[Comunicato stampa Giunta regionale Toscana]
Aiuti per le aziende agricole in zone montane, da oggi il bando da 4,5 mln è online
giovedì 9 aprile 2020
Le aziende agricole che operano in zone montane potranno richiedere un’indennità ad ettaro a parziale compensazione degli svantaggi cui sono sottoposte. E’ quanto prevede un bando da 4,5 milioni di euro che da oggi è pienamente attivo.
Lo stanziamento riguarda una sottomisura del programma di sviluppo rurale della Toscana 2014-2020 che ha per finalità quella di attenuare il rischio di abbandono dell'attività agricola nelle zone montane al fine di favorire un maggior presidio umano in questi territori.
Si tratta di un intervento mirato a quelle aree che rappresentano poco più della metà dell’intero territorio regionale, e che concentrano la maggior parte delle attività agricole e zootecniche di maggior valore qualitativo.
“Sostenere l’attività agricola in queste zone – è il commento di Marco Remaschi - è importante sia per gli equilibri ambientali, paesaggistici, sia per la prevenzione del dissesto idrogeologico. Ma è ancora più importante perché spesso in queste aree si concentrano aziende, che pur operando in condizioni spesso non facili, mantengono attività di elevato valore qualitativo e spesso permettono di portare avanti produzioni tipiche e tradizionali di eccellenza”.
Gli agricoltori che si assumeranno l’impegno di mantenere in coltivazione le superfici agricole, riceveranno un premio che può arrivare fino a 150 euro ad ettaro per le imprese con meno di 30 ettari di superficie agricola utilizzata. La misura non prevede l'attivazione di criteri di selezione; tutte le domande con superfici ammissibili saranno accolte: viene effettuata una ripartizione proporzionale delle risorse in base alla superficie ammissibile all’indennità. La dotazione del bando è di 4,5 mln di euro ma, nel caso in cui le richieste siano superiori alla disponibilità, c’è l’impegno a reperire ulteriori risorse per garantire la maggiore copertura possibile.
Le domande andranno presentate entro il 15 maggio, salvo eventuali proroghe decise a livello di Commissione Europea.
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