[Comunicato stampa Giunta regionale Abruzzo]
COVID HOSPITAL: CONSEGNATI I PRIMI 32 POSTI LETTO

sabato 16 maggio 2020



       (2020-05-16 12:43)

          MARSILIO, LA REALIZZAZIONE DI QUESTO PROGETTO E' UN MODELLO
        (REGFLASH) Pescara, 16 mag. - Sono disponibili da oggi i primi 32 posti del nuovo Covid Hospital di Pescara realizzato in tempi record. Questa mattina, il Presidente Marco Marsilio e l'assessore alla sanità Nicoletta Verì, accompagnati dal Presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri e dal direttore generale della Asl di Pescara Antonio Caponetti, hanno inaugurato e visitato la struttura sanitaria, che dovrà essere ultimato, secondo il capitolato, entro i prossimi 60 giorni nel padiglione ex Ipav. Finora è stato realizzato, dopo 30 giorni di lavoro, il 40% del progetto. Il costo complessivo dell’opera pubblica è di circa 11 milioni di euro, finanziato dal Dipartimento nazionale della Protezione Civile (7 milioni di euro) e dalla Banca d'Italia (3 milioni di euro). «La realizzazione di questo progetto rappresenta un modello - ha esordito il Presidente Marco Marsilio -. La Città e la Asl pescarese riceveranno in eredità una struttura importante e strategica, anche quando l'emergenza Covid sarà terminata, poiché sarà utilizzata per le esigenze della rete sanitaria abruzzese. Nei prossimi giorni - ha proseguito Marsilio - saranno trasferiti nella struttura i malati di coronavirus, e così il resto dell'ospedale potrà tornare alla funzione ordinaria. Questo progetto serviva inoltre a mettere in sicurezza anche la Fase 2, e qualora dovessero tornare a crescere i contagi, noi siamo pronti ad affrontare l'emergenza. Con questa esperienza abbiamo dimostrato - ha osservato ancora Marsilio - come in Italia si possono realizzare opere pubbliche in maniera veloce, economiche e trasparenti. E' un messaggio che lancio al Parlamento e al Governo, visto che le norme sulla semplificazione sono state tolte dal 'Decreto Rilancio', e si preannuncia quindi un nuovo decreto sul tema, ma posso affermare che abbiamo un 'modello Pescara' che possiamo promuovere ed esportare».