, ottenendo congruità della spesa e decreto di assegnazione e 4 in attesa della presentazione di progetti esecutivi o integrazioni. Solo 5 interventi non risultano ad oggi presentati.
A questi contributi si aggiungono circa 2,8 milioni per interventi di riqualificazione e urbanizzazione del centro storico complementari a quelli di ricostruzione finanziati sempre con il piano delle Opere pubbliche. Realizzati o in corso di realizzazione quelli di riqualificazione di Piazza Martiri, dell’area verde “Le pradelle” e di alcune vie del centro storico, interessate anche da opere di ricostruzione quali Palazzo Sartoretti e il Teatro Comunale./AA