[Comunicato stampa Giunta regionale Friuli Venezia Giulia]
(ARC) Coronavirus: Riccardi, in Fvg attualmente 19 medici positivi su 2.899
venerdì 24 aprile 2020
In regione 50 medici contagiati (31 guariti) e nessun caso grave
Palmanova, 24 apr - "Attualmente i medici colpiti da Covid-19
all'interno del sistema sanitario del Friuli Venezia Giulia sono
19 su 2.899 dipendenti complessivi, ovvero lo 0,6 per cento.
Dall'inizio della pandemia sono stati infatti contagiati 50
medici, ma 31 di questi sono già guariti. Fortunatamente si è
quasi sempre trattato di casi lievi e solo per uno di loro è
stato necessario ricorrere, solo per pochi giorni, al ricovero.
La situazione del Friuli Venezia Giulia nel quadro nazionale, è
quindi decisamente buona anche su questo fronte, oltre che sul
numero delle persone guarite e sulla ridotta occupazione delle
terapie intensive".
Lo ha detto il vicegovernatore della Regione con delega alla
Salute, Riccardo Riccardi, durante il confronto con i delegati
sindacali della dirigenza medica del sistema sanitario del Friuli
Venezia Giulia.
In merito alla distribuzione dei contagi nelle tre aziende,
Riccardi ha spiegato che "sulla base dei dati aggiornati al 22
aprile, l'Azienda sanitaria universitaria Giuliano Isontino ha 16
medici positivi, l'Azienda sanitaria universitaria Friuli
Centrale 2 e l'Azienda sanitaria Friuli occidentale 1. Nello
specifico i contagi all'Asugi si sono verificati nei reparti di
Medicina (10), Diagnostica per immagini (1), nelle attività
integrate dell'Ospedale Maggiore (2) e anche nei servizi
territoriali (3); all'Asfo l'infezione ha colpito un medico
dell'Anatomia patologica e all'Asufc uno della Cardiologia
riabilitativa e uno dei servizi territoriali".
Sul tema del riconoscimento economico e delle risorse aggiuntive
per il personale medico che ha fronteggiato l'emergenza
Coronavirus, il vicegovernatore ha sottolineato che "la Regione
vuole riconoscere il lavoro di chi sta sul fronte e definirne i
modi, ma la loro dimensione dipenderà dall'atteggiamento dello
Stato. Siamo una Regione a Statuto speciale e il nostro servizio
sanitario è pagato dalle entrate. Abbiamo quindi chiesto di
rivedere i rapporti finanziari tra Stato e Regione, altrimenti
l'inevitabile riduzione delle entrate senza correzioni
penalizzerà le nostre disponibilità, che vanno ben oltre le
risorse statali limitate e vincolate per il personale già
attribuite alla Regioni".
Riguardo ai dispositivi di protezione individuale, il
vicegovernatore ha rimarcato che "nonostante l'approvvigionamento
dei dpi fosse stato affidato dal Governo a una gestione
commissariale, la Regione ha deciso di agire autonomamente per
garantire le dovute protezioni al proprio personale sanitario. A
45 giorni dall'inizio dell'emergenza sono state reperite
8.225.000 dotazioni sanitarie tra mascherine, tamponi,
respiratori per le terapie intensive, maschere, calzari e ogni
altro tipo di prodotto; di questi, 6,6 milioni sono stati
procurati direttamente dalla Protezione civile Fvg con fondi
regionali e 1,5 milioni sono stati forniti dallo Stato. In un
quadro internazionale molto complesso abbiamo quindi compiuto
ogni sforzo possibile per tutelare il personale impegnato in
prima linea nella gestione dell'emergenza".
Riccardi ha spiegato infine che "il graduale ritorno alla
normalità deve riguardare anche il servizio sanitario regionale.
In merito è già stato chiesto ai vertici delle aziende di
redigere un piano di ritorno all'ordinario".
ARC/MA/al
241624 APR 20
Palmanova, 24 apr - "Attualmente i medici colpiti da Covid-19
all'interno del sistema sanitario del Friuli Venezia Giulia sono
19 su 2.899 dipendenti complessivi, ovvero lo 0,6 per cento.
Dall'inizio della pandemia sono stati infatti contagiati 50
medici, ma 31 di questi sono già guariti. Fortunatamente si è
quasi sempre trattato di casi lievi e solo per uno di loro è
stato necessario ricorrere, solo per pochi giorni, al ricovero.
La situazione del Friuli Venezia Giulia nel quadro nazionale, è
quindi decisamente buona anche su questo fronte, oltre che sul
numero delle persone guarite e sulla ridotta occupazione delle
terapie intensive".
Lo ha detto il vicegovernatore della Regione con delega alla
Salute, Riccardo Riccardi, durante il confronto con i delegati
sindacali della dirigenza medica del sistema sanitario del Friuli
Venezia Giulia.
In merito alla distribuzione dei contagi nelle tre aziende,
Riccardi ha spiegato che "sulla base dei dati aggiornati al 22
aprile, l'Azienda sanitaria universitaria Giuliano Isontino ha 16
medici positivi, l'Azienda sanitaria universitaria Friuli
Centrale 2 e l'Azienda sanitaria Friuli occidentale 1. Nello
specifico i contagi all'Asugi si sono verificati nei reparti di
Medicina (10), Diagnostica per immagini (1), nelle attività
integrate dell'Ospedale Maggiore (2) e anche nei servizi
territoriali (3); all'Asfo l'infezione ha colpito un medico
dell'Anatomia patologica e all'Asufc uno della Cardiologia
riabilitativa e uno dei servizi territoriali".
Sul tema del riconoscimento economico e delle risorse aggiuntive
per il personale medico che ha fronteggiato l'emergenza
Coronavirus, il vicegovernatore ha sottolineato che "la Regione
vuole riconoscere il lavoro di chi sta sul fronte e definirne i
modi, ma la loro dimensione dipenderà dall'atteggiamento dello
Stato. Siamo una Regione a Statuto speciale e il nostro servizio
sanitario è pagato dalle entrate. Abbiamo quindi chiesto di
rivedere i rapporti finanziari tra Stato e Regione, altrimenti
l'inevitabile riduzione delle entrate senza correzioni
penalizzerà le nostre disponibilità, che vanno ben oltre le
risorse statali limitate e vincolate per il personale già
attribuite alla Regioni".
Riguardo ai dispositivi di protezione individuale, il
vicegovernatore ha rimarcato che "nonostante l'approvvigionamento
dei dpi fosse stato affidato dal Governo a una gestione
commissariale, la Regione ha deciso di agire autonomamente per
garantire le dovute protezioni al proprio personale sanitario. A
45 giorni dall'inizio dell'emergenza sono state reperite
8.225.000 dotazioni sanitarie tra mascherine, tamponi,
respiratori per le terapie intensive, maschere, calzari e ogni
altro tipo di prodotto; di questi, 6,6 milioni sono stati
procurati direttamente dalla Protezione civile Fvg con fondi
regionali e 1,5 milioni sono stati forniti dallo Stato. In un
quadro internazionale molto complesso abbiamo quindi compiuto
ogni sforzo possibile per tutelare il personale impegnato in
prima linea nella gestione dell'emergenza".
Riccardi ha spiegato infine che "il graduale ritorno alla
normalità deve riguardare anche il servizio sanitario regionale.
In merito è già stato chiesto ai vertici delle aziende di
redigere un piano di ritorno all'ordinario".
ARC/MA/al
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