[Comunicato stampa Giunta regionale Friuli Venezia Giulia]
Coronavirus: Riccardi, dati saranno trasmessi giornalmente ai sindaci
domenica 29 marzo 2020
Il Governo ha previsto una deroga alla normativa sulla privacy
Palmanova, 29 mar - "Il Friuli Venezia Giulia si presenta in
condizioni migliori rispetto ad altre regioni grazie alla
decisione di attivare misure di contenimento del virus prima
ancora che ci fossero contagi conclamati. È quindi importante
agevolare l'accesso ai dati sui contagi da parte dei sindaci,
soprattutto nelle comunità più piccole, per garantire la
sicurezza degli operatori e dei cittadini e individuare la catena
dei contagi, ma anche per attivare la rete di supporto della
quale queste persone hanno bisogno, non potendo uscire di casa, e
attivare tutte le misure previste in questi casi, tra cui le
procedure per il corretto smaltimento dei rifiuti dalle
abitazioni degli infetti. A tal fine entrerà in funzione a breve
un sistema informatizzato che permetterà di inviare i dati ai
primi cittadini con cadenza giornaliera, in base alla deroga
concessa dal Dpcm in merito alla privacy".
Lo ha dichiarato il vicepresidente della Regione, Riccardo
Riccardi, durante la riunione in videoconferenza con i sindaci
dell'ambito Medio Friuli, evidenziando che "oggi l'emergenza deve
essere gestita anche fuori dagli ospedali e su questo fronte è
necessaria la massina collaborazione da parte di tutto l'ambito
istituzionale, dal presidente della Regione all'ultimo
consigliere comunale, perché ci troviamo ad affrontare
un'epidemia che ha ricadute ben oltre la sola sfera sanitaria".
Riccardi ha spiegato che "in Friuli Venezia Giulia abbiamo fatto
molti tamponi, ma è impensabile effettuarli su tutto il personale
sanitario, perché andrebbero ripetuti ogni 48 ore per fornire
garanzie assolute. Secondo quanto previsto dal Ministero della
salute, il test va quindi fatto alle persone sintomatiche o a
quelle che hanno avuto contatti con un contagiato conclamato. Il
tutto in considerazione anche del fatto che in futuro i reagenti
necessari ad eseguire il test potrebbero divenire più difficili
da reperire".
Tracciando il quadro della situazione ai primi cittadini, il
vicegovernatore ha confermato che "l'Irccs Burlo Garofolo, e gli
ospedali di Monfalcone, Tolmezzo, Latisana e San Daniele del
Friuli non ospiteranno persone affette da Covid-19, mentre in
altre strutture sono stati allestiti reparti dedicati ai
cittadini colpiti dal coronavirus. Dobbiamo inoltre ragionare
sulla necessità di fornire servizi di riabilitazione ai guariti".
ARC/MA/ep
Palmanova, 29 mar - "Il Friuli Venezia Giulia si presenta in
condizioni migliori rispetto ad altre regioni grazie alla
decisione di attivare misure di contenimento del virus prima
ancora che ci fossero contagi conclamati. È quindi importante
agevolare l'accesso ai dati sui contagi da parte dei sindaci,
soprattutto nelle comunità più piccole, per garantire la
sicurezza degli operatori e dei cittadini e individuare la catena
dei contagi, ma anche per attivare la rete di supporto della
quale queste persone hanno bisogno, non potendo uscire di casa, e
attivare tutte le misure previste in questi casi, tra cui le
procedure per il corretto smaltimento dei rifiuti dalle
abitazioni degli infetti. A tal fine entrerà in funzione a breve
un sistema informatizzato che permetterà di inviare i dati ai
primi cittadini con cadenza giornaliera, in base alla deroga
concessa dal Dpcm in merito alla privacy".
Lo ha dichiarato il vicepresidente della Regione, Riccardo
Riccardi, durante la riunione in videoconferenza con i sindaci
dell'ambito Medio Friuli, evidenziando che "oggi l'emergenza deve
essere gestita anche fuori dagli ospedali e su questo fronte è
necessaria la massina collaborazione da parte di tutto l'ambito
istituzionale, dal presidente della Regione all'ultimo
consigliere comunale, perché ci troviamo ad affrontare
un'epidemia che ha ricadute ben oltre la sola sfera sanitaria".
Riccardi ha spiegato che "in Friuli Venezia Giulia abbiamo fatto
molti tamponi, ma è impensabile effettuarli su tutto il personale
sanitario, perché andrebbero ripetuti ogni 48 ore per fornire
garanzie assolute. Secondo quanto previsto dal Ministero della
salute, il test va quindi fatto alle persone sintomatiche o a
quelle che hanno avuto contatti con un contagiato conclamato. Il
tutto in considerazione anche del fatto che in futuro i reagenti
necessari ad eseguire il test potrebbero divenire più difficili
da reperire".
Tracciando il quadro della situazione ai primi cittadini, il
vicegovernatore ha confermato che "l'Irccs Burlo Garofolo, e gli
ospedali di Monfalcone, Tolmezzo, Latisana e San Daniele del
Friuli non ospiteranno persone affette da Covid-19, mentre in
altre strutture sono stati allestiti reparti dedicati ai
cittadini colpiti dal coronavirus. Dobbiamo inoltre ragionare
sulla necessità di fornire servizi di riabilitazione ai guariti".
ARC/MA/ep