[Comunicato stampa Giunta regionale Marche]
EMESSE LE ORDINANZE 15 e 16 PER DISCIPLINARE GLI SPOSTAMENTI DEI FAMILIARI DI PERSONE AFFETTE DA DISTURBO DELLO SPETTRO AUTISTICO O CON PATOLOGIE PSICHIATRICHE
giovedì 26 marzo 2020
Con le ordinanze regionali n. 15 e n. 16, emesse dal presidente Luca Ceriscioli il 25 marzo 2020 e in vigore fino sopraggiungere di provvedimenti governativi o ministeriali o regionali che dispongano diversamente, vengono previste e regolate le esigenze di persone che si trovano in situazioni particolari conseguenti a condizioni cliniche di necessità, dal punto di vista terapeutico, di mantenere stabili, quanto più possibile, le routine quotidiane, che prevedono anche passeggiate all’aria aperta in contesti isolati. In particolare, viene garantito ai nuclei familiari di persone affette da disturbi dello spettro autistico ( ordinanza n. 15) e da patologie certificate dall’autorità sanitaria dalle quali derivino problematiche comportamentali ( ordinanza n. 16) di potersi spostare oltre la prossimità della propria abitazione anche fuori dei limiti del territorio comunale di residenza o domicilio in caso di necessità di accesso a luoghi di abituale frequenza da parte del soggetto certificato.
E’ ritenuto importante soprattutto in questo periodo di chiusura delle scuole o dei centri diurni, che sia concesso alla famiglia o ai caregiver di riferimento, di potersi spostare per far fare alla persona con patologie di autismo o psichiatriche giri in macchina senza scendere dalla stessa o per raggiungere luoghi tranquilli e isolati in cui possa camminare all’aria aperta.
Viene consentito quindi a nuclei familiari conviventi che hanno in casa figli o parenti o affini affetti da disturbo dello spettro autistico o da disturbi comportamentali psichiatrici certificati dall’autorità sanitaria e dai quali derivino problematiche comportamentali gravi , tali da imporre uscite esterne per il contenimento degli aspetti auto-aggressivi ed aggressivi, di potersi spostare per accompagnare le persone malate anche fuori dei limiti del territorio comunale in luoghi di abituale frequenza al solo scopo di consentire la migliore gestione del soggetto con patologie di tale tipo.
Tali situazioni sono certificate dai servizi sanitari territoriali (UMEE e UMEA) che hanno in carico la persona in modo che risulti la necessità di uscire da casa per evitare l’aggravarsi di comportamenti di difficile gestione.