[Comunicato stampa Giunta regionale Veneto]
CORONAVIRUS. TAVOLO SICUREZZA. MARCATO SUPERARE I CODICI ATECO E FAR APRIRE AZIENDE CHE GARANTISCONO SICUREZZA. NECESSARIO NUOVO MODELLO ECONOMICO DI CONVIVENZA CON IL VIRUS, DIFFERENZIATO PER REGIONE
giovedì 16 aprile 2020
“La fase dei codici ATECO è superata ed il Governo deve puntare ad una evoluzione del DPCM che preveda di supportare la riapertura di tutte quelle attività produttive che riescono a garantire la ripresa delle attività lavorative con la massima sicurezza di tutti gli operatori coinvolti nei cicli produttivi”.
Lo afferma l’assessore allo sviluppo economico ed energia Roberto Marcato alla conclusione dell’incontro dedicato alla declinazione dell'accordo di tutela e sicurezza dei lavoratori e delle procedure possibili per la ripartenza tenutosi oggi pomeriggio in videoconferenza con sindacati e associazioni di categoria.
“Ho precisato la mia convinzione su come sia necessario che il Governo tenga conto della peculiarità delle singole regioni – sottolinea ancora Marcato – capisco che siano necessari provvedimenti omogenei e linee di indirizzo uniche, ma è fondamentale valutare che le varie regioni sono state colpite in maniera differente dal Coronavirus, con un impatto sociale ed economico molto differente da regione e regione, in particolare proprio in quelle realtà, come Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna dove si genera metà del PIL nazionale”.
Infine l’assessore regionale allo sviluppo economico pone l’accento sul piano industriale per ridisegnare il futuro del nostro Paese e, nello specifico, del Veneto dopo quanto provocato dalla pandemia Covid-19.
“In questo momento non possiamo più pensare ad un piano di ripartenza che ipotizzi un superamento dell’emergenza sanitaria – conclude – ho fatto presente a sindacati e associazioni di categoria che dobbiamo disegnare un nuovo modello industriale e produttivo che preveda la convivenza con il Coronavirus. Solo considerando questi aspetti possiamo pensare di avviare gradualmente e rilanciare tutti i settori dell’economia in Veneto come nel resto d’Italia”.