[Comunicato stampa Giunta regionale Valle d'Aosta]
Emergenza COVID-19. Il Presidente della Regione scrive al Governo nazionale per la cancellazione del contributo regionale di 102,8 milioni finalizzato al risanamento della Finanza pubblica
lunedì 20 aprile 2020
In una lettera inviata ai Ministri Roberto Gualtieri e Francesco Boccia e alla Vice Ministra Laura Castelli, il Presidente della Regione Renzo Testolin chiede che la Valle d’Aosta, per gli esercizi finanziari 2020 e 2021, non debba provvedere al versamento a favore dello Stato per il contributo al risanamento della Finanza Pubblica, che ammonta a 102 milioni e 800 mila euro. Una richiesta quella del Presidente Testolin che parte dagli effetti dell’emergenza COVID-19 sul gettito tributario regionale.
Gli effetti dell’emergenza epidemiologica sul tessuto economico-sociale del nostro territorio sono ormai evidenti – scrive Testolin nella nota – ed è ragionevole ritenere che gli stessi potranno protrarsi per almeno 12-24 mesi.
Nella lettera inviata ai referenti dei dicasteri di Economia e Finanze e Affari regionali, il Presidente della Regione sottolinea che vi sono quindi profondi riflessi sul gettito fiscale della Valle d’Aosta, in quanto Regione autonoma: Al riguardo va considerato – prosegue Testolin nella nota – che la Regione autonoma Valle d’Aosta sostiene, in base allo Statuto e alle relative competenze, la quasi totalità delle spese necessarie a finanziare le funzioni che, sul territorio delle Regioni ordinarie, sono a carico del bilancio statale.
E aggiunge: Per fronteggiare sotto il profilo sanitario l’emergenza e per contenere gli effetti negativi sul tessuto economico-sociale il “sistema Valle d’Aosta” è inoltre chiamato ad affrontare ingenti spese di carattere sanitario, anche per una ristrutturazione del servizio più capillare sul territorio, e importanti interventi di sostegno delle famiglie e del lavoro, così come del rilancio del sistema economico locale.
Da qui la richiesta dell’annullamento del contributo al risanamento della Finanza pubblica, stabilito dall’articolo 1 (comma 877) della legge 145 del 2018 in 102 milioni e 800 mila euro.
Una richiesta alla quale il Presidente Renzo Testolin aggiunge altre 3 istanze nei confronti dello Stato:
- La previsione di misure di riequilibrio dei bilanci a favore dei Comuni del nostro territorio;
- La concessione di spazi per la contrazione di nuovo debito regionale da potersi destinare anche a spese correnti oltre che a sostegno di interventi privati e non solo pubblici;
- Consentire alle Regioni/Province autonome di poter ripianare l’eventuale disavanzo di bilancio generato dalla crisi ed in particolare dal minor gettito fiscale/tributario in 20 anni, derogando quindi al ripianamento in 3 esercizi, così come previsto dall’attuale normativa.
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sb