[Comunicato stampa Giunta regionale Veneto]
CACCIA: ASSESSORE PAN, “IN VENETO RESTITUZIONE TESSERINI VENATORI PROROGATA AL 30 APRILE”
venerdì 13 marzo 2020
In Veneto la restituzione del tesserino venatorio regionale per la stagione venatoria 2019/2020 sarà prorogata al 30 aprile. Ne dà notizia l’assessore regionale alla caccia che ha provveduto ad anticipare alle associazioni del mondo venatorio la decisione di posticipare di un mese il termine del 31 marzo previsto dalla legge regionale 50/93 per restituire i tesserini alla struttura regionale competente in materia faunistico-venatoria.
La restituzione dei tesserini è un’operazione che in Veneto interessa decine di migliaia di cacciatori e prevede la presentazione del quadro di sintesi dell'attività venatoria svolta, l’indicazione delle eventuali strutture di iniziativa privata frequentate, la selvaggina incarnierata e gli interventi di vigilanza accertati, al fine di raccogliere il quadro complessivo dei dati relativi all'annata venatoria di riferimento. Un’operazione quindi complessa che avrebbe potuto generare assembramenti nei prossimi giorni.
“Al fine di assicurare piena ed efficace attuazione ai provvedimenti governativi e regionali finalizzati al contrasto ed al contenimento del diffondersi del virus COVID-19 – scrive Pan alle associazioni del mondo venatorio – ho incaricato la competente Struttura regionale di predisporre un provvedimento di proroga, sino al prossimo 30 aprile 2020, del termine temporale di restituzione del tesserino venatorio regionale per la stagione venatoria 2019/2020. Tale provvedimento verrà portato all’adozione della Giunta regionale nella prossima seduta, convocata per il 17 marzo”.
Facendosi interprete delle sollecitazioni e richieste pervenute dal mondo venatorio, l’assessore assicura inoltre che ”la Struttura regionale continua ad operare con l’adozione di provvedimenti, atti di indirizzo e circolari finalizzate a garantire l’efficace attuazione delle misure di contrasto e contenimento in riferimento ad altri ambiti operativi dell’attività di pianificazione e gestione faunistico-venatoria e del prelievo venatorio”.
“Ciò nella comune e condivisa convinzione – conclude - che anche per il mondo venatorio l’adozione di comportamenti responsabili e orientati secondo le indicazioni della comunità scientifica possa concorrere attivamente al superamento dell’attuale fase”.