[Comunicato stampa Giunta regionale Friuli Venezia Giulia]
Coronavirus: Bini, no riscontri da Governo alle Regioni sul turismo
giovedì 30 aprile 2020
Udine, 30 apr - Ha ribadito la forte preoccupazione per i
ritardi del Governo nell'intraprendere le decisioni legate alla
ripartenza delle attività turistiche l'assessore alle Attività
produttive del Friuli Venezia Giulia, Sergio Emidio Bini,
nell'aprire gli interventi dell'odierna seduta della Commissione
turismo della Conferenza delle Regioni italiane.
Infatti, ha evidenziato Bini, a quasi due settimane dal
precedente incontro in videoconferenza, al quale ha partecipato
il ministro Franceschini, da parte dello Stato non vi è stata
alcuna indicazione o certezza sui tempi, sulle modalità della
riapertura delle attività del settore turistico e tantomeno
sull'entità e i tempi di erogazione delle somme che il Governo ha
annunciato di voler stanziare a fronte della crisi. L'assessore
ha quindi confermato che anche nel Friuli Venezia Giulia sta
levitando il malcontento degli operatori di categorie tra quelle
più fortemente penalizzate dalla quarantena obbligatoria e dal
blocco delle attività imposto dallo Stato. Malcontento motivato
non dalla necessità di mettere in sicurezza i cittadini, come
giustamente stato fatto finora, bensì dall'assoluta mancanza di
certezze, e tantomeno di valutazioni e ipotesi, su come e quando
si potrà ripartire. "E questo - ha sottolineato - a pochi giorni
dalle date che avrebbero segnato l'apertura della stagione
turistica estiva, impedendo di fatto agli operatori di
programmare le loro attività e progettare un percorso, sia pure
ridotto dalla situazione contingente, di uscita dal blocco in
atto, per cercare di cominciare ad affrontare, e poi valicare, la
crisi".
Bini si è detto preoccupato non soltanto dalle mancate risposte
alle rassicurazioni fornite nella precedente riunione della
Commissione della Conferenza delle Regioni da Franceschini, ma
anche dal fatto che proprio nei giorni scorsi, in un'intervista
rilasciata a un noto quotidiano nazionale, "il Ministro non ha
fatto altro che riconfermare l'assoluta assenza di quelle
risposte e della programmazione tanto attesa". "Tutto questo - ha
aggiunto - forse proprio perché nella task force dello Stato per
affrontare l'emergenza pandemia, tra i diciassette tecnici
nominati non vi è alcun rappresentante del settore turistico, né
del commercio".
Bini ha infine concordato con la proposta di incaricare il
coordinatore della Commissione della Conferenza delle Regioni,
l'assessore al turismo della Regione Abruzzo, Mauro Febbo, di
avere un incontro urgente con il ministro Franceschini per un
chiarimento definitivo e per poter cominciare a dare certezze
agli innumerevoli operatori e ai lavoratori del settore che sono
tutt'ora in attesa di risposte chiare da parte del Governo.
"La Regione Friuli Venezia Giulia - ha precisato Bini - c'è e
farà la sua parte accanto a tutte le altre Regioni italiane che
condividono oggi le nostre serie perplessità. Ma senza un'azione
precisa e concreta dello Stato - ha concluso - esse, da sole, non
potranno supportare adeguatamente le nostre aziende in un momento
di così grave difficoltà".
ARC/CM/pph
ritardi del Governo nell'intraprendere le decisioni legate alla
ripartenza delle attività turistiche l'assessore alle Attività
produttive del Friuli Venezia Giulia, Sergio Emidio Bini,
nell'aprire gli interventi dell'odierna seduta della Commissione
turismo della Conferenza delle Regioni italiane.
Infatti, ha evidenziato Bini, a quasi due settimane dal
precedente incontro in videoconferenza, al quale ha partecipato
il ministro Franceschini, da parte dello Stato non vi è stata
alcuna indicazione o certezza sui tempi, sulle modalità della
riapertura delle attività del settore turistico e tantomeno
sull'entità e i tempi di erogazione delle somme che il Governo ha
annunciato di voler stanziare a fronte della crisi. L'assessore
ha quindi confermato che anche nel Friuli Venezia Giulia sta
levitando il malcontento degli operatori di categorie tra quelle
più fortemente penalizzate dalla quarantena obbligatoria e dal
blocco delle attività imposto dallo Stato. Malcontento motivato
non dalla necessità di mettere in sicurezza i cittadini, come
giustamente stato fatto finora, bensì dall'assoluta mancanza di
certezze, e tantomeno di valutazioni e ipotesi, su come e quando
si potrà ripartire. "E questo - ha sottolineato - a pochi giorni
dalle date che avrebbero segnato l'apertura della stagione
turistica estiva, impedendo di fatto agli operatori di
programmare le loro attività e progettare un percorso, sia pure
ridotto dalla situazione contingente, di uscita dal blocco in
atto, per cercare di cominciare ad affrontare, e poi valicare, la
crisi".
Bini si è detto preoccupato non soltanto dalle mancate risposte
alle rassicurazioni fornite nella precedente riunione della
Commissione della Conferenza delle Regioni da Franceschini, ma
anche dal fatto che proprio nei giorni scorsi, in un'intervista
rilasciata a un noto quotidiano nazionale, "il Ministro non ha
fatto altro che riconfermare l'assoluta assenza di quelle
risposte e della programmazione tanto attesa". "Tutto questo - ha
aggiunto - forse proprio perché nella task force dello Stato per
affrontare l'emergenza pandemia, tra i diciassette tecnici
nominati non vi è alcun rappresentante del settore turistico, né
del commercio".
Bini ha infine concordato con la proposta di incaricare il
coordinatore della Commissione della Conferenza delle Regioni,
l'assessore al turismo della Regione Abruzzo, Mauro Febbo, di
avere un incontro urgente con il ministro Franceschini per un
chiarimento definitivo e per poter cominciare a dare certezze
agli innumerevoli operatori e ai lavoratori del settore che sono
tutt'ora in attesa di risposte chiare da parte del Governo.
"La Regione Friuli Venezia Giulia - ha precisato Bini - c'è e
farà la sua parte accanto a tutte le altre Regioni italiane che
condividono oggi le nostre serie perplessità. Ma senza un'azione
precisa e concreta dello Stato - ha concluso - esse, da sole, non
potranno supportare adeguatamente le nostre aziende in un momento
di così grave difficoltà".
ARC/CM/pph