Scuola e pandemia: Audizione Conferenza Regioni
giovedì 8 aprile 2021
Il contributo delle Regioni è sempre stato improntato, nella sua collegialità, allo svolgimento delle attività in presenza ove questo sia stato possibile in riferimento ai parametri di sicurezza definiti a livello nazionale.
La Coordinatrice ha poi ricordato come la Conferenza delle Regioni con leale collaborazione abbia partecipato attivamente fin dalla scorsa primavera ai processi decisionali che hanno portato a definire modalità e tempi per la riapertura in sicurezza dei servizi educativi per la prima infanzia nonché delle scuole di ogni ordine e grado per l’avvio dell’anno scolastico 2020-2021.
“Abbiamo contribuito – spiega Nardini – con nostre proposte, talvolta emendative, alla riapertura delle scuole in sicurezza, partecipando anche all’elaborazione del “Piano Scuola” e dell’analogo Piano per il Sistema 0-6.
Sul delicato tema del trasporto pubblico sono state evidenziate criticità e fatte delle proposte per la ripresa delle attività scolastiche, richiamando interventi sulla diversificazione delle fasce orarie e il potenziamento dei servizi.
Abbiamo rilevato le necessità di prevedere un miliardo di euro di risorse aggiuntive per incrementare il fondo previsto dal Piano Scuola e per poter realizzare le soluzioni organizzative e didattiche ivi previste e ulteriori risorse di organico docente e ATA nonché un aumento temporaneo dei contingenti, per realizzare un rafforzamento di “organico per l’emergenza”.
Le Regioni hanno poi svolto un ruolo fondamentale nell’approvazione di linee operative per garantire la ripresa delle attività in presenza dei servizi educativi e delle scuole dell’infanzia su tutto il territorio nazionale.
Sono state infine approvate le “Linee guida per garantire il corretto svolgimento dell’anno scolastico 2020-2021”, per favorire una riapertura in sicurezza delle scuole a gennaio.
Abbiamo anche ribadito la necessità di garantire la validità dell’anno formativo 2020-2021 per tutti i sistemi di istruzione e formazione professionale regionali, anche se causa pandemia non venga raggiunto il monte ore previsto dalla normativa vigente. La richiesta è in linea con le garanzie ottenute per la validità dell’anno formativo precedente, il 2019-2020, per i sistemi regionali di Istruzione e Formazione Professionale (IeF.P.), i sistemi regionali che realizzano i percorsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (I.F.T.S.) e gli Istituti Tecnici Superiori (I.T.S.)”.