[Comunicato stampa Giunta regionale Toscana]
Formazione professionale, Grieco valorizza il modello toscano: “Regioni fondamentali”

giovedì 12 dicembre 2019


 

 “In questi anni le Regioni si sono impegnate per una crescita quali e quantitativa di tutta la filiera tecnico professionale. Un grande lavoro che parte dai percorsi di istruzione e formazione professionale triennali per la qualifica fino ad arrivare all’istruzione tecnica superiore”. Lo ha affermato l’assessore a Lavoro, formazione ed istruzione della Regione Toscana, Cristina Grieco, che è anche coordinatrice della commissione Istruzione e lavoro della Conferenza delle Regioni, intervenendo al seminario “Politiche attive della formazione professionale e del lavoro” promosso a Roma dal Centro nazionale delle Opere salesiane. “Proprio le Regioni sono state la ‘locomotiva’ per l’aggiornamento del Repertorio, rendendo più adatti gli esiti dei percorsi di formazione professionale, quindi le qualifiche professionali, alle esigenze del mercato del lavoro. E se il sistema di formazione professionale si è rafforzato negli anni ed oggi coinvolge circa 350 mila studenti credo lo si debba anche all’impegno delle Regioni”, ha aggiunto l’assessore toscana Grieco, che ha ricordato come questo aspetto “è dimostrato anche da una delle ultime indagini di Unioncamere, secondo cui il 30 per cento dell’occupazione è proprio riferibile alle qualifiche ottenute attraverso i percorsi di istruzione e formazione professionale, importante segmento del sistema formativo e del mercato del lavoro”. Le Regioni, e tra queste un ruolo importante lo ha la Regione Toscana, hanno dato e stanno dando un contributo alla creazione di un sistema unitario di istruzione e formazione professionale. Ogni Regione ha le sue peculiarità, anche per rispondere a specifici contesti socio-economici, ed è quindi normale ed opportuno, come ha sottolineato la Grieco, “adattare i percorsi formativi con propri modelli, ma il sistema di istruzione e formazione professionale oggi ha una sua unitarietà e una sua dignità su cui stiamo lavorando”. “Noi non vogliamo percorsi formativi, educativi e di istruzione di serie A o di serie B, ma crediamo che in un sistema unitario possano coesistere percorsi diversi per i ragazzi, i giovani che li frequentano, in grado di soddisfare esigenze differenti, rispetto ad aspirazioni e attitudini ma anche guardando al sistema territoriale delle imprese”, ha precisato l’assessore Grieco. “Un sistema da tutelare e rafforzare nella misura in cui è una risposta alle esigenze di fabbisogno formativo da parte delle imprese. Un sistema che non deve essere come un ‘silos’ perché è possibile passare dai percorsi di istruzione e formazione professionale ai percorsi di istruzione e viceversa, deve essere sempre possibile cioè un riorientamento dello studente. Ed anche su questo fronte abbiamo lavorato molto, cercando anche di mettere in contatto i due ministeri, quello del Lavoro e quello dell’Istruzione”.“Insomma”, ha concluso l’assessore regionale della Toscana a Roma, “è in questa prospettiva che ci stiamo muovendo anche con uno sforzo finanziario notevolissimo perché le Regioni finanziano circa il 60 per cento del costo della formazione professionale”.