[Comunicato stampa provincia autonoma di Trento]
La visita a Villa Rosa del presidente Fugatti e dell’assessore Segnana
mercoledì 2 gennaio 2019
La missione è quella di rendere i pazienti autonomi, una parola - l’autonomia - che una comunità come la nostra conosce molto bene. Per raggiungere questi risultati scendono in campo tanta professionalità, investimenti in strutture e tecnologie, ma anche capacità di fare rete, con Università ed FBK ad esempio, e una propensione all’innovazione che sta facendo decollare il progetto Nemo realizzato in collaborazione con la fondazione Telethon. Stiamo parlando di Villa Rosa, centro riabilitativo ad alta specializzazione che oggi è stato visitato dal presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, e dall’assessore provinciale alla salute, Stefania Segnana.
“Siamo qui - ha detto Fugatti al termine degli interventi del sindaco, Roberto Oss Emer, del presidente della Comunità, Pierino Caresia, dell’assessore di Comunità, Alberto Frisanco - per confermare che la Provincia è vicina ad una comunità che crede nel suo ospedale. La sfida è cercare la migliore collaborazione fra pubblico e privato per il bene del sistema salute trentino”.
Sulla stessa linea l’assessore Stefania Segnana che ha ricordato come la Giunta provinciale abbia subito accolto con favore il progetto Nemo: “Lavorare – ha detto - per dare al Trentino e, nello specifico, alla Valsugana, un progetto di attrazione nazionale come quello nato assieme a Telethon, è un’opportunità da non lasciarsi sfuggire”.
Villa Rosa - ha ricordato per Apss il dottor Claudio Dario - del resto è già pienamente inserita nel sistema sanitario provinciale come polo di riferimento per la riabilitazione ad alta specializzazione. Questo grazie anche ad una serie di collaborazioni con Università e FBK. In questa cornice è nata l’ipotesi di collaborazione con NEMO che è un braccio operativo della Fondazione Telethon, che sostiene la ricerca nel settore delle malattie genetiche rare. L’orizzonte di questo progetto va oltre i confini trentini perché potrebbe svilupparsi una realtà in grado di essere riferimento per tutto il Nord Est che porterebbe a Pergine competenze di livello internazionale. |