CONSIP, CORTE CONTI: LA GESTIONE 2020
lunedì 21 marzo 2022
CONSIP, CORTE CONTI: LA GESTIONE 2020
21/03/2022 Roma
SEZIONE DEL CONTROLLO SUGLI ENTI
La Sezione controllo enti della Corte dei conti ha approvato, con Delibera n. 18/2022, la relazione sulla gestione 2020 di Consip spa, società interamente partecipata dal Mef che fornisce alle amministrazioni pubbliche strumenti e competenze per gestire i propri acquisti in maniera efficace, efficiente, economica e trasparente, stimolando le imprese al confronto competitivo con il sistema pubblico.
A fronte di un perimetro di intervento della cosiddetta “spesa di pertinenza” o “spesa presidiata” di 51,53 miliardi (+7,42% rispetto ai 47,97 miliardi del 2019), l’erogato totale segna un valore di 15,09 miliardi (+7,10% rispetto ai 14,09 miliardi del 2019). Per quanto attiene ai tradizionali strumenti di acquisto (convenzioni e accordi quadro), la spesa presidiata è stata pari 24,07 miliardi, in aumento del 13% rispetto al 2019 (21,28 miliardi), mentre la stima del risparmio massimo teorico (c.d. risparmio potenziale) è di 3,19 miliardi (-3,63% rispetto ai 3,31 miliardi del 2019).
Dalla gestione economica, a fine 2020, emerge un utile di 4.589.253 euro, con una diminuzione del 37,95% rispetto ai 7.396.184 euro del 2019, per il peggioramento del saldo della gestione operativa, con i costi in maggior crescita rispetto ai ricavi. Il patrimonio netto ammonta a 42,63 milioni, in crescita di 2,39 milioni (+5,95%) sui 40,24 del 2019.
I debiti risultano pari a 57,12 milioni, in aumento del 20,82% rispetto al 2019, esclusivamente per maggiori posizioni sul breve termine. Il flusso finanziario della gestione reddituale ammonta a 11,37 milioni (12,60 milioni nel 2019). Al netto delle attività di investimento e di quelle di finanziamento (entrambe di segno negativo), le disponibilità liquide aumentano di 6,10 milioni, a fronte della variazione di 8,42 milioni registrata nel 2019.
Al fine di ridurre progressivamente i costi relativi all’attività contrattuale della P.A., si è previsto il potenziamento degli strumenti di attività ed intervento di Consip mediante un maggior ricorso agli acquisti centralizzati. In tale contesto, la Corte ha valutato positivamente il progressivo ridimensionamento quantitativo medio delle gare Consip, con il conseguente frazionamento in più lotti dell’oggetto di quelle particolarmente ampie.
Questo - osserva la magistratura contabile - ha prodotto effetti positivi anche sui tempi di aggiudicazione, sui meccanismi concorrenziali, sul numero dei contenziosi e nella razionalizzazione della spesa.
Occorrerà comunque valutare, nei prossimi anni, le conseguenze del maggiore ricorso a strumenti (quali MePa e Sdapa) che spostano il ruolo di Consip da soggetto gestore della gara a soggetto regolatore del mercato virtuale, dove si incontrano la domanda e l’offerta di contratti pubblici.
DOCUMENTI DI RIFERIMENTO