[Comunicato stampa Giunta regionale Liguria]
CORONAVIRUS: NUOVA ORDINANZA REGIONE LIGURIA. PRESIDENTE TOTI, “USCITI DA FASE ACUTA PANDEMIA MA NON È LIBERI TUTTI. INDISPENSABILE ADOTTARE TUTTE PRECAUZIONI, SENZA APPROFITTARE SITUAZIONE”
domenica 3 maggio 2020
GENOVA. “Confortati da dati positivi che confermano come la Liguria sia uscita dalla fase più acuta della pandemia, ci apprestiamo ad entrare nella fase 2: raccomando fortemente a tutti i cittadini, ora più che mai, di adottare tutte le precauzioni necessarie, come il mantenimento delle distanze di sicurezza, il lavaggio frequente delle mani, l’uso di mascherine. Nessuno deve approfittare della situazione, credendosi più furbi perché questo sarebbe deleterio per tutti noi. Il fatto di tornare parzialmente alla vita non significa ‘liberi tutti’: dobbiamo rispettare le regole in modo rigoroso, altrimenti nessuno ci proteggerà da una ripresa dell’epidemia. Da questo dipende tutto quello che accadrà da domani in poi”.
Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti che oggi ha firmato una nuova ordinanza, in vigore dalla mezzanotte, in vista della fase 2 a partire da domani, lunedì 4 maggio.
Tra le novità introdotte dalla nuova ordinanza:
L’ordinanza richiama il Dpcm del 26 aprile scorso in merito all’obbligo di utilizzo dei Dpi nei luoghi chiusi accessibili al pubblico e in tutte le occasioni in cui non sia possibile garantire le distanze di sicurezza e prevede inoltre la possibilità da parte dei sindaci di procedere con proprie ordinanze sia all’autorizzazione e disciplina dell’apertura di parchi e cimiteri sia all’adozione di misure più restrittive, individuando luoghi o aree ritenuti idonei a potenziali assembramenti limitandone o vietandone gli accessi.
Per quanto riguarda l’andamento della pandemia, il presidente Toti ha sottolineato che “i dati di oggi ci dicono che calano i positivi al covid: sappiamo bene che questo dipende soprattutto da dove si effettuano i tamponi. In generale, aumentano i positivi riscontrati nelle Rsa mentre il contagio è in calo nella società e negli ospedali dove, infatti, diminuiscono i posti letto occupati sia nei reparti di media intensità sia nelle terapie intensive. Questo è ciò che ci importa maggiormente, è l’indicatore più significativo che conferma come l’epidemia in Liguria stia mollando la sua presa”.
La vicepresidente e assessore alla Sanità Sonia Viale ha aggiunto che “anche in questa fase 2 serve la massima cautela, tant’è che anche sulla riorganizzazione della rete ospedaliera abbiamo dato mandato alle aziende di mantenere inalterato l’assetto organizzativo attuale, anche se i numeri confermano una diminuzione costante dei ricoveri”.
In merito alle Rsa, l’assessore Viale ha aggiunto che “l’attenzione è massima. Da oggi nella Asl2 hanno preso servizio 9 infermieri dell’Esercito dedicati alle Rsa. C’è grande attenzione e un accompagnamento costante su realtà che costituiscono un asse importante del nostro sistema sociosanitario. Per questo, alla luce dell’esperienza di questi mesi, ho dato mandato ad Alisa di ripensare l’assetto organizzativo, per fare un passo ulteriore in avanti rispetto all’ultima parte della riforma sanitaria sulle norme per l’autorizzazione e accreditamento, mettendo in luce le criticità e individuando le soluzioni: le strutture devono avere personale specializzato sulle infezioni ospedaliere, spazi adeguati sia all’esterno sia all’interno, per garantire l’isolamento e il distanziamento tra gli ospiti. Per questo, dovremo ripensare le strutture più piccole, che saranno da riconvertire e che non possono più essere considerate la soluzione ai bisogni di assistenza”.
In merito alla nuova ordinanza, l’assessore alla Protezione civile Giacomo Giampedrone ha sottolineato che “abbiamo ascoltato le segnalazioni che ci sono arrivate in questi giorni. Vengono restituite alcune libertà fondamentali nella consapevolezza che la fase 2 va affrontata con altrettanta responsabilità rispetto alla fase1. Tra tante richieste, una su tutte è stata quella di consentire ai cittadini di fare spesa almeno nell’ambito del territorio provinciale o della città metropolitana: da domani sarà consentito, anche in relazione alle attività sportive e al take away per la vendita di cibo o bevande. Nell’ambito regionale, invece, sarà possibile far visita ai propri congiunti oppure raggiungere i cimiteri, che per tanto tempo rimasti chiusi”.
Per quanto riguarda le mascherine, “fino a martedì – ha aggiunto Giampedrone - andremo avanti con la consegna di 100mila pezzi da parte di Poste Italiane a coloro che ci hanno segnalato di non averle ricevute. Da mercoledì mattina partirà la distribuzione gratuita di una prima tranche da 500mila mascherine chirurgiche elle farmacie: si dovrà essere residenti in Liguria e avere con sé la tessera sanitaria. Una seconda tranche da ulteriori 500mila pezzi verrà distribuita da lunedì 11 maggio. Tenuto conto che da domani questo dispositivo sarà obbligatorio secondo quanto previsto dal Dpcm nazionale, riteniamo inoltre che dovrà essere applicata la disposizione annunciata dal Commissario Arcuri sulla possibilità di acquistare le mascherine a 0,50 euro, sia nelle farmacie che nei centri della grande distribuzione”.