[Comunicato stampa Giunta regionale Friuli Venezia Giulia]
Coronavirus: Fedriga, chieste aperture e libera circolazione da lunedì

martedì 12 maggio 2020


 Trieste, 12 mag - "Già oggi pomeriggio invieremo una lettera al
Governo indicando le nostre indicazioni sulle attività economiche
che possono riaprire a partire dal 18 maggio".

Lo ha confermato a Trieste il governatore del Friuli Venezia
Giulia Massimiliano Fedriga nella pausa dei lavori del Consiglio
regionale.

"Il primo ministro Conte ieri ha comunicato che entro domani
arriveranno le linee guida di Inail e Comitato tecnico
scientifico che tutti saranno chiamati a rispettare - spiega
Fedriga -. Abbiamo fatto presente al Governo l'importanza che
questi protocolli di sicurezza arrivino rapidamente per
consentire alle imprese di mettersi in regola prima di lunedì".

"Adesso è necessario dire alle aziende quali siano i
comportamenti sicuri che devono essere garantiti all'interno
delle attività. Con il rispetto delle prescrizioni - rimarca il
governatore - si possono aprire al pubblico anche palestre,
piscine, bar, ristoranti e altri esercizi".

"Chiederemo inoltre al Governo che, dal 18 maggio, venga permessa
la libera circolazione a tutti i cittadini, senza il vincolo del
grado di parentela, sempre nel rigoroso rispetto delle regole di
utilizzo dei dispositivi di protezione personale e del
distanziamento sociale - annuncia Fedriga -. Saranno proprio i
comportamenti virtuosi tenuti dai cittadini e dalle attività
economiche a determinare il successo delle riaperture e nella
lotta alla diffusione del Coronavirus".

"Libera circolazione che riguarderà anche i comuni che confinano
con il Veneto. Da alcuni giorni stiamo valutando insieme al
governatore Zaia le modalità per consentire a questi cittadini di
muoversi senza restrizioni per motivi famigliari e di lavoro".

"Regione Fvg non ha competenze sulla politica estera - ha
affermato infine Fedriga -. Visto però l'evolversi della
situazione comunicherò al Governo anche la necessità di aprire in
tempi rapidi un confronto con Austria e Slovenia per valutare la
situazione delle riaperture dei confini. Farlo prima, con le
nostre aziende ancora chiuse, avrebbe significato peggiorare
ulteriormente l'andamento della nostra economia".
ARC/RT/al