[Comunicato stampa Giunta regionale Friuli Venezia Giulia]
Coronavirus: Riccardi, riparte attività volontari servizio civile

mercoledì 15 aprile 2020


In Fvg saranno impegnati 300 ragazzi dai 18 ai 28 anni 

  Palmanova, 15 apr - "A partire dal prossimo 16 aprile anche in
Friuli Venezia Giulia il Servizio civile universale si rimetterà
progressivamente in moto nei progetti che erano stati sospesi a
inizio marzo per l'emergenza coronavirus".

Lo ha comunicato oggi il vicegovernatore con delega alla Salute,
Riccardo Riccardi, dalla sede della Protezione civile di
Palmanova. 

Si tratta, come ha spiegato lo stesso Riccardi, di ragazzi e
ragazze fra i 18 e i 28 anni che opereranno in tutta la regione.
Il risultato è frutto della collaborazione e del lavoro svolto
nelle ultime due settimane fra il Dipartimento delle Politiche
Giovanili della Presidenza del Consiglio, la Regione e gli Enti
di servizio civile.

La ripartenza avverrà quindi secondo le tempistiche definite
dagli Enti a seguito della rivalutazione e riprogettazione, se
necessaria, delle attività, con stima attuale di riavvio di circa
300 ragazzi in regione sui 400 totali. Verranno adottate le
opportune modalità per salvaguardare la loro sicurezza, in modo
da contribuire anche attraverso il Servizio civile universale
alla gestione della straordinaria situazione di emergenza che il
Paese sta affrontando, nel rispetto delle disposizioni emanate da
Governo e Regione.

Soprattutto in questo periodo di emergenza, come ha sottolineato
il vicegovernatore, l'attività del servizio civile rappresenta un
importante strumento per garantire supporto e assistenza alle
comunità.

A tal riguardo i progetti potranno essere rimodulati,
identificando nuovi obiettivi. Se ciò non fosse praticabile, dopo
aver verificato la possibilità di impiegare i volontari in altri
progetti propri, si potrà valutare l'opportunità di far operare i
ragazzi in attività di altri enti titolari di accreditamento che
sono attivi sullo stesso territorio o presso istituzioni
pubbliche che segnalano esigenze specifiche o presso
organizzazioni private senza scopo di lucro non accreditate, in
una sorta di 'gemellaggio'. Solo in via eccezionale il progetto
potrà essere temporaneamente interrotto e riattivato non appena
si ripristineranno le adeguate condizioni.

Le attività possono essere realizzate 'sul campo' (cioè presso la
sede originaria di attuazione del progetto o presso la sede di
altro ente, anche sulla base di un gemellaggio), ottemperando a
quanto previsto dalle normative vigenti in termini di spostamenti
e di distanziamento sociale, oppure "da remoto" (quando il
volontario opera presso il luogo in cui dimora). Può avvenire che
per una singola sede parte degli operatori volontari svolga
attività sul campo e parte da remoto.
Se l'operatore volontario presta servizio 'sul campo' è
necessario che sia dotato dei dispositivi di protezione
individuale adeguati all'esposizione al rischio. Tra le attività
si va dal supporto da remoto nei compiti a bambini con difficoltà
scolastiche ai contatti telefonici con i cittadini appartenenti a
categorie fragili, ma anche consegna di spese o medicinali a
domicilio e sviluppo di attività culturali e di intrattenimento.

Per tutti i progetti e in via preventiva, è autorizzata una
proroga per le attività di formazione generale e specifica
rispetto alle tempistiche progettuali e possono essere rimodulate
le ordinarie attività di monitoraggio e valutazione condotte
dall'ente, comprese le verifiche previste e i relativi strumenti
utilizzati per la misurazione dei livelli di apprendimento
raggiunti nell'ambito delle attività formative.

La Regione, attraverso il Servizio politiche per il terzo settore
e Infoserviziocivile, sta svolgendo un ruolo di accompagnamento e
supporto degli enti, favorendo un lavoro di rete, sviluppando
prassi comuni, informando sulla normativa e cercando di dare
risposte alle richieste dei vari soggetti.
ARC/GG/pph