[Comunicato stampa Giunta regionale Emilia - Romagna]
Interruzione E45. Vertice a Roma col ministro Toninelli: il Governo assume la competenza sulla viabilità alternativa locale, per velocizzare gli interventi di adeguamento. Il presidente Bonaccini: "Bene l'impegno sulle strade secondarie, ora aspettiamo risposte anche sugli ammortizzatori sociali"

martedì 22 gennaio 2019


I sindaci: "Gioco di squadra funziona, continuiamo a pressare il Governo per arrivare rapidamente alla soluzione di tutti i problemi: non solo per quanto riguarda la viabilità, ma anche per garantire sostegno alle famiglie delle persone coinvolte nella vicenda"

Bologna – Tutti d’accordo: è necessario dare risposte in tempi brevi a territori e ai cittadini coinvolti dalla chiusura della E45. Con il Governo che si impegna a farsi carico delle competenze sulla viabilità locale alternativa, in modo tale da garantire interventi rapidi attraverso Anas, stanziando le risorse necessarie all’adeguamento ai nuovi volumi di traffico.

Non cade nel vuoto la richiesta di Regione, Comuni, imprese e sindacati dell’Emilia-Romagna che oggi pomeriggio hanno incontrato a Roma il ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, presentando una piattaforma condivisa di intenti e la richiesta di fronteggiare in tempi brevissimi la gravissima situazione che si è creata con la chiusura al traffico del viadotto Puleto, lungo la E45, nel territorio del comune di Pieve Santo Stefano (Arezzo), interrotto dal 16 gennaio scorso dopo il sequestro disposto dalla Procura aretina perché ritenuto a rischio cedimento.

“Ci siamo subito schierati con i territori, ascoltandoli, e in pochi giorni insieme ai sindaci e alle parti sociali abbiamo fatto una sintesi delle necessità concrete”, sottolinea il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, che si dice soddisfatto per la “disponibilità mostrata dal Governo e dal ministro sulle nostre richieste di interventi urgenti. Prendiamo atto positivamente del fatto che il Ministero sia pronto ad ‘adottare’ le strade che negli anni scorsi erano state affidate agli enti locali, in modo che Anas possa far partire i cantieri rapidamente e con fondi assicurati. Ora auspichiamo che si arrivi velocemente ai fatti e che si trovi anche una soluzione positiva anche alla necessità di garantire da subito ammortizzatori sociali per le imprese e i lavoratori che gravitano attorno alla E45”.

Oltre al presidente Bonaccini, nella delegazione dell’Emilia-Romagna c’erano l’assessore regionale alla Mobilità, Raffaele Donini, il sindaco di Cesena e presidente dell’Unione Valle Savio, Paolo Lucchi, i sindaci di Bagno di Romagna, Marco Baccini, di Mercato Saraceno, Monica Rossi, di Sarsina, Enrico Cangini, e di Verghereto, Enrico Salvi, e il presidente della Provincia di Forlì-Cesena, Gabriele Antonio Fratto. In rappresentanza del mondo dell'impresa e sindacale, anche il presidente di Confcommercio del comprensorio cesenate, Augusto Patrignani, e il segretario della Uil di Cesena, Marcello Borghetti.

Per Paolo Lucchi e il vicepresidente dell’Unione Valle Savio, Marco Baccini, “il gioco di squadra con la Regione Emilia-Romagna, gli altri Comuni, sindacati e associazioni ha funzionato. Bene dunque la presa in carico decisa dal ministro Toninelli della Strada Statale 3 bis Tiberina da parte di Anas, per garantire un intervento rapido che consenta di riaprire la strada quanto prima. Ne siamo lieti, perché questo risolverà almeno una parte dell’emergenza viaria. Ma ora serve rapidamente anche garantire ammortizzatori sociali ai lavoratori, garantire sostegno alle imprese e aiuti alle famiglie che hanno studenti. Su questo non abbiamo avuto risposte chiare e quindi presseremo ancora il Governo, sino a che la soluzione non sarà certa, cosa che oggi non è accaduta”.