[Comunicato stampa Giunta regionale Friuli Venezia Giulia]
Coronavirus: aperta oggi a Pordenone subintensiva pneumologica

mercoledì 25 marzo 2020


Pordenone, 25 mar - Attivata oggi all'Ospedale di Pordenone
l'Unità operativa di terapia subintensiva di pneumologia. Il
reparto, dotato di sei posti letto, garantisce cure intensive e
monitoraggio continuo resi necessari, in questo momento, dal
particolare stato di salute dei pazienti colpiti da coronavirus.

Questa apertura rientra nella trasformazione dell'assetto
dell'Azienda sanitaria Friuli Occidentale (Asfo) che ha messo in
campo una serie di importanti rimodulazioni organizzative che
hanno riguardato gli ospedali, il territorio e i servizi
sociosanitari.

A darne notizia è il vicegovernatore con delega alla Salute e
Protezione civile, Riccardo Riccardi.

Gli interventi, infatti hanno riguardato i pronto soccorso e le
ambulanze che in pochi giorni si sono trovati a gestire una
casistica completamente diversa con la necessità di ristrutturare
gli spazi e l'utilizzo dei mezzi, oltre a rivedere le procedure
del personale.

A livello ospedaliero i servizi di laboratorio sono stati
rimodulati attraverso una incrementata disponibilità dei test
diagnostici; le radiodiagnostiche hanno riorganizzato i percorsi
per poter utilizzare al meglio le apparecchiature.

Le degenze ordinarie sono state rivoluzionate per poter creare
spazi dedicati alla valutazione dei casi sospetti in tutti i
presidi aziendali e i reparti per i pazienti Covid-19 che non
necessitano di cure intensive a Pordenone. In questi reparti
operano infermieri di tutto l'ospedale e provenienti dal
territorio, medici con diverse specializzazioni (internisti,
chirurghi, pediatri) coordinati dagli internisti e dagli
infettivologi.

I posti letto di terapia intensiva sono da subito passati da 15 a
22 (di cui 12 dedicati ai pazienti Covid-19 positivi)
riorganizzando in breve tempo spazi destinati all'attività per i
post operati o per altre subintensive.

A livello territoriale l'Azienda sanitaria Friuli Occidentale,
inoltre, ha predisposto un piano operativo specifico - in
continua evoluzione - per la gestione dell'epidemia per le cure
intermedie come Rsa, Sip e hospice e un piano operativo specifico
per le case di riposo che ospitano più di 1.800 pazienti in
comunità. Sono state riorganizzate anche le strutture
distrettuali, inclusi gli studi della Medicina generale
organizzata in associazione e quelli della Pediatria di libera
scelta.

Un particolare progetto in via di attivazione ha riguardato poi
l'istituzione di unità speciali di continuità assistenziale che
valorizzano ancor di più il ruolo delle guardie mediche in piena
sinergia con i colleghi della Medicina generale.

Importanti rimodulazioni organizzative sono state implementate
anche all'interno della casa circondariale di Pordenone dove si
trovano più di 70 detenuti.
ARC/RT/ma