[Comunicato stampa Giunta regionale Friuli Venezia Giulia]
Coronavirus: Fedriga, chiesto a governo stop saldo finanza pubblica

martedì 5 maggio 2020


Passare da stagione dei divieti a quella delle regole

  Udine, 5 mag - "Sono convinto che si debba passare dalla
stagione dei divieti a quella delle regole. L'obiettivo ora deve
guardare a coniugare la sicurezza sanitaria e la ripresa delle
attività economiche e lavorative".

Il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga,
ha aperto la seduta odierna del Consiglio regionale a Udine
comunicando all'Aula le linee che l'Amministrazione regionale
intende perseguire per affrontare la "fase due" dell'emergenza
epidemiologica. Tra queste, in primo luogo, la richiesta avanzata
al Governo di sospendere il versamento del contributo
straordinario al saldo di finanza pubblica per il biennio
2020/2021.

"Proprio oggi - ha annunciato il governatore - ho firmato una
lettera nella quale le Regioni a Statuto speciale e le Province
autonome chiedono, con grande responsabilità ma altrettanta forza
e chiarezza, che il contributo straordinario per gli anni 2020 e
2021 sia annullato. Sarebbe palesemente anticostituzionale - ha
evidenziato - rischiare di non poter garantire servizi essenziali
previsti ai cittadini dalla Costituzione a causa del crollo delle
entrate".
"Dal 2011 partecipiamo al contributo straordinario del saldo di
finanza pubblica, ma proprio in quanto straordinario non è
pensabile continuare a sostenerlo nel momento eccezionale che
stiamo vivendo, poiché l'attività ordinaria della Regione rischia
di non trovare finanziamento".

"Il Governo - ha comunicato Fedriga - ha proposto un fondo unico
per Regioni ordinarie e speciali di 1,5 miliardi a ristoro delle
minori entrate causate dalla crisi, la gran parte del quale sarà
a favore delle Regioni speciali e delle Province autonome, ma si
tratta di cifre insufficienti rispetto a quanto le stesse versano
al saldo di finanza pubblica".

Quanto alla fase della riapertura, Fedriga si è detto "d'accordo
per trovare intese e protocolli con le categorie a livello
nazionale; dopodiché, chi è in grado di rispettare queste regole
deve poter riaprire e riprendere una vita quanto più normale.
Riconosco - ha detto ancora il governatore - che il ministro
Boccia si è confrontato con disponibilità con le Regioni, ma
adesso ci servono regole certe che passano anche attraverso una
stagione di normalizzazione nei rapporti tra istituzioni".
"Il Governo deve pertanto fornire un quadro generale entro cui
muoversi - ha ribadito Fedriga - mentre gli Enti locali devono
assumersi responsabilità proprie, che misurino le azioni sulla
base delle specifiche esigenze dei singoli territori".
Il governatore ha quindi ribadito la massima disponibilità della
Giunta a valutare assieme ai gruppi consiliari le soluzioni per
la ripresa.

Rispetto al quadro sanitario, Fedriga ha ricordato i dati - resi
pubblici da uno studio della Fondazione Gimbe - che pongono il
Friuli Venezia Giulia tra le regioni del Nord con il minor numero
di contagi e a livelli di sicurezza assimilabili a quelli delle
regioni del Sud, dove l'epidemia è stata meno diffusa.
"Siamo ad un numero totale di 3076 contagi in regione, con un
decremento non solo sulle singole giornate ma sul lungo periodo,
ed abbiamo un numero di contagi sul lavoro dell'1,8 per cento,
come certificato dall'Inail, più basso rispetto a Veneto,
Bolzano, Piemonte, Lombardia, Lazio, Marche".
"Una situazione determinata anche grazie al lockdown avviato
prima di altre Regioni e che oggi ci consente di fare alcune
considerazioni in merito alla ripresa", ha detto Fedriga.

Fedriga ha anche assicurato che la Regione "sta continuando a
potenziare il sistema per individuare focolai il prima possibile,
tracciando la catena e mettendo in isolamento eventuali casi per
riuscire ad arginare la diffusione del virus. Ciò anche grazie al
rafforzamento della capacità di effettuare tamponi, classificata
ai livelli più alti in Italia. Da questa settimana siamo inoltre
inseriti nel test nazionale per gli esami sierologici, ferma
restando la consapevolezza di dover usare tutti questi strumenti
con massima cautela e rigore scientifico".

A tal proposito, Fedriga ha sottolineato che "tutte le scelte
fatte in ambito sanitario sono frutto di un confronto con il
comparto e i professionisti della salute. Né io né il
vicegovernatore ci siamo mai permessi di entrare nel merito delle
scelte di carattere sanitario, ma abbiamo piuttosto cercato di
agevolare il loro lavoro senza ingerenze."
ARC/SSA/pph