[Comunicato stampa provincia autonoma di Trento]
Zanotelli: "La nuova PAC deve garantire l'autonomia delle regioni"
lunedì 4 marzo 2019
L'assessore all'agricoltura all'incontro programmatorio di Milano tra Stato, Regioni e Commissione europea E' iniziata oggi con una doppia trasferta dell'assessore all'agricoltura Giulia Zanotelli a Milano ed a Bruxelles il percorso che porterà anche la Provincia autonoma di Trento verso la prossima programmazione agricola comune post 2020. Dal capoluogo lombardo, dove si è svolto stamane l'incontro programmatorio tra Stato, Regioni e Commissione europea con il ministro per le Politiche agricole alimentari e forestali Gian Marco Centinaio ed il commissario europeo all'agricoltura Phil Hogan, arriva la forte sottolineatura della valenza "regionale" delle politiche agricole, il ruolo delle Regioni nell’intercettare le esigenze degli agricoltori e più in generale dei cittadini in relazione alle specificità dei diversi territori, la priorità della semplificazione dei procedimenti e la necessità che vengano assicurate adeguate risorse finanziarie a sostegno delle politiche agricole comuni, in relazione al contributo che l’agricoltura fornisce allo sviluppo economico dei territori, ma anche per tutta una serie di ricadute positive di carattere sociale e ambientale che ne derivano. “Si è trattato di un’occasione importante di confronto" sottolinea l’assessore Zanotelli. "Il sistema delle Regioni ha ribadito l’importanza di garantire la necessaria autonomia nell’implementazione delle politiche comunitarie per lo sviluppo rurale. Ciò vale a maggiore ragione per le Province autonome di Trento e Bolzano che in questi anni hanno dimostrato e stanno dimostrando buona capacità di utilizzo delle risorse e di interpretazione delle esigenze espresse dal territorio e dai vari settori agricoli. Come Provincia autonoma di Trento, in stretto raccordo con la Provincia autonoma di Bolzano, ma anche con le altre regioni dell’arco alpino, presidieremo con grande attenzione il percorso che porterà alla nuova programmazione agricola comune post 2020, al fine di assicurare il riconoscimento delle specificità che caratterizzano il nostro territorio, i limiti che lo caratterizzano, con i relativi costi, ma anche le irrinunciabili opportunità sul fronte delle ricadute di interesse collettivo”.
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