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Regioni.it

n. 4552 - venerdì 17 novembre 2023

Sommario
- Scuola: Orientamento made in Italy
- Corte dei Conti: legge di bilancio e spesa sanitaria
- Evento Agenas su governance dispositivi medici
- Ue: progetti regionali in prima fila
- Legge di bilancio: documento Audizione Conferenza Regioni
- Gazzetta Ufficiale: la rassegna di ottobre

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Corte dei Conti: legge di bilancio e spesa sanitaria

(Regioni.it 4552 - 17/11/2023) Il finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard "viene aumentato di 3 miliardi per il 2024, 4 miliardi per il 2025 e 4,2 miliardi a decorrere dall’anno 2026". Nel corso dell'Audizione della Corte dei Conti in Parlamento sulla legge di bilancio si evidenziano diversi aspetti e alcune criticità della spesa sanitaria.
La magistratura contabile spiega come nel Fondo Sanitario Nazionale sia presente "un incremento che è volto a finanziare principalmente il rinnovo dei contratti per il personale del settore, ma anche diversi altri interventi minori".
Nel contempo si evidenzia come "il rifinanziamento" faccia "crescere l’importo del fabbisogno sanitario nazionale cui contribuisce lo Stato a 134 miliardi. Ben al di sopra dei 129 miliardi del 2023, anno in cui, tuttavia, ha inciso anche il finanziamento pari a 1.085 milioni destinato dal d.l. 34/2023 a ridurre l’incidenza del payback sui dispositivi medici a carico delle aziende produttrici.
Nel 2025 il finanziamento si colloca ora a 135,4 miliardi, in aumento di un ulteriore 1 per cento".
La Corte dei Conti rileva quindi due aspetti:
1) "Nonostante l’aumento previsto dal d.d.l. di bilancio, il fabbisogno sanitario a cui concorre lo Stato si conferma in rapporto al prodotto in graduale ma netta flessione: nel triennio di previsione si riduce di tre decimi di punto (dal 6,3 del 2023 al 6 per cento a fine periodo).
2) Inoltre, dei nuovi fondi 2,4 miliardi sono destinati al rinnovo dei contratti per il personale, mentre circa 500 milioni nel 2024 (che crescono a 1,5 miliardi nel 2025) sono “vincolati” a specifici interventi. Risultano pertanto pressocché nulli i margini disponibili per adeguare la spesa ai fabbisogni crescenti, legati innanzitutto alla crescita dei prezzi delle altre voci di costo del settore".
Si tratta di una condizione - spiega sempre la Corte dei Conti - che "richiederà scelte gestionali non facili in termini di allocazione delle risorse tra i diversi obiettivi e un attento esame della qualità della spesa". 
E' così da riesaminare "gli strumenti per la razionalizzazione della spesa". Inoltre "sono destinati 280 milioni annui per il prossimo triennio, a valere sul livello del finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard. Si rafforza poi il monitoraggio sull’attività intramoenia, prevedendo che l’Organismo Paritetico regionale istituito a seguito dell’adozione del Piano per il riassorbimento delle liste d’attesa presenti una relazione semestrale sullo svolgimento di tale attività al Comitato LEA, da prendere in considerazione nell’ambito della valutazione degli adempimenti relativi alle liste di attesa".
Le misure finora assunte "non sembrano in grado di rispondere strutturalmente alle difficoltà che caratterizzano ormai in maniera diffusa tutte le strutture pubbliche. Oltre a quanto avviene nel settore dell’emergenza e urgenza, infatti, si accentuano i problemi legati ai pensionamenti, all’aumento dei casi di “fuga dal pubblico” ma anche di ricerca di opportunità di lavoro all’estero, legata a condizioni economiche più vantaggiose. La crisi di personale è resa oggi più difficile anche dal fatto che fabbisogni crescenti caratterizzano anche gli altri paesi europei, sottoponendo il nostro ad una forte pressione competitiva e restringendo i margini per il ricorso a personale straniero".
Le pur consistenti differenze di retribuzione in Europa "non appaiono essere l’unica ragione di un fenomeno più complesso, per affrontare il quale devono essere trovati nuovi punti di equilibrio tra le necessità del servizio pubblico e le legittime aspettative dei professionisti. Per incidere sul mantenimento del personale nell’area pubblica è necessario, infatti, garantire remunerazioni più adeguate, ma anche migliorare le condizioni di lavoro, riducendo i carichi in molti casi oggi eccessivi, offrire modalità di lavoro flessibili, fornire attrezzature adeguate".






( gs / 17.11.23 )
Regioni.it

Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome

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