Revisione Testo Unico ordinamento Enti Locali: Sartore (Regioni), estendere le norme anche alle istituzioni regionali
mercoledì 30 ottobre 2019
Roma, 30 ottobre 2019 (comunicato stampa) “Un testo atteso che semplifica la vita dei Comuni, liberandoli da comunicazioni ripetitive, vincoli burocratici e tetti di spesa che vanno al di là delle esigenze di bilancio di copertura finanziaria. La proposta di legge contiene una serie di norme che sarebbe molto opportuno estendere anche alle Regioni”. E’ questo l’auspicio espresso dall’Assessore al Bilancio della Regione Lazio, Alessandra Sartore (Coordinatrice vicaria della Commissione Affari finanziari della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome) in una audizione, alla quale ha partecipato anche Marco Gabusi (assessore della Regione Piemonte e coordinatore vicario della Commissione Affari istituzionali della Conferenza delle Regioni) che si è tenuta oggi alla Camera dinanzi alle Commissioni Bilancio e Affari istituzionali sulle modifiche al Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti Locali.
“Le Regioni – spiega Sartore - apprezzano questo testo che va nella direzione della semplificazione, evitando la duplicazione dei documenti e di informazioni che sono già in possesso dell’amministrazione. Siamo di fronte ad una razionalizzazione e una semplificazione dei compiti degli Enti Locali, guardando soprattutto a facilitare la vita amministrativa dei Comuni al di sotto dei 5 mila abitanti, riducendo ad esempio tutti i documenti occorrenti per la predisposizione del bilancio di previsione e del rendiconto.
Le norme proposte superano i tetti previsti alla spesa da normative addirittura antecedenti l’entrata in vigore del decreto legislativo 118 del 2011 e che non hanno davvero più ragion d’essere, non solo per i Comuni. Infatti, è auspicabile che in quest’ottica le modifiche si estendano anche alle Regioni che hanno come obiettivo il pareggio di bilancio.
Anche gli obiettivi di semplificazione che meritoriamente il testo propone possono essere estesi alle Regioni, basterebbe – prosegue Sartore - che nelle norme si facesse genericamente riferimento alle Amministrazioni pubbliche territoriali. L’unica perplessità che nutriamo riguarda la centralizzazione del fondo per l’incentivazione all’aggregazione dei Comuni e alle unioni dei Comuni. Temiamo che un principio del genere non consideri le peculiarità regionali e soprattutto non vada nella stessa direzione del perseguimento dell’autonomia differenziata prevista dall’art. 116 della Costituzione.
A parte questa sottolineatura, però, ci auguriamo non solo che il Parlamento approvi questa proposta di legge, ma che consideri davvero l’opportunità di estenderne la normativa anche alle Regioni. La Conferenza delle Regioni presenterà al Parlamento nei prossimi giorni – conclude l’Assessore al Bilancio della Regione Lazio - specifiche e puntuali proposte in tale direzione”.
(2019-138sm)