[Comunicato stampa Giunta regionale Friuli Venezia Giulia]
Coronavirus: Rosolen, pronta l'intesa su cassa integrazione in deroga
giovedì 26 marzo 2020
Trieste 26 mar - Definita a livello regionale l'intesa che
disciplina la concessione del trattamento di cassa integrazione
guadagni in deroga sul territorio del Friuli Venezia Giulia, uno
degli strumenti di sostegno economico attivati dal Decreto Legge
"Cura Italia" a fronte dell'emergenza epidemiologica da
Coronavirus.
Ne dà notizia l'assessore regionale al Lavoro Alessia Rosolen,
ricordando che "si tratta di uno strumento di sostegno al reddito
per lavoratori subordinati, sospesi dal posto di lavoro o con
riduzione di orario, che non possono accedere alle tutele
previste dalle disposizioni in materia di sospensione o riduzione
di orario in costanza di rapporto di lavoro quali Cigo, Cisoa,
Fis o Fondi di solidarietà. Avevo anticipato che l'accordo era in
fase di perfezionamento e abbiamo quindi rispettato i tempi".
L'intervento di integrazione salariale in deroga può essere
richiesto per periodi, anche non continuativi, complessivamente
non superiori a 9 settimane, con decorrenza non anteriore al 23
febbraio 2020 e conclusione non successiva al 31 agosto 2020. "È
passata la linea che avevamo anticipato - spiega l'assessore
regionale - ovvero quella inclusiva, finalizzata a estendere al
massimo grado possibile la rete di protezione nei confronti del
tessuto socioeconomico: ne fanno parte i datori di lavoro del
settore privato, inclusi quelli agricoli, della pesca e del terzo
settore compresi gli enti religiosi civilmente riconosciuti ad
esclusione dei datori di lavoro domestico, per i quali non
trovino applicazione le tutele previste dalla vigente disciplina
in materia di ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di
lavoro (Cigo, Cisoa, Fis o Fondi di solidarietà)".
Possono quindi beneficiare del trattamento di Cig in deroga tutti
coloro che, anche non in possesso del requisito di 90 giornate di
anzianità aziendale, non siano già titolari di pensione
anticipata di vecchiaia o di pensione di vecchiaia, i titolari di
un rapporto di lavoro subordinato, anche a tempo determinato, in
corso alla data del 23 febbraio 2020. Il trattamento andrà quindi
a favore dei lavoratori con qualifica di operai, impiegati e
quadri, compresi i soci delle cooperative con rapporto di lavoro
subordinato, i lavoratori apprendisti, i "somministrati"
conformemente a quanto previsto dal punto 11 dell'intesa e i
lavoranti a domicilio monocommessa. A questi si aggiungono gli
"intermittenti", i lavoratori della pesca e quelli agricoli, nei
confronti dei quali si tiene conto del limite delle giornate
effettivamente lavorate secondo la media settimanale dei 12 mesi
precedenti il 23 febbraio 2020, computando i soli periodi di
vigenza di contratto di lavoro. Infine il trattamento è previsto
anche per gli operai agricoli a tempo determinato, per i quali
vale il limite delle presunte giornate di prestazione indicate
nel contratto di lavoro in essere. In via generale, con
riferimento ai rapporti di lavoro a tempo determinato, la durata
della CIG in deroga non può eccedere la durata del rapporto di
lavoro stesso.
"Ringrazio le parti sociali, datoriali, tutti i consulenti del
lavoro e i commercialisti - conclude Rosolen - per l'intenso
lavoro di confronto, concertazione e approfondimento svolto in
questi giorni. Abbiamo fatto tutto quanto fosse nelle nostre
possibilità rispetto al decreto legge in vigore; ovviamente,
interverremo ancora nel momento in cui ci saranno margini per
farlo. Continua così il nostro pressing sul governo centrale per
garantire tutele e attenzione ai lavoratori stagionali, ai datori
di lavoro domestici e per l'esenzione dall'imposta di bollo.
Stiamo anche dialogando con l'Inps per valutare azioni che
accelerino la lavorazione delle pratiche e l'erogazione delle
risorse attese".
La domanda di Cig in deroga deve essere trasmessa, in via
telematica, a decorrere dal 27 marzo 2020 attraverso il sistema
"Adeline". I dettagli si possono trovare al seguente indirizzo
web:
http://www.regione.fvg.it/rafvg/cms/RAFVG/formazione-lavoro/lavoro
/FOGLIA80/articolo.html
ARC/COM/AL/pph
disciplina la concessione del trattamento di cassa integrazione
guadagni in deroga sul territorio del Friuli Venezia Giulia, uno
degli strumenti di sostegno economico attivati dal Decreto Legge
"Cura Italia" a fronte dell'emergenza epidemiologica da
Coronavirus.
Ne dà notizia l'assessore regionale al Lavoro Alessia Rosolen,
ricordando che "si tratta di uno strumento di sostegno al reddito
per lavoratori subordinati, sospesi dal posto di lavoro o con
riduzione di orario, che non possono accedere alle tutele
previste dalle disposizioni in materia di sospensione o riduzione
di orario in costanza di rapporto di lavoro quali Cigo, Cisoa,
Fis o Fondi di solidarietà. Avevo anticipato che l'accordo era in
fase di perfezionamento e abbiamo quindi rispettato i tempi".
L'intervento di integrazione salariale in deroga può essere
richiesto per periodi, anche non continuativi, complessivamente
non superiori a 9 settimane, con decorrenza non anteriore al 23
febbraio 2020 e conclusione non successiva al 31 agosto 2020. "È
passata la linea che avevamo anticipato - spiega l'assessore
regionale - ovvero quella inclusiva, finalizzata a estendere al
massimo grado possibile la rete di protezione nei confronti del
tessuto socioeconomico: ne fanno parte i datori di lavoro del
settore privato, inclusi quelli agricoli, della pesca e del terzo
settore compresi gli enti religiosi civilmente riconosciuti ad
esclusione dei datori di lavoro domestico, per i quali non
trovino applicazione le tutele previste dalla vigente disciplina
in materia di ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di
lavoro (Cigo, Cisoa, Fis o Fondi di solidarietà)".
Possono quindi beneficiare del trattamento di Cig in deroga tutti
coloro che, anche non in possesso del requisito di 90 giornate di
anzianità aziendale, non siano già titolari di pensione
anticipata di vecchiaia o di pensione di vecchiaia, i titolari di
un rapporto di lavoro subordinato, anche a tempo determinato, in
corso alla data del 23 febbraio 2020. Il trattamento andrà quindi
a favore dei lavoratori con qualifica di operai, impiegati e
quadri, compresi i soci delle cooperative con rapporto di lavoro
subordinato, i lavoratori apprendisti, i "somministrati"
conformemente a quanto previsto dal punto 11 dell'intesa e i
lavoranti a domicilio monocommessa. A questi si aggiungono gli
"intermittenti", i lavoratori della pesca e quelli agricoli, nei
confronti dei quali si tiene conto del limite delle giornate
effettivamente lavorate secondo la media settimanale dei 12 mesi
precedenti il 23 febbraio 2020, computando i soli periodi di
vigenza di contratto di lavoro. Infine il trattamento è previsto
anche per gli operai agricoli a tempo determinato, per i quali
vale il limite delle presunte giornate di prestazione indicate
nel contratto di lavoro in essere. In via generale, con
riferimento ai rapporti di lavoro a tempo determinato, la durata
della CIG in deroga non può eccedere la durata del rapporto di
lavoro stesso.
"Ringrazio le parti sociali, datoriali, tutti i consulenti del
lavoro e i commercialisti - conclude Rosolen - per l'intenso
lavoro di confronto, concertazione e approfondimento svolto in
questi giorni. Abbiamo fatto tutto quanto fosse nelle nostre
possibilità rispetto al decreto legge in vigore; ovviamente,
interverremo ancora nel momento in cui ci saranno margini per
farlo. Continua così il nostro pressing sul governo centrale per
garantire tutele e attenzione ai lavoratori stagionali, ai datori
di lavoro domestici e per l'esenzione dall'imposta di bollo.
Stiamo anche dialogando con l'Inps per valutare azioni che
accelerino la lavorazione delle pratiche e l'erogazione delle
risorse attese".
La domanda di Cig in deroga deve essere trasmessa, in via
telematica, a decorrere dal 27 marzo 2020 attraverso il sistema
"Adeline". I dettagli si possono trovare al seguente indirizzo
web:
http://www.regione.fvg.it/rafvg/cms/RAFVG/formazione-lavoro/lavoro
/FOGLIA80/articolo.html
ARC/COM/AL/pph